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Serie C e D

«Lo sguardo sul Campionato di...»: Chiara Libardi

Dopo aver superato nell'ultimo turno il Lavis per tre set a zero, l'Alta Valsugana procede a vele spiegate verso i piani alti della classifica. Tre punti che non permettono di agguantare la capolista Volano Volley (distante di sei lunghezze), ma che rafforzano ulteriormente la seconda posizione in classifica. Abbiamo incontrato Chiara Libardi, classe 1997, libero dell'Alta Valsugana che, dopo essere cresciuta pallavolisticamente in questa società, si trova quest'anno ad affrontare il torneo da titolare. Un'occasione che la giovane atleta di Levico sta affrontando con grinta e determinazione. Con lei abbiamo parlato del suo momento attuale e di quello della squadra.

Chiara Libardi, libero dell'Alta Valsugana Volley
Chiara Libardi, libero dell'Alta Valsugana Volley

Giunti alla 17° giornata, che giudizio puoi dare di questo Campionato?
«Quest'anno ho la fortuna di poter disputare un Campionato da titolare, e devo dire che ho avuto modo di provare in prima persona le difficoltà che presenta questo torneo. Ci sono molte squadre con un tasso alto di qualità ed esperienza come il Volano, ed altre con una maggior imprevedibilità di gioco, che ci hanno messo a dura prova, anche dal punto di vista psicologico. E' sicuramente un Campionato competitivo e stimolante».

Attualmente siete al secondo posto in classifica. Il risultato rispecchia le vostre aspettative della vigilia oppure no?
«Siamo una squadra molto giovane, che ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione ed onestamente, alla vigilia, non ci aspettavamo di poter ricoprire l'attuale posizione. Occorre però dire che, durante le gare di Coppa Trentino ad ottobre, abbiamo acquisito fiducia nei nostri mezzi e questo ci ha sicuramente aiutate a partire con il piede giusto in Campionato. Purtroppo, l'uscita in semifinale di Coppa Trentino ha coinciso con un periodo di leggera crisi. Abbiamo perso un pizzico di convinzione, soprattutto nelle partite contro Solteri, Ata, e Ausugum. A mio parere, contro quest'ultima squadra ci siamo parzialmente giocate il Campionato».

Nella seconda di ritorno avete affrontato la capolista Volano, venendo però superate. Cosa vi è mancato?
«Ci è mancata sicuramente maggior concretezza e cattiveria in attacco e più attenzione in difesa nei momenti cruciali della gara. Peccato, perché abbiamo vinto il primo set in maniera netta, soprattutto da squadra. Complimenti al Volano, anche se credo che la differenza tra noi e loro non sia poi così netta».

Quanto è importante il gruppo e come avete assorbito la partenza, in estate, di due pedine importanti come mister Bejenaru ed Erika Eliskases?
«Siamo un gruppo molto unito e questa coesione ci ha permesso di portare a casa molte partite e tanti punti. Molte di noi sono «nate» e cresciute nell'Alta Valsugana e questo è un fattore determinante per consolidare il gruppo e ottenere risultati. Per quanto riguarda i cambi avvenuti, non è stato facile assorbire le loro assenze, per l'importanza che rivestivano, ma abbiamo saputo abituarci a nuovi metodi e nuovi assetti di gioco».

A livello personale, sei soddisfatta del tuo Campionato?
«E' un torneo molto lungo, che mi sta dando la possibilità di continuare a crescere, a livello individuale ma anche di squadra. Ho potuto rendermi conto delle mie effettive capacità come libero, sia nella fase di difesa che di ricezione. Il lavoro settimanale è molto importante per continuare a migliorare e sono felice di come sta andando».

Tra le formazioni che hai incontrato, quale giocatrice ti ha maggiormente impressionata?
«Nonostante la giovane età, l'atleta che più mi ha colpita è Chiara Candio, schiacciatrice del Volano Volley. Dopo aver affrontato il campionato di A2 con la Delta Informatica nel ruolo di libero, ha saputo ritornare al ruolo di attaccante, con forza e determinazione. L'Asugum, invece, è la squadra che mi ha maggiormente colpita. Stanno affrontando la serie C da neo promosse, ma hanno saputo mettere in difficoltà anche le squadre favorite per la vittoria finale».

Dando uno sguardo al vostro Campionato si nota che, a differenza del maschile, non sono previsti i Playoff. E' una formula che introdurresti?
«Assolutamente sì. Da anni, sono convinta che andrebbero introdotti i Playoff nel nostro Campionato. Molte squadre possiedono un livello di gioco molto simile ed è giusto dar loro la possibilità di darsi battaglia fino alla fine. Ne guadagnerebbe anche lo spettacolo».

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