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Le nostre pagelle dopo Trentino Diatecx - Lube Civitanova

Giannelli 8,5 (P - 1 muro)
Se la squadra, dalla partita contro il Sada Cruzeiro in poi, ha cambiato marcia, molti meriti sono suoi. L’aspetto più qualificante del gioco trentino, il vero punto di forza di questo gruppo, sta infatti nella straordinaria efficienza del cambio palla. La ricezione tiene botta e riesce ad alimentare con qualità il regista bolzanino, che ha sviluppato una capacità di smistare il gioco, di coinvolgere i centrali, di smarcare i posti-4 e l’opposto e di servire la pipe, in grado di tenere in scacco anche una fase break come quella della Lube. Simone è l’architrave di questo meccanismo. Ieri, oltretutto, si è preso ancora una volta la soddisfazione di vincere la sfida con Bruno. Digli poco...

Vettori 7+ (O - 43% att, 1 muro, 1 ace)
Non è stata la miglior prestazione che ha offerto al Mondiale, quella di ieri, ma c’è anche la sua impronta nel successo contro i biancorossi. L’opposto parmigiano in attacco se l’è cavata bene, chiudendo i quattro parziali con il 50%, 50%, 29% e 50%. Numeri interessanti per il ruolo, ma annacquati da 2 errori, 3 battute sbagliate e 3 muri subiti. Nulla di drammatico, anche perché ha comunque realizzato un muro a uno e un ace, nei momenti chiave del terzo set, fondamentali per l’economia del match.

Kovacevic 9 (S - 61% att, 42% ric, 2 ace)
Lo abbiamo visto giocare, davanti ai nostri occhi, per un’intera stagione, lo scorso anno. Che avesse delle qualità lo avevamo capito, ma che potesse tornare dai Mondiali con questo bagaglio di colpi, di splendido cinismo sportivo e di cattiveria agonistica non ce lo aspettavamo. Uros, in questa manifestazione, è stato eccezionale e ha saputo mettersi sotto il tacco campioni come Juantorena, Leal, Sander, i pur interessantissimi Volkov e Kliuka. Se i dolori che hanno limitato Russell non hanno inciso sui risultati è anche per merito suo. Ieri ha fatto faville in attacco, ha tenuto botta in ricezione, accollandosi 38 tocchi su 72, ha scagliato fendenti letali al servizio (2 ace e ben 7 break point).

Russell 8 (S - 55% att, 83% ric, 1 ace, 1 muro)
Acquisto sopraffino, quello dell’americano. In attacco fa cose che i tifosi trentini ricordano di aver visto solo quando applaudivano Kaziyski e Juantorena (quello dell’Itas, non quello di ieri), in ricezione provano a battergli addosso per 18 volte e lui ne mette 16 vicine alla testa di Giannelli, in battuta mette le basi per 9 break point, un patrimonio prezioso come un tesoro. Poi, al di là della visione di insieme, sarebbero da citare alcuni colpi straordinari, come un attacco eseguito nel quarto set contro il muro a tre schierato perfettamente, infilando il pallone nell’angolino di posto-1 dove nessuno poteva arrivare, o alcune pipe piantate nei tre metri con danni al mondoflex.

Lisinac 7,5 (C - 69% att, 3 muri)
Comincia la partita con un set devastante. Nel primo mette a terra 5 palloni su 6 e risulta il best scorer assoluto. Sul finire della frazione Juantorena lo blocca e da quel momento Giannelli lo serve pochissimo. Il centrale deve così cercare gloria a muro e al servizio, dando il meglio con due block su Simon. Al servizio, purtroppo, è una macchina da errori, soprattutto a causa di un lancio ad alto tasso di rischio. Il suo potenziale è comunque notevole, soprattutto in primo tempo, anche grazie alla fiducia che Giannelli ripone in lui.

Candellaro 9 (C - 80% att, 7 muri)
Il centrale patavino è il vero fenomeno della serata. Contro pronostico quanto si vuole, ma i dati sono incontrovertibili. In attacco fa 4 su 5, un dato che non sposta nulla da solo, ma che racconta tanta qualità. Dove fa la voce grossissima è sia a muro sia in battuta: con 7 block (“monster block”, come li chiamava lo speaker di Czestochowa) e 11 break point costruiti partendo dalla sua micidiale battuta jump float. Un patrimonio di tocchi assolutamente decisivo per le sorti della gara, di cui gli ex compagni di squadra marchigiani si ricorderanno a lungo. Quando gioca così è titolare in pectore di un posto nello starting six della nazionale.

Grebennikov (L1) 8 (L - 58% ric perf, 8% ric pos)
Ripetere la prova perfetta offerta contro il Fakel era impossibile (96% in ricezione), ma il libero francese il suo lo fa anche contro gli ex compagni. In ricezione spesso deve contenere i danni, obiettivo centrato, visto che accusa un solo ace, in difesa quando la palla capita dalle sue parti in almeno otto occasioni ci mette lo zampino e la restituisce a Giannelli. Inoltre porta in campo la consueta contagiosa energia, che contagia e incoraggia costantemente i compagni.

Autore
Andrea Cobbe
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