volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
Il personaggio

Ubaldo Capra, il "rookie" trentino della nostra B1

Va bene, ogni promessa è debito. Per cui anche se questo weekend in serie B ci saranno non uno bensì due (ovviamente in contemporanea, complimenti davvero a chi fa i calendari...) derby, non tirerò di mezzo Diego Abatantuono ed "Eccezziunale... veramente". L'ho promesso e non lo tirerò più in mezzo. Però i due derby ci sono eccome e noi non potevamo certo lasciarli passare inosservati. E allora tiriamo la volata a questi due derby, quello femminile del capoluogo e quello maschile delle valli. Ma per arrivare a Predazzo passando per Cles, questa volta, facciamo prima una tappa a Borgo Valsugana. No tranquilli, non sono impazzito nè voglio buttar su chilometri sulla macchina nè ho dimenticato la geografia stradale del Trentino. Semplicemente per questa puntata del "Personaggio della Settimana" ci spostiamo in Valsugana, in una sempre florida culla della pallavolo nostrana come Borgo, per chiacchierare con uno dei suoi figli più illustri. Ovvero, con Ubaldo Capra, schiacciatore borghigiano della rinata Trenta Nardin che sabato si troverà davanti Mister Secolo e compagni. E allora con lui partiamo da questo derby per poi andare a parare nei campi di papavero di tutta la B1, del volley nostrano, dei giovani trentini sugli scudi, di amicizie e avversari. Buona lettura e, a tutti, besitos!

