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Presentato martedì a Rovereto il Trofeo delle Regioni "trentino"

È stata presentata martedì mattina a Rovereto l'edizione trentina del Trofeo delle Regioni, la più importante manifestazione giovanile presente nel calendario della Fipav. Dopo 19 anni, correva il 1998 quando approdò per la prima volta nella nostra provincia, si deciderà sui campi di casa nostra quali saranno i comitati a fregiarsi del titolo maschile di quello femminile, ovvero a succedere a Puglia e Veneto nell'albo d'oro.
Saranno 42 le squadre regionali, 21 le Under 16 maschili e altrettante le Under 15 femminili, a confrontarsi sui campi dislocati tra Rovereto, Besenello e Volano, quindi a Trento per la finale di sabato 1 luglio. L'Altopiano di Folgaria è stato invece scelto per ospitare le Rappresentative.
«Si tratta di una una manifestazione possibile grazie al lavoro sinergico di più realtà – come ha sottolineato Tiziano Mellarini, Assessore allo Sport della Provincia Autonoma di Trento - . Una grande opportunità per il nostro territorio e per lo sport locale».
«Il fatto che siano già state organizzate 34ì edizioni è la testimonianza della grande considerazione che la Fipav ha per questo evento - ha spiegato Pino Mazzon, consigliere nazionale della Fipav – la finale di Trento sarà il culmine dell'attività di tutti i territori cominciata da lontano».
Un ringraziamento a chi si è speso per rendere possibile l’organizzazione della manifestazione è arrivato da Massimo Dalfovo, Presidente del Comitato Regionale Fipav Trentino.
«Per i 525 atleti sarà il primo importante appuntamento della loro carriera e ne serberanno un ricordo indelebile – ha invece affermato Angelo Lorenzetti, allenatore della Diatec Trentino -, vestire la maglia della propria Regione è come vestire quella della nazionale a quell'età».
A meno di una settimana dal via tutto è pronto per l’accoglienza delle delegazioni, dei 50 dirigenti e dei 30 membri di commissioni, dei 50 ospiti e di altrettanti collaboratori locali, dei 100 allenatori e 60 arbitri e più di 500 tra sostenitori e famiglie.

Di seguito le nostre videointerviste a Pino Mazzon e Massimo Dalfovo:

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