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Il personaggio

«Quattro chiacchiere con...»: Katerina Pucnik

Questa settimana abbiamo incontrato il nuovo opposto del CasaSebastiano Coredo, Katerina Pucnik. Nata a Trieste nel 1994, Katerina è cresciuta pallavolisticamente nel settore giovanile del Bor, società triestina, per approdare poi in Trentino in serie D e C nel Marzola, sotto la guida di mister Maurizio Moretti. L'ascesa della giovane schiacciatrice prosegue con l'approdo in B2 nell'Argentario, sempre agli ordini del tecnico marchigiano. Le buone prestazioni aumentano e la crescita prosegue, permettendole di fare un ulteriore salto di categoria, approdando così alla Delta Informatica del presidente Postal per ricoprire il ruolo di vice Marchioron. Due stagioni ricche di successi e soddisfazioni per Katerina: vittoria del Campionato di serie B1, storica conquista della Coppa Italia e conseguente approdo in serie A2. Quest'estate Katerina decide di tornare all'Argentario in B2 ma, dopo otto giornate, si trasferisce a Coredo per sostituire la partente Valentina Facco. Una nuova esperienza inaspettata, ma molto stimolante, come ci racconta lei stessa.
«E' stata una cosa che non mi aspettavo assolutamente - confessa - dopo la partenza di Valentina Facco, sono stata contattata dalla società nonesa e non mi sono lasciata sfuggire questa occasione. Sono molto contenta e devo dire che mi sono già ambientata, anche grazie al fatto che conoscevo già Sharon Bisoffi e Jessica Brugnara, per averci giocato insieme in passato».

Katerina Pucnik quest'anno in maglia Assicuritas (foto Ricacrdo Giuliani)
Katerina Pucnik quest'anno in maglia Assicuritas (foto Ricacrdo Giuliani)

Immagino ci sia comunque del dispiacere per aver lasciato il gruppo con il quale avevi iniziato la stagione.
«E' normale ci sia un pizzico di rammarico. Mi trovavo molto bene con le mie ex compagne e non è stato facile lasciarlo. Tuttavia, non potevo lasciarmi scappare questa opportunità».
Forse sulla tua scelta ha pesato il fatto di aver trovato poco spazio?
«Diciamo che l'obiettivo dell'Argentario è soprattutto quello di far crescere le proprie giovani, le Under18. Per quanto mi riguarda invece, dopo due anni nei quali ho avuto poco spazio, avevo bisogno di giocare con più costanza».
Sabato hai già esordito con la nuova maglia, nella vittoria contro Tombolo, mettendo a segno 6 punti. Che gruppo hai trovato?
«A mio parere, a Coredo c'è una squadra di buon livello, ma soprattutto un gruppo molto affiatato. Penso che questo gruppo non abbia ancora espresso tutto il proprio potenziale. Sono sicura che lavorando al meglio, raggiungeremo buoni risultati».
Dopo essere cresciuta nelle giovanili del Bor, sei arrivata in Trentino, incontrando mister Maurizio Moretti che ti ha portata fino alla B2. Cosa ha significato per te questo tecnico?
«Devo ammettere che mister Moretti è stato importantissimo per il mio percorso di crescita. Grazie a lui ho cambiato ruolo, diventando a tutti gli effetti una schiacciatrice. Mi ha insegnato a ricevere e mi ha fatto crescere tecnicamente. Gli sarò sempre grata perché ha creduto in me fin da subito, portandomi a Trento per far parte del Progetto VolLei».

Katerina Pucnik in maglia Argentario nella stagione 2012/13 (foto Riccardo Giuliani)
Katerina Pucnik in maglia Argentario nella stagione 2012/13 (foto Riccardo Giuliani)

Dopo la B2 con l'Argentario, l'esperienza con la Delta Informatica. Che ricordi hai di quelle due stagioni?
«E' stata una bellissima esperienza, condita da risultati importanti e prestigiosi come il Campionato di B1, la promozione in A2 e la vittoria della Coppa Italia. Purtroppo ho avuto pochi spazi per giocare, ma ho potuto allenarmi con giocatrici di alto livello, imparando molte cose da loro».
Come vedi la tua ex squadra quest'anno?
«Quest'anno la Delta ha un ottimo organico e vedo che stanno facendo molto bene. Sono felice per loro, ma soprattutto per Giada Marchioron, che ha recuperato al meglio dall'infortunio al ginocchio».
C'è la speranza di ritornare in futuro in serie A?
«Per ora non ci penso e preferisco concentrarmi sullo studio. Quest'anno spero solo di fare una buona stagione con Coredo e in futuro si vedrà».
Che cosa studi e come riesci a farlo conciliare con il volley?
«Studio Giurisprudenza all'Università di Verona. Ammetto che quest'anno non sto incontrando particolari difficoltà nel far coincidere studio e pallavolo. Al contrario, la scorsa stagione era molto più impegnativo poiché, a causa di allenamenti e partite, riuscivo a frequentare poche lezioni».
Sei molto giovane, ma hai già assaporato diverse categorie. Tra quelle che hai affrontato finora, qual è la giocatrice che più ti ha impressionata?
«Devo dire che l'anno scorso, affrontando il Neruda, sono rimasta molto colpita da Lucia Bacchi. Sapevo essere una giocatrice molto forte in attacco, ma ho potuto osservare anche le sua abilità in difesa ed in ricezione. E' una vera leader».

La schedina di Katerina Pucnik

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