«Lo sguardo sul Campionato di...»: Eros Mosaner

Nell'importante vittoria esterna dell'Avs Mosca contro Fossano, emerge un dato davvero rilevante: 21 muri complessivi di squadra infatti, rappresentano un qualcosa di eccezionale. Ventuno muri che hanno respinto gli attacchi dei padroni di casa, permettendo cosi' ai ragazzi di mister Andrea Burattini di festeggiare un'altra vittoria, la terza in questo avvio di Campionato. L'uomo copertina di questo successo è sicuramente Eros Mosaner, centrale trentino in forza ai bolzanini da tre stagioni, autore di ben 9 stampi personali. Un bel traguardo che soddisfa lo stesso Mosaner.

Beh, una prestazione a muro da ricordare per la squadra e super per te. Nove muri sono un bottino davvero invidiabile.
«Sono davvero molto contento per le mie prestazioni in campo - ammette- In questo inizio di stagione sto giocando molto e mi sto togliendo delle belle soddisfazioni. I nove muri di sabato sono solo la ciliegina di un bel periodo. Ho iniziato la stagione, consapevole del mio ruolo di terzo centrale. Ritrovarmi ora a giocare spesso, rappresenta un motivo di orgoglio. Sento la fiducia dell'allenatore e dell'ambiente e per me questo è importantissimo».
Sabato avete comunque fatto una bella prova di squadra, in particolar modo a muro.
«La partita contro Fossano è stata caratterizzata da alcuni nostri alti e bassi. Loro hanno cercato di mandarci in crisi con il loro gioco, ma siamo stati bravi a reagire, grazie ad un netto miglioramento al servizio e a muro. Abbiamo vinto contro un buon avversario e siamo contenti».
Fin qui avete ottenuto tre successi. Tutto sta procedendo secondo i piani di inizio stagione?
«La nostra idea iniziale è quella di fare il meglio possibile. Non voglio fare proclami, ma pensare solo a lavorare. L'ambiente è molto sano, la dirigenza è molto comprensiva con noi e puntiamo in alto. Abbiamo un'ottima squadra, con giocatori esperti e di valore come Gavotto e Paoli, ma dobbiamo ancora migliorare».
In cosa potete crescere ancora?
«In attacco, è indubbio che disponiamo di grandissime qualità. Tuttavia, nel momento in cui bisogna accelerare e aggredire l'avversario, tendiamo a spegnerci e a farci rimontare. Dobbiamo gestire meglio la pressione e trovare un cambio palla più fluido, soprattutto nei momenti chiave della gara. La base da cui partiamo è molto solida, visto che a Bolzano si respira un bel clima e siamo tutti affiatati. Resta solo da migliorare la continuità del nostro gioco».
In queste prime gare avete già incontrato due squadre che ambiscono ai vertici come Ongina e Torino. Che idea ti sei fatto?
«E' ancora presto per dare un giudizio complessivo, ma posso dire che non ci sono squadre irresistibili per noi. E' prematuro dare sentenze, ma l'importante è che siamo li, a due punti dalla vetta. Sarà necessario mantenere la testa giusta».