Ciao Ubi (o Uby a seconda dei dialetti) come stai?
"Tutto bene, tu?"
Tutto va come deve andare, grazie caro. Partiamo subito col botto che dici? Dammi subito un pronostico secco per questo derby.
"No pronostici no dai, è difficile fare pronostici su una partita così..."
Vabbè, io intanto i miei dieci euro alla Snai li ho già scommessi e se indovino questo risultato mi offro da solo un caffè e mi do anche una pacca sulla spalla. Tu intanto che derby ti aspetti?
"Mi aspetto un derby nel perfetto stile dei derby. Ovvero una partita che è sempre a sè tante rispetto al resto del campionato. Penso che entrambe siamo due ottime squadre, loro sono in un ottimo momento di forma e gli splendidi risultati che stanno avendo daranno loro una grande carica agonistica. La Val di Non Blue City Anaune ha un organico invidiabile, quello è sicuro, ma per noi vincere domenica scorsa a Vicenza è stato importantissimo. Vedremo come va, credo sia meglio non fare pronostici ma giocarsi semplicemente questa partita fino in fondo".
Come si batte questa Anaune? Finora, quest'anno, ci siete riusciti solo voi nella partita di ritorno della Coppa Italia...
"Loro hanno sicuramente un potenziale d'attacco molto grande, se ricevono bene hanno signori attaccanti che ci possono fare male. Dovremo cercare di metterli sotto con la battuta, noi siamo una squadra che ha un ottimo servizio. Dobbiamo partire da quello, dalla battuta, per metterli in difficoltà. Altrimenti sarà tutto più difficile".
Importante aver rotto il ghiaccio con questa benedetta vittoria vero?
"Importantissima. Sia per via della classifica sia, soprattutto, per la testa, il morale. Era importante proprio vincere, per poter giocare poi più rilassati, più sciolti. L'importante era proprio rompere il ghiaccio".
L'avete poi trovato chi è che vi ha portato sfiga in questo avvio di campionato?
"Eh eh eh eh... Vabbè, gli infortuni purtroppo fanno parte dello sport. E' chiaro, comunque, che la sfortuna è stata che si sono fatti male tutte e due i centrali contemporaneamente. Fossero stati due infortuni in due ruoli diversi qualcosa si poteva fare, ma così è stato più difficile. Senza ovviamente nulla togliere a Valt, Gabrielli e Pixner l'esperienza e le capacità di Simone e Matteo averle fuori tutte e due insieme è stata una bella sfortuna. Domenica Simone è tornato ed è tornato alla grande, con i due centrali che stanno bene abbiamo molte più alternative sul modo di giocare".
Così come il Pci divenne Pds e poi Ds la Ronda Atesina divenne poi Blue City e ora Val di Non Anaune Blue City: se anche per lo sport vale la proprietà transitiva, quindi, tu sei un po' un ex di questa partita...
"In un certo senso sì. Alla Ronda sono arrivato giovanissimo, avevo appena 19 anni ed è stata la società che mi ha fatto crescere. Poi ho preso la strada del Villazzano/Tridentum, ma se ho potuto giocare in B2 con una certa continuità lo devo a loro".
Ed ora questa tua prima stagione in B1 nella quale, finora, stai dimostrando di tenere benissimo il campo.
"Oddio, il livello ovviamente è molto più alto della B2, lo scalino in più si sente tutto. La differenza si sente ma prima, in B2, pensavo che la B1 fosse proprio tutto un altro mondo. Invece vedo che riesco a tenere bene il campo. Chiaramente, quando giochi in una squadra completa che abbia ottimi giocatori automaticamente ti portano al loro livello. Lavorare con loro tutta la settimana, con gente che questa categoria l'ha fatta e la conosce bene ti spinge a migliorarti sempre più. Averli intorno mi ha aiutato finora a non sfigurare in questa categoria che per me è tutta nuova".
Ci stai a fare il mio nuovo gioco?
"Ovvero?"
"Il mio sestetto", visto che tu hai giocato con e contro tantissimi giocatori regionali ti lascio scegliere il tuo sestetto. Tu sei il presidente fai il sestetto dei tuoi amici.
"Ok, ci sto. Allora, alzatore metto subito Sanislav, è un grandissimo, sia come giocatore che come persona. Al centro metto due "bestioni" come Simone e Matteo. Come opposto nella mia squadra mi piacerebbe avere Agazzi anche se non è trentino, lo ammiro come atleta, quindi mettiamo Rizzo che è un ottimo giocatore. Libero metto subito Franz Meneghelli, mentre sono un po' indeciso sulle bande. Bella lotta qua.... Bernardi, perchè comunque Bernardi è sempre Bernardi, poi con lui sono molto indeciso. Ammiro molto i giocatori alla Vecchi, quelli completi in ogni fondamentale, molto tecnici. Ecco, ci metterei un'altra banda con queste caratteristiche".
Ok, ma chi lo allena questo tuo sestetto?
"Rogelio, subito e senza pensarci su. E' l'allenatore dal quale ho avuto di più. Ho avuto in questi anni moltissimi bravi allenatori, da Ballista a Caumo a Giuliani a Kalc a Deanesi fino a Rogelio. Lui mi piace moltissimo perchè ci mette sempre tantissima passione in ogni cosa che fa in palestra, ama la pallavolo sopra a tutto e lavora tantissimo per la squadra. Lui è uno che "perde" anche un sacco di tempo anche solo per preparare un allenamento, per 3 ore di allenamento lui ci mette anche 3 ore di lavoro per prepararlo nei minimi dettagli. Ha una passione infinita, è un esempio e per me chi insegna qualcosa agli altri deve sapersi porre ad esempio e lui lo fa benissimo. E' molto preparato".
Lo sai che sei nel novero dei "favoriti" per il Premio Lorenzi?
"Davvero? No, davvero non lo sapevo. Oddio, ce ne sono tanti giocatori, anche più forti di me, che se lo meritano quel premio".
Tu a chi lo daresti?
"Beh, guardando alla stagione scorsa penso che Simone Bristot abbia fatto un campionato spettacolare, peccato non è trentino di nascita anche se ormai lo è di adozione. Ce ne sono tanti ai quali lo darei, anche lo stesso Alessandro Paoli secondo me deve vincere un premio così, ci sono diversi ragazzi molto bravi in Trentino".
Questo poi sta a dimostrare quanto si potrebbe anche fare una buona B1 composta quasi interamente da ragazzi regionali. Magari per lottare per andare in A2 no, ma con gente come lei, Paoli, Rizzo, Lorenzi, Burgsthaler eccetera un signor campionato si può fare?
"Altrochè, giocatori buoni ne abbiamo, di un ottimo livello. Potrebbe essere bello un giorno fare una prova e vedere cosa riusciremmo a fare".
Il tuo ricordo pallavolistico più bello finora?
"La promozione in B1 dell'anno scorso, un'emozione unica. Una grandissima sensazione".
E quello più brutto?
"La retrocessione dell'anno prima. Non ce l'abbiamo fatta solo per pochi punti. Quell'anno avevamo un gruppo davvero splendido, mi ci sono trovato benissimo, giocatori entusiasti che lavoravano davvero duro, c'era tanta voglia di sudare. Purtroppo è andata così e mi dispiace molto, anche e soprattutto per il pubblico, perchè comunque non se lo meritavano. Riempivano sempre il palazzetto e venivano anche in trasferta con noi, erano sempre presenti. Mi spiace davvero molto sia andata così".
A proposito di pubblico, guardando gli spalti di Cles (800 persone circa sabato scorso) e Predazzo quest'anno si capisce come, con la serie A1, avere grandi numeri di pubblico nel maschile a Trento città è difficile. Il femminile ci riesce, ma il maschile fatica non poco.
"E' un po' più facile nelle valli, in città c'è una grossa sovraesposizione di sport. Per i ragazzi della città il sabato sera è pieno di possibili alternative oltre che di tanti altri sport. Nelle valli, dove ci sono meno sport di squadra di alto livello, è più facile riuscire a coinvolgere tanta gente".

CHI E' UBALDO CAPRA

Nato a Borgo Valsugana il 26 aprile 1982, ha iniziato a giocare a pallavolo nell'Ausugum all'età di 16 anni. Con l'Ausugum ha disputato Under 16, Under 18 e serie D, prima di una stagione in C in prestito a Levico. L'anno successivo il ritorno a Borgo, ma stavolta in B2 con la Birra San Miguel. Quindi l'anno successivo, dopo la fusione fra Ausugum e Ronda Atesina, una stagione in questa squadra "ibrida" prima di passare in toto alla Ronda. Dove resterà due stagioni prima di passare alla Proposta Vini Villazzano (poi Tridentum), dove si fermerà due anni. E' alla sua seconda stagione di Trenta Volley. Ha vinto la B2 lo scorso anno e l'Under 16 provinciale con la maglia dell'Ausugum, raggiungendo poi i playoff di B2 in due occasioni: una con la maglia della Ronda, l'altra con quella della Tridentum.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,422 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video