L’Argentario punta il mirino verso l'alto, arriva Ospitaletto
Sarà Ospitaletto il prossimo avversario dell’Argentario VolLei, che, archiviata con un successo la pratica Bedizzole, si trova di fronte ad un vero e proprio esame di maturità. Dopo quattro vittorie consecutive, le ragazze allenate da Maurizio Moretti proveranno a fermare la corsa della seconda della classe. La partita, in programma domani alle 17,30 al PalaBocchi di Trento, è valida per la terza giornata del girone di ritorno ed ha il sapore della grande sfida.
Le avversarie, reduci da due successi di fila, con Bassano prima e con Verona poi, distano solo quattro punti dalla capolista Martignacco e hanno fin qui perso soltanto una partita lontano dal PalaBorghetti.
L’allenatrice Irene Bonfadini può contare su alcuni nomi pesanti. Natalia Viganò, esperta schiacciatrice classe 1979 con importanti trascorsi in A1 e A2, è arrivata infatti a Ospitaletto a stagione in corso e ha dato fin da subito un contributo decisivo. È lei la trascinatrice di un gruppo che ha trovato preso solidi meccanismi di gioco.
Distanti sei punti, Bonafini e compagne sono invece reduci da quattro vittorie consecutive e ottenere la quinta significherebbe affacciarsi in zona play-off. Forte di un PalaBocchi ancora inviolato, l’Argentario VolLei ha collezionato fin qui undici vittorie su quindici disponibili e occupa la quinta posizione in classifica a quota 30 punti. I dubbi di formazione verranno sciolti soltanto domani, quando Maurizio Moretti, che probabilmente schiererà il sestetto base, deciderà se proseguire con la promettente Giulia Cardoni al centro o inserire la certezza Karin Barbazeni.
Arriva a Trento una formazione esperta, che non vorrà perdere la scia della capolista. «Si tratta di un match – dichiara l’allenatore Maurizio Moretti – molto importante. Loro battono bene e in difesa recuperano molti palloni. Ci siamo preparati per questo tipo di gioco, ma l’importante sarà non avere fretta. Gli scambi potrebbero non risolversi alla prima azione e la pazienza potrebbe essere l’arma in più».
