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A1 Femminile

Giulia Pincerato nuova regista del Neruda Volksbank

Sarà Giulia Pincerato la custode delle chiavi del gioco del Neruda Volley Bolzano nella stagione 2016/2017. La palleggiatrice veneziana torna in Italia dopo una più che positiva stagione all'estero per vestire la maglia arancioblù bolzanina, rivestendo il ruolo di regista titolare. Classe 1987, Giulia Pincerato conosce benissimo il campionato di serie A1 per averci già giocato per cinque stagioni oltre ad aver militato diversi anni in A2 ed arriverà sulle rive del Talvera forte dello straordinario successo in Challenge Cup ottenuto nei mesi scorsi con la maglia della squadra rumena del Csm Bucarest. «Giulia è una giocatrice che in passato è stata nostra avversaria e che si è sempre fatta ammirare positivamente – commenta Rudy Favretto, presidente del Neruda Volley Bolzano – quando abbiamo parlato con Salvagni del ruolo di palleggiatrice il suo è stato praticamente il primo nome che ci ha fatto. Conosce benissimo il campionato italiano e la realtà della serie A1, sono sicuro sarà un importante aiuto per tutto il gruppo ed anche per la società».
Dopo gli inizi di carriera nel padovano è protagonista di una scalata che la porta in breve tempo dalla B2 alla serie A2, sempre con Padova, priima che altre società di primo piano della pallavolo italiana come Cremona, Sassuolo, Perugia e Parma non decidano di puntare su di lei. Dopo le positive cose fatte vedere a Villa Cortese, Giaveno e Forlì due anni fa il ritorno nel suo veneto, a Rovigo, dove in A2 è stata anche avversaria del Neruda. Prima di optare nella scorsa stagione per l'avventura estera in Romania dove, con Francois Salvagni alla guida, ha trionfato in Challenge Cup. Una coppia vincente che si ricomporrà ora a Bolzano. «Parlando di Giulia – commenta il nuovo allenatore arancioblù – il primo aggettivo che mi viene in mente è “solida”. Si tratta, infatti, di una palleggiatrice molto solida e completa, ancora giovane perché non ha nemmeno trent'anni ma già dotata di una importante esperienza sia in serie A1 sia a livello internazionale. Tatticamente è una palleggiatrice molto intelligente, difende bene ed altrettanto bene si comporta a muro ed in battuta. Si tratta di una giocatrice molto concreta, capace di servire a ciascuna compagna intorno la propria palla preferita. Con Bauer, ad esempio, secondo me Pincerato è una palleggiatrice che per le sue caratteristiche si potrà sposare bene con le esigenze della centrale francese».
Nel palmares di Giulia Pincerato oltre alla recente Challenge Cup c'è anche la Coppa Italia di A2 vinta nel 2007 con Sassuolo, due promozioni dalla A2 alla A1 con Parma e la stessa Sassuolo, oltre alla medaglia d'oro conquistata con la maglia azzurra negli Europei Juniores del 2004 e nelle Universiadi del 2009. In quella nazionale oro alle Universiadi di Belgrado Pincerato palleggiava per ragazze come Garzaro, Angeloni, Ortolani, Arrighetti, Stufi, Crisanti, Barcellini e Bosetti ed in una tirata finalissima superarono 3-2 la Serbia di Brakocevic, Ognjenovic e Nikolic.

La scheda

Nata a: Dolo (Venezia)
Il: 16 marzo 1987
Ruolo: palleggiatrice
Altezza: 182 cm

1999-2000 Legnaro (Padova) – giovanili
2000-2002 Olympia Padova – serie B1 e B2
2002-2003 Club Italia
2003-2004 Olympia Padova – serie B1
2004-2005 Megius Padova – serie A2
2005-2006 Magic Pack Esperia Cremona – serie A2
2006-2008 Unicom Starker Sassuolo – serie A2 e A1
2008-2010 Despar Perugia – serie A1
2010-2011 Cariparma Parma – serie A2
2011-2012 Villa Cortese – serie A1
2012-2013 Banca Reale Giaveno – serie A1
2013-2014 Banca di Forlì – serie A1
2014-2015 Beng Rovigo – serie A2
2015-2016 Csm Bucarest – Divizia A1 rumena
2016-2017 Neruda Volley Bolzano – serie A1

