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Per l'Avs il 3-1 contro un indomito Padova significa playoff

All’inferno e ritorno. Al termine di un match per tre parziali e mezzo vietato ai deboli di cuore, l’AVS Mosca Bruno batte per 3-1 un Valsugana Padova che non ha regalato nulla e conquista con un turno di anticipo una storica qualificazione ai playoff per la promozione in A2. Adesso i ragazzi di coach Burattini sono attesi dall’ultimo impegno in casa della capolista Prata, dopodiché – il 13 maggio – inizieranno gli spareggi tra le prime due classificate dei gironi A, B e C, un totale di sei squadre con due promozioni in palio.
Contro Padova, dopo l’inizio che aveva fatto illudere un approccio “morbido” da parte degli ospiti, è stata partita vera. Malgrado fossero matematicamente fuori dai giochi, i patavini – quarti in classifica – hanno onorato l’impegno lottando alla morte, vincendo il secondo set, conducendo a lungo anche il terzo parziale e rimanendo attaccati fino a metà del quarto. Poi però l’immenso carattere di Gavotto e compagni è venuto con prepotenza a galla, e la rabbia agonistica di tutti – nessuno escluso – ha permesso di raggiungere un risultato storico per una società nata appena nel 2013. Alla fine lunghi applausi per tutti dal pubblico, folto e caloroso come non mai, ai giocatori ma anche alla dirigenza e allo staff tecnico e sanitario.

La cronaca

Formazione tipo per l’AVS con Spagnuolo in regia opposto a Gavotto, Paoli e Bleggi al centro, Ingrosso e Agostini in banda, Thei libero. Il coach veneto Leandro Falcini risponde con Zanatta in regia opposto a Bellini, Vianello e Turrato di banda, Ricchieri e Luisetto al centro, Lelli libero. L’inizio è da lustrarsi gli occhi per il pubblico di fede bianco-blu: tre muri (due di Paoli), un ace, tre errori ospiti e un attacco di Ingrosso mandano le squadre al primo time out tecnico sull’8-1 per l’AVS. Ma l’impressione che Padova sia venuta a Bolzano in gita svanisce al rientro in campo e dopo la sostituzione di Turrato con Bacchin. Aiutati da 4 errori bolzanini e da Bellini che inizia a carburare, gli ospiti ricuciono lo strappo: 8-8 e inizia la partita vera. Paoli ferma l’emorragia con un attacco e un ace (12-8), sul 16-12 però arriva un altro momento di confusione (17-16) che costringe Burattini a cambiare regia da Spagnuolo e Lizzola. Gavotto accelera (19-16), Paoli firma l’ace del 22-17, si chiude con un fallo del palleggiatore veneto.
Il secondo parziale si apre all’insegna degli errori da ambo le parti. Gavotto comincia a macinare punti, Bellini risponde e si viaggia a braccetto fino al 10-10, poi l’AVS incappa in un blackout offensivo e sull’11-15 rientra in campo Spagnuolo. I padroni di casa sembrano poter ricucire lo strappo portandosi a -2 con un ace di Agostini e a -1 con Ingrosso, agguantando poi gli ospiti sul 20-20 con un muro di Agostini. Bellini però mette giù due palloni di fila, Bacchin a muro procura la palla set (21-24) e alla seconda occasione chiude Bellini.
Padova è in trance agonistica, l’AVS ha accusato il colpo e la tensione in campo e sugli spalti si taglia con il coltello nel terzo set. Vianello è scatenato e con attacchi e muri lancia i suoi sul 4-8 alla pausa tecnica. Capitan Gavotto e compagni capiscono che questo parziale può valere una stagione (in caso di perdita di punti i bolzanini sarebbero stati costretti a conquistarli sabato prossimo a Prata), tornano in campo con il coltello tra i denti e iniziano la rimonta. L’ace di Bleggi vale il 7-8, Padova riprova l’allungo con un muro di Ricchieri (11-14), Gavotto risponde e sul 14-16, con Bleggi al servizio, arriva la svolta: Paoli mette giù due muri di fila per il 17-16, Padova sbaglia tre attacchi (21-17), poi risale (21-20) ma è l’ultimo sussulto. Altri due attacchi out (Zanon e Bellini) lanciano l’AVS che chiude con Gavotto.
Ingrosso attacca e mura (2-1), ad inizio di quarto set, ma Padova risponde con Vianello (ace e attacco) e Bellini a muro per il 3-5. L’AVS si affida a Gavotto e Bleggi per infilare un parziale di 6-1 ed è 9-6. Sul 12-9 tocca a Paoli salire in cattedra in maniera devastante con tre muri e un attacco (16-11), Gavotto risponde al compagno con due muri e un attacco e l’AVS vola sul 20-13. Padova è alle corde, fioccano i cambi veneti ma il finale è già scritto e arriva con il marchio di fabbrica dell’AVS Mosca Bruno: il muro. Sul 22-15 infatti gli attacchi patavini muoiono via via sulle mani di Paoli, Ingrosso e Spagnuolo. La festa può cominciare, il sogno continua.

