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Il pagellone dopo Itas Trentino – Sir Safety Perugia

Simone Giannelli – palleggiatore – 6

Cominciamo dai meriti: il regista bolzanino nel primo set “sente” il magic moment di Nimir Abdel-Aziz e lo serve con grande continuità (9 assist su 25), confermando di aver trovato rapidamente una buona intesa con l’opposto orange. Lavora bene anche con i centrali, che innesca per 23 volte su 103, permettendo loro di raccogliere percentuali importanti (18 su 23 complessivo). Poi, però, ci sono le voci negative: il primis il fatto che il suo gioco viene letto con troppa facilità dal muro e dalla difesa ospiti, benché la ricezione trentina possa contare su numeri nettamente migliori (55% e 27% contro 36% e 22%), una situazione che si era già creata contro Verona. In secondo luogo pesa la mancanza di feeling con Lucarelli, una pedina fondamentale del gioco di questa squadra. Da ultimo, ad eccezione della prima frazione (1 block e 3 break point), porta pochino alla causa comune con il muro e il servizio. Apprezzabile invece la sua determinazione in difesa.

Nimir Abdel-Aziz – opposto – 6,5

Nel primo set si traveste da supereroe dei fumetti e polverizza quasi da solo le resistenze, peraltro abbastanza blande, di Perugia: 78% in attacco e un ace sono davvero un bel bottino. Nimir gioca alla grande anche nella seconda frazione (73%), purtroppo inutilmente, poi gli avversari gli prendono le misure e nei due set successivi non incide più (33% e 38%). Tutto sommato deludente la sua prova in battuta (appena 5 break con un ace in 4 set), soprattutto se raffrontata a quella di Leon, che lo ha surclassato dai nove metri. Deve acquisire continuità.

Dick Kooy – schiacciatore – 6,5

La prova dello schiacciatore olandese meriterebbe un voto più alto se solo fosse riuscito a limitare il numero di errori commessi in attacco: quattro non è una cifra scandalosa, in realtà, ma sono quelli che, uno per set, hanno reso la vita più facile alla Sir. In ricezione si comporta bene (62% e 50%), con l’eccezione del secondo set, ma anche in attacco il suo 57% finale non è certo da buttare, dato che è il miglior posto-4 in campo. In battuta ha portato 2 ace (4 errori, 5 break), ma può fare ancora di più.

Ricardo Lucarelli – schiacciatore – 4,5

La buona prova offerta contro Piacenza sembrava aver sbloccato lo schiacciatore brasiliano, che invece contro Perugia è ripiombato nell’oblio. Le qualità tecniche non gli mancano, come ha fatto vedere più volte, ma nelle partite contro le squadre più attrezzate appare inadatto alla battaglia. Continua a tirare forte in mezzo al muro o cerca angolazioni impossibili che portano l’errore, ma soprattutto chiude il match con misero 23% (3 su 13) in attacco. In ricezione, poi, la sua percentuale non è negativa (62%), ma incassa ben 4 ace. Al servizio, invece, è il migliore dei trentini: realizza un solo ace, ma la sua staffilata fa male alla Sir, e porta ben 12 break point.

Marko Podrascanin – centrale – 6+

Vanta un ottimo rendimento in attacco (75% con 12 esecuzioni), ma negli altri fondamentali paga dazio sia a Solé sia a Russo, dato che a muro porta a casa solo due punti e al servizio appena due break point.

Srecko Lisinac – centrale – 6

Valutazione assai simile a quella del collega di reparto e connazionale, dato che, pari i muri (2), fa un pochino meglio in attacco (82%) e un pochino peggio in battuta (zero break point). Due giocatori così esperti e attrezzati devono incidere molto di più nella fase break, non possono limitarsi a portare cambi palla.

Salvatore Rossini – libero – 5

Alcune difese spettacolari e alcune ricezioni miracolose non bastano per strappare la sufficienza. Riceve positivamente solo il 35% dei palloni e in maniera perfetta il 20%, inoltre incassa tre ace, uno dei quali, sulla jump float di Solé, pesa in maniera terribile sull’esito finale del quarto set. Anche da lui ci si attende molto di più.

Autore
Andrea Cobbe
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