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La nostra intervista a Carlo de Angelis il nuovo vice Colaci

Abbiamo sentito Carlo de Angelis, nuovo libero della Trentino Volley, che ci ha raccontato le sue sensazioni dopo la promozione in prima squadra ed il percorso da lui affrontato fin qui.

Otto scudetti giovanili con la Trentino Volley, un Trofeo delle Regioni indoor e un Trofeo delle Regioni di beach: Carlo de Angelis, ufficialmente nuovo libero gialloblù. Ti aspettavi questa promozione agli ordini di Radostin Stoytchev?
«Avevo disputato una buona annata, ma credevo che il mio destino fosse andare in prestito in una compagine in giro per l’Italia per fare esperienza. Invece è arrivata la chiamata del Team Manager Michieletto per dirmi che sarei rimasto come vice di Colaci ed è stata una bella emozione».
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione, sia a livello personale che come squadra?
«Farò parte di una squadra molto competitiva e sicuramente qualche soddisfazione potremo togliercela. Personalmente sono orgoglioso di lavorare con atleti di questo livello e con un mostro sacro come Colaci, per osservarlo negli allenamenti e “rubargli” qualche trucco del mestiere: sarà un ulteriore motivo di orgoglio».
Trentino Volley ti ha prelevato da Formia, nel Lazio, a soli 13 anni. Evidentemente aveva intravisto in te un futuro campioncino: spiegaci come è nato il tutto.
«A quell’età ho fatto un provino nelle Marche dove c’era mister Andrea Burattini, che mi ha proposto di andare a Trento; inizialmente ho fatto qualche allenamento per provare, mi è piaciuto e ho accettato la proposta. Soprattutto i primi mesi non è stato semplice ambientarsi perché all’improvviso mi sono trovato catapultato in un luogo nuovo in cui non conoscevo nessuno, ero molto giovane e lontano dalla mia famiglia. Pian piano mi sono ambientato ed ora posso affermare di aver fatto la scelta giusta».
I primi anni a Trento hai giocato come schiacciatore vincendo anche qualche scudetto da titolare, mentre più passava il tempo più ti specializzavi come libero: cosa ti ha spinto ad optare per questo cambiamento?
«Anche quando giocavo in banda mi dava molta soddisfazione difendere e ricevere, erano i fondamentali che preferivo. L’attacco sicuramente dà risultati più immediati ed evidenti, ma a me piace soprattutto la fase difensiva e quindi ad un certo punto delle giovanili ho deciso di concentrarmi prevalentemente su questi compiti».
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
«Proprio questi giorni ho pensato che sarebbe bellissimo poter ritrovare il gruppo con cui ho vinto a livello giovanile magari in A1 alla Trentino Volley ed essere competitivi, sarebbe una fantastica favola, ma non voglio spingermi troppo oltre. La stagione deve ancora cominciare e per ora penso solo ad impegnarmi al massimo e migliorare, perché sarebbe già fantastico esordire nel massimo campionato italiano».
So che ci tieni a ringraziare qualcuno...
«Sì, sono contento di questa opportunità e voglio dire grazie alla mia famiglia per avermi sempre supportato, ai miei compagni di squadra di questi anni vincenti e a mister Francesco Conci, che mi ha accompagnato in tutto il mio percorso giovanile».

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