Il tabellino

AVS MOSCA BRUNO – VALSUGANA PADOVA 3-1 (25-19, 22-25, 25-20, 25-15) (97-79)
AVS MOSCA BRUNO: Spagnuolo 2 (1 muro + 1 ace), Gavotto 23 (20 attacchi + 2 muri + 1 ace), Ingrosso 16 (12 att + 3 muri + 1 ace), Agostini 3 (1 att + 1 muro + 1 ace), Paoli 17 (6 att + 9 muri + 2 ace), Bleggi 8 (4 att + 3 muri + 1 ace), Thei (L), Lizzola, Salviato. N.e. Polacco, Petrich. All. Andrea Burattini
VALSUGANA PADOVA: Zanatta 1, Bellini 24, Vianello 13, Turrato 2, Ricchieri 6, Luisetto 6, Lelli (L), Bacchin 4, Zanon 1, Porporati, Mangiarotti. N.e. Bosetti, Friso. All. Leandro Falcini
ARBITRI: Tiziana Lo Verde e Vittorio Salvini di Brescia
DURATA SET: 29’, 31’, 30’, 24’
NOTE: AVS Mosca Bruno: muri 19, ace 7, battute sbagliate 8, errori 14. Valsugana Padova: muri 13, ace 2, battute sbagliate 9, errori 19.

Le dichiarazioni

«Provo un’emozione incredibile – afferma il presidente della società bolzanina, Bruno Mosca – e dopo aver sofferto assieme ai ragazzi voglio ringraziarli per la splendida vittoria di oggi ma soprattutto per aver raggiunto un traguardo impensabile a inizio campionato. Adesso andiamo ai playoff con il proposito di prenderci altre soddisfazioni e regalarle ai nostri sostenitori e a tutta la pallavolo altoatesina».
Senza voce, ma felice, coach Andrea Burattini: «Sapevamo che Padova non ci avrebbe regalato nulla – commenta il tecnico marchigiano – e abbiamo dovuto giocare al massimo per batterli. I ragazzi sono stati eccezionali a risalire dalla buca in cui eravamo entrati a fine secondo set, mostrando carattere e professionalità. Abbiamo raggiunto due dei tre obiettivi possibili: migliorare il piazzamento della scorsa stagione e raggiungere i playoff. Ora ci aspetta l’ultimo traguardo e siamo pronti a dare il massimo per tagliarlo».
Un ringraziamento particolare arriva dal libero dell’AVS: «Voglio ringraziare i nostri fisioterapisti Marco Raffagnini e Luca Franzoi dello studio MR Physio – dice Sebastiano Thei – che a tempo di record e lavorando anche di domenica mi hanno rimesso in sesto dopo l’infortunio di sabato scorso».

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