Palmares
1 Challenge Cup (2016)
1 Coppa Italia A2 (2007)
2 promozioni da A2 ad A1 (2007 e 2011)

Con la nazionale
Medaglia d'oro agli Europei Juniores 2004 ed alle Universiadi 2009
Medaglia d'argento al Volley Masters di Montreux 2009
Medaglia di bronzo ai Giochi del Mediterraneo 2005

L'intervista

Giulia Pincerato, per lei si chiude una stagione scorsa davvero molto positiva in Romania.
«Sì, arrivo a Bolzano dopo una stagione che per me è stata davvero molto importante. A partire certamente dalla vittoria della Challenge Cup, ma non solo, perché a Bucarest mi sono trovata molto bene anche a livello umano con la società e con la città. È stata una esperienza molto bella e significativa per me, mi dispiace solo aver chiuso al terzo posto il campionato e non essere riuscite ad entrare in finale scudetto».
Che esperienza è stata quella all'estero?
«Molto importante sia per poter toccare con mano un'altra pallavolo, sia a livello umano, come esperienza di vita. Un giorno, più avanti, mi piacerebbe vivere un'altra esperienza all'estero».
Nella prossima stagione sarà la palleggiatrice titolare del Neruda Volley Bolzano.
«Sono molto contenta che la società abbia pensato a me e mi dia fiducia. L'anno scorso per il Neruda è andato com'è andato, quest'anno da parte di tutti si respira la voglia di lavorare tanto affinché sia una stagione diversa. Sappiamo che ci aspetta una annata difficile e complicata, ma si riparte con tanto entusiasmo e voglia di fare».
Per il suo ruolo di palleggiatrice sarà importante conoscere presto tutte le nuove compagne, per iniziare a trovare subito il giusto feeling e le necessare intese...
«Chiaro che all'inizio servirà un attimo di tempo, siamo una squadra completamente nuova. Delle mie nuove compagne conosco solamente Maret Grothues per averci giocato qualche mese insieme a Giaveno, alcune stagioni fa. Con tutte le altre servirà solo un po' di tempo e di applicazione per conoscerci e trovare le giuste intese, i giusti equilibri».
Il fatto di aver già lavorato con Salvagni potrebbe facilitare questo compito?
«Sicuramente il fatto che a Bolzano allenasse Francois è stato uno dei motivi che mi hanno spinto ad accettare immediatamente la proposta del Neruda. In questi ultimi mesi ho avuto l'occasione di lavorare con lui a Bucarest e mi sono trovata benissimo, è un allenatore preparato e che capisce molto di pallavolo, sono sicura riusciremo insieme a fare un buon lavoro».
Bolzano lei finora la conosce solamente come avversaria.
«Vero, ho avuto l'occasione di giocare contro il Neruda due anni fa, quando ero a Rovigo. Ricordo che Bolzano quell'anno fece una stagione incredibile e già allora la società mi fece una gran bella impressione, di una realtà organizzata e vogliosa di fare, ma ricordo anche molto bene il calore ed il tanto pubblico che trovammo al PalaResia. Fu molto bello vedere un palasport così caldo e colorato, anche perché la vicinanza dei nostri tifosi in questa stagione sarà molto importante per partire subito con il piede giusto».
È ancora, ovviamente, presto per dare dei giudizi definitivi, ma come le sembra questa nuova A1 che sta nascendo?
«Oggettivamente è ancora presto per dare giudizi, dobbiamo aspettare che tutte le squadre completino il proprio roster. Quello di cui sono molto sicura è che anche quest'anno sarà una serie A1 di alto livello: il campionato italiano è sempre uno dei più difficili e complicati del mondo, il suo livello medio è sempre molto elevato ed anche nella prossima stagione sarà così. In paesi come la Romania, ad esempio, trovi due o tre squadre davvero molto forti ma poi c'è un divario molto ampio con le altre formazioni, invece in A1 se non giochi al massimo sempre ti può capitare anche di perdere contro l'ultima in classifica».

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