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Una Diatec Trentino mai doma piega Modena al tie break

Ancora loro. A sei mesi dalla finale scudetto e a un mese e mezzo dalla Supercoppa, Diatec Trentino e Dhl Modena hanno dato vita ieri pomeriggio ad un'altra sfida ad alto contenuto di pathos, dandosela di santa ragione fino al tie break, che ha premiato la squadra di Stoytchev, capace così di regalare ai propri tifosi una bella soddisfazione. Per la classifica sono due punti che permettono ai campioni d'Italia di rimanere in scia alle due big, per il morale una prova che conferma la solidità di un gruppo ancora privo del suo pezzo da novanta, Tine Urnaut, tornato in palestra ma ancora non in condizione di giocare, ma in grado di cavarsela bene anche senza di lui.
L'assenza dello sloveno è stata, nella circostanza, bilanciata da quella di Earvin Ngapeth, rientrato precipitosamente in Francia per stare vicino al figlio, ricoverato in ospedale per un problema ad un arto, e alla lunga la Dhl ha pagato non poco questa defezione, visto che Petric ha retto tre set e poi è finito nella buca. Per il resto formazioni senza sorprese in una PalaTrento vestito a festa con 4.000 persone sulle tribune.

La festa finale (foto Bettega)
La festa finale (foto Bettega)

Primo set (25-23), sono gli errori degli emiliani a fare la differenza

Dopo i primi sei scambi l'inerzia del match appare già a favore della Dhl, che conquista un break point con Nikic e uno grazie ad un muro di Piano su Antonov (2-4). Il terzo break point modenese non si fa attendere a lungo, lo firma un fallo di portata fischiato a Solé (6-9). Fino a questo momento si è vista solo la capolista in campo, per la Diatec è quindi tempo di reagire e lo fa aiutata da un errore di Petric (un attacco sull'antenna molto discusso) e da un violentissimo ace di Lanza ancora sullo schiacciatore serbo, che gioca nonostante un problema alla schiena. Sul 13-14 Van de Voorde realizza l'unico punto del suo match bloccando Vettori, un semplice cambio palla, seguito però dal muro di Solé su Lucas, che infiamma il palazzetto e soprattutto vale il sorpasso (15-14), annullato da un ace di Petric alle spalle di Lanza. Modena sbaglia molto in battuta e regala il cambio palla del 21-20 attraverso un'invasione (di Vettori), che nel finale ne combina altre due: il cambio palla del 23-22 è un suo servizio lungo, il break del 24-22, decisivo, è un suo attacco lungo. L'ultimo punto è un servizio in rete di Petric.
I numeri: spiccano i 12 errori complessivi della Dhl (metà dei punti trentini) contro gli 8 della Diatec, che riceve meglio (62% contro 47%) e attacca meglio (57% contro 54%). Lanza vanta il 75% in attacco, Nikic il 60%, Petric è già in difficoltà in ricezione (17%).

Giannelli serve in posto-4 (foto Bettega)
Giannelli serve in posto-4 (foto Bettega)

Secondo set (19-25), Modena sistema ricezione ed attacco, limita al massimo gli errori

La frazione è molto facile da raccontare, perché viene decisa da una rotazione nella quale Modena dilaga. Prima di arrivarci, però, tutto lascia intendere che si tratti di un'altra frazione decisa sul filo di lana, dato che fino al 7-6 la Trentino Volley mette in vetrina la coppia Lanza – Djuric (5 punti in due) e sembra sicura del fatto proprio. Poi, dopo un cambio palla conquistato da Petric, va in battuta Matteo Piano, che costringe ripetutamente i campioni d'Italia a giocare in maniera scontata e a finire nella buca: primo tempo di Lucas (7-8), muro di Petric su Djuric (7-9), muro di Vettori su Lanza (7-10), errore di Djuric (7-11), attacco di Vettori (7-12). Il pasticcio è compiuto, perché la Diatec trova poi la forza di riportarsi sotto fino al 16-18, grazie alla cattiveria di Antonov, ad un muro di Giannelli e ad un ace di Daniele Mazzone (entrato in via definitiva per l'invisibile Van de Voorde), ma poi un ace di Vettori su Colaci, un attacco di Nikic e un erroraccio di Solé in attacco ristabiliscono le distanze.
I numeri: stavolta Modena sbaglia pochissimo (solo 3 battute), mentre Trento commette 7 errori complessivi, i canarini ricevono da manuale (88% contro 67%) e attaccano molto meglio dei padroni di casa (65% contro 50%). Non basta l'80% di Antonov in attacco.

