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Olimpiadi, l'Italia batte per 3-2 gli Usa ed è in finale

Dopo 12 anni l'Italia accede nuovamente ad una finale olimpica. E lo fa con una squadra che si basa, possiamo dirlo, su un'ossatura “made in Trentino Volley”. Può essere considerata, a buon diritto, l'onda lunga di quel ciclo fenomenale, che ha regalato ai tifosi gialloblù la bellezza di quattro scudetti, tre Champions League e quattro Mondiali per club dal 2008 ad oggi: da lì arrivano Emanuele Birarelli, Osmany Juantorena, Max Colaci ed anche Pippo Lanza, quattro titolari su sette del team di Blengini, e dal vivaio trentino arriva Simone Giannelli, che a vent'anni appena compiuti si trova già a giocare per il trofeo più ambito di ogni atleta. Difficile aggiungere qualcosa alle parole già spese nei suoi confronti dsai commentatori di mezzo mondo. Ma è stata anche una partita nella quale Ivan Zaytsev ha fatto la parte del leone, capace di decidere in attacco e in battuta molte delle fasi cruciali della lunghissima semifinale vinta poche ore fa dagli azzurri sugli Stati Uniti. Un 3-2 (30-28, 26-28, 9-25, 25-22, 15-9), che ha tenuto incollati alla tv gli appassionati di volley e non solo, e che per quattro set su cinque ha offerto grande equilibrio e numerosi capovolgimenti di fronte.

Un attacco sul muro di Osmany Juantorena
Un attacco sul muro di Osmany Juantorena

Come nel primo set, quando l'Italia era partita in maniera disastrosa, lasciata a -5 (3-8) dagli americani, che fino all'8-14 sembravano poter disporre senza alcun problema degli avversari, imprecisi in ricezione, fallosi in attacco, inesistenti a muro. Tengono in piedi la baracca le due bande, Juantorena e Lanza, anche perché al centro la coperta è terribilmente corta, con Buti e Birarelli in campo acciaccati e Piano inutilizzabile in panchina. Un bel muro di Giannelli vale il 16-19, poi si sveglia Zaytsev, che batte fortissimo e difende, trascinando i suoi sul 23-23. L'Italia annulla cinque set ball consecutivi agli Usa, il secondo (sul 25-24) grazie ad una doppia incredibile difesa della coppia Colaci – Lanza (nella foto) e ad un attacco risolutore di Zaytsev. Sul 28-28 Birarelli batte su Russell, che tocca impercettibilmente la sfera: l'arbitro prima assegna il punto agli americani, poi si ravvede grazie all'intervento di un giudice di linea, così Birarelli può ripetersi su Sander un attimo dopo, suggellando un incredibile 30-28.

La spettacolare difesa di Pippo Lanza nel primo set
La spettacolare difesa di Pippo Lanza nel primo set

Nel secondo set le parti si invertono. L'Italia, sulle ali dell'entusiasmo, vola fino al 15-12, giocando una pallavolo molto efficace, e rimane a +3 fino al 21-18 grazie a tre errori consecutivi di Russell e Anderson, poi però entra prepotentemente in scena il muro di Christenson e Holt (due volte), che costruisce d'un botto il 21-21. In questo fondamentale la superiorità dei ragazzi di Speraw è nettissima, anche perché Birarelli e Buti faticano a muoversi, sul 25-24 Lanza compie un piccolo capolavoro superando il muro a tre, ma sul 27-26 incassa l'ace del 28-26 per gli Stati Uniti.

La grinta di max Colaci, autore di un punto nel tie break
La grinta di max Colaci, autore di un punto nel tie break

L'Italia patisce il colpo e nella terza frazione viene travolta dall'avversario, quasi fosse un pugile senza difese. 12-4, 14-4, 18-4, 18-5, ma nel frattempo Blengini ha già cambiato la diagonale palleggiatore – opposto e mandato Juantorena a riposarsi, offrendo la possibilità ad Antonov di mettere a segno un attacco. Il tutto si chiude sul 25-9 e per gli azzurri sembra calata una notte fonda.
La qualità di gioco di Christenson e compagni rimane superiore fino al 12-9, poi Blengini chiama un videocheck dopo un attacco di Zaytsev giudicato out e appare un tocco del muro, che riapre i giochi (12-11). Due attacchi consecutivi di Giannelli, uno da opposto puro, valgono il 16-16 e il 17-17, poi va in crisi Lanza (errore e ricezione lunga), tanto che gli Usa tornano a +3 con la finale in pugno. Sul 19-22 accade però che va al servizio Zaytsev e per sei volte scarica delle autentiche bordate verso il campo avversario: attacco di Buti (20), muro di Lanza su Anderson (21), attacco out di Anderson (22), ace sul libero (23), ace sulla riga visto solo dal videocheck (24) ed infine ace su Sander (25). Roba da raccontare ai nipotini.

Simone Giannelli attacca sostituendosi all'opposto
Simone Giannelli attacca sostituendosi all'opposto

Si va così al tie break. Fino al 5-5 è grande equilibrio, poi Lanza batte forte e Sander spreca. Capolavoro di Giannelli, che regala a Zaytsev l'attacco senza muro dell'8-6, poi Buti realizza un ace su Russell (9-6). Il 10-7 è una doppia prodezza di Giannelli, che prima recupera una battuta morta sul nastro e poi attacca in maniera vincente. Si rivede Juantorena grazie al suo ace del 12-8, poi Colaci realizza un involontario e fortunatissimo punto ricevendo nel campo avversario giusto sulla riga laterale (13-9). Gli Usa non esistono più, Russell spara out e Buti mura Lee al centro.
In finale, che si giocherà domenica alle 18,15 italiane, Juantorena e compagni troveranno il Brasile, che si è sbarazzato per 3-0 di una Russia scesa in Sudamerica con troppe assenze pesanti sul groppone.

Autore
Andrea Cobbe
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