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B1 Maschile

Rivoluzione maschile: A2 a 20 squadre e serie B unica

La riforma dei campionati nazionali maschili è realtà. Dopo mesi di discussioni e confronti ora la rivoluzione del volley al maschile è ufficiale, ieri la Fipav nazionale ha comunicato quale sarà il nuovo assetto dei tornei per i ragazzi a partire dalla stagione 2017/2018.

Di base sparisce una categoria, perché da 4 serie nazionali (A1, A2, B1 e B2) ora si passa a tre: una A1/SuperLega, una A2 più ampia a due gironi ed una unica serie B nazionale ad 8/9 gironi. Con playoff e playout per retrocedere o venire promossi da una categoria all'altra. Nelle prossime due stagioni si vivranno due annate intermedie, con una formula di retrocessioni e promozioni che arrivino più avanti a portare i tornei maschili con l'assetto sopra citato e se ve ne saranno le condizioni questa riforma potrebbe essere anticipata all'annata 2016/2017.

Cambia il volto dei campionati nazionali maschili
Cambia il volto dei campionati nazionali maschili

Ormai da anni i tornei maschili sono in sofferenza, di numeri e di praticanti, ora la Fipav opta per una spartizione netta. Le società che vogliono provare a raggiungere determinati livelli ora avranno 20 posti a disposizione, quelli di questa nuova serie A2 (oggi sono 12) che diventerà quindi una cosa “ibrida” fra le attuali A2 e B1. Il luogo giusto dove quelle realtà territoriali con ambizione, struttura e fondi a disposizione possono giocare in serie A senza i vincoli ed i parametri della SuperLega. Una A1/SuperLega che resterà invece la “vetrina” del volley italiano, con un numero variabile di squadre che vanno – orientativamente – dalle 8 alle 12. Così per mettere in mostra quello che, in teoria, è il meglio della pallavolo del nostro paese.

E sotto questa serie A dove, generalmente, troveranno spazio una trentina di società (oggi sono 25, 13 in A1 e 12 in A2) ecco il ritorno ad una serie B unica così com'era alcuni decenni fa. Una categoria nella quale troveranno spazio tutte quelle società che abbiano le forze e le capacità di raggiungere i campionati nazionali, ma nei quali poter giocare senza svenarsi a livello economico e con un organico basato su ragazzi locali e del territorio. Questo perché è chiaro che con un “esercito” potenziale di 112 squadre ed appena 5 promozioni in A2, se una società vuole provare a fare il salto dalla B alla A2 allora dovrà strutturarsi già in B per fare il salto, ma se invece l'obiettivo è attestarsi in serie B allora questa nuova categoria si potrà fare valorizzando i giovani e gli atleti locali visto che su 14 squadre ne retrocederanno tre ed i costi di trasferta eccetera saranno contenuti.

Intanto già nella prossima stagione un posto in A2 sarà occupato dal Club Italia giovanile.

Nella stagione 2017-2018 i campionati di serie Nazionale a regime avranno la seguente struttura:

SuperLega
Girone unico ad organico variabile e senza retrocessioni

Serie A2
Organico di 20 squadre divise in 2 gironi, al termine dei quali si svolgeranno play off e play out; da definire il numero di promozioni in SuperLega, mentre 5 saranno le retrocessioni nella serie B.

Serie B
8 gironi da 14 squadre oppure 9 gironi da 12 in base alle zone geografiche; 5 promozioni in serie A2 tramite play off e 27 retrocessioni complessive.

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