Solé mura il brasiliano Lucas (foto Bettega)
Solé mura il brasiliano Lucas (foto Bettega)

Terzo set (21-25), i posti-4 trentini escono di scena e Modena si prende la scena

È la frazione in cui la Diatec gioca peggio. Sulle prime il muro di Giannelli mette “pezze” importanti sulla fragilità del cambio palla (block su Nikic e subito dopo su Vettori), ma non bastano per contenere la qualità di gioco della Dhl, che va sul +2 con la battuta di Petric grazie ad un attacco di Vettori e ad un muro di Lucas su Antonov (8-10). Djuric ruggisce e realizza il suo unico ace di giornata, ma un attimo dopo Antonov sbaglia in attacco (10-12) e Nikic fulmina De Angelis con l'ace del 12-15, che diventa un ingestibile 13-17 quando Petric infila il diagonale. Ad una squadra riesce tutto, all'altra, e non è la Diatec, poco o nulla. Nonostante tutto uno smash di Solé, un muro di Mazzone su Lucas e uno di Antonov ancora sul centrale brasiliano avvicinano miracolosamente la Diatec agli emiliani (19-20), che tremano quando un pallonetto di Vettori cade fra tre giocatori trentini (19-21), ma poi schizzano via 19-23 con due attacchi di Nikic. Chiude un muro di Piano su Lanza.
I numeri: impietose le cifre dei due posti-4 trentini, che mettono complessivamente a terra un pallone su 14 ricevuti, a poco vale l'ottimo 67% di Djuric. Abissale quindi la differenza fra i due attacchi (58% per Modena contro 33% per Trento) a parità di ace e muri. Nikic brilla con il 71% in attacco, Vettori lo segue con il 60%.

Contrasto fra Vettori e Lanza (foto Bettega)
Contrasto fra Vettori e Lanza (foto Bettega)

Quarto set (25-20), la Diatec reagisce con veemenza, la battuta di Antonov rovescia i rapporti di forza

La Dhl sente di avere in pugno la situazione, ma a mutare gli equilibri interviene il fattore ”A”, Oleg Antonov. Lo schiacciatore russo – italiano scalda il braccio portando a casa i cambi palla del 2-2 e 3-3, poi va al servizio e per i gialli sono dolori: attacco di Djuric (4-3), errore di Vettori (5-3), ace su Petric (6-3), ace su Petric (7-3), errore di Nikic (8-3), lungolinea di Lanza contro muro a tre (9-3) e il PalaTrento si infiamma. Lanza conquista altri due difficilissimi cambi palla e Vettori regala alla Diatec anche il break del 12-5, chiudendo di fatto i giochi con 13 punti di anticipo. Modena sfrutta qualche errore trentino, ritrova il proprio opposto, ma è tardi per rimettere in linea di galleggiamento la barca.
I numeri: calano le ricezioni, bersagliate da servizi violenti (44% Diatec contro 35% Dhl), cresce l'attacco di casa (46% contro 41%). Antonov batte per ben 10 volte e conquista 3 ace contro 0 della squadra avversaria, Djuric è il migliore in attacco con un importante 60%.

Uno dei micidiali servizi di Oleg Antonov (foto Bettega)
Uno dei micidiali servizi di Oleg Antonov (foto Bettega)

Quinto set (15-10), muri, ace e tanti errori modenesi consegnano tie break e match alla Diatec

Con un palazzetto bello carico, formato playoff, la frazione decisiva prende il via con una serie di errori che fanno pari a patta fino al 3-3. Il nervosismo si respira nell'aria, a spezzarlo ci pensano ancora le battute di Antonov, altre tre sassate che vengono valorizzate da due muri su Petric, il primo di Mazzone, il secondo di Giannelli e poi da un ace su Nikic. Sul 7-3 la Diatec è già in fuga, interviene un break di Vettori ad arginarla (7-5), ma poi Daniele Mazzone indovina l'ace sul frastornato Petric e i compagni gli saltano addosso (9-5). Sul 10-6 va in battuta Giannelli e per la Dhl sono nuovi dolori: attacco di Djuric, muro di Solé su Piano, errore di Vettori (13-6) e set praticamente chiuso. Modena dà un veemente colpo di coda, prendendosi tre break con la forza di chi non ha più nulla da perdere, chiudono Lanza (splendido lungolinea del 14-10) e Antonov (diagonale del 15-10).
I numeri: bassissime le percentuali dei due attacchi (38% di Modena contro 33%), ma ci sono altri due ace trentini (a zero), la bellezza di 4 muri (a zero) e 5 errori complessivi di Modena (contro 2) a decidere il tutto.

Pippo Lanza esulta dopo un gran punto (foto Bettega)
Pippo Lanza esulta dopo un gran punto (foto Bettega)

Il tabellino della gara

Autore
Andrea Cobbe
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