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Il pagellone dopo Itas Trentino – Callipo Vibo Valentia

Nimir Abdel-Aziz – palleggiatore – 6,5

Sei anni fa aveva lasciato definitivamente il ruolo di alzatore, che pure gli aveva permesso di arrivare giovanissimo alla guida della nazionale olandese, e non avrebbe mai immaginato di doversi un giorno nuovamente disimpegnare in quel ruolo, per di più in SuperLega. È accaduto ieri sera, per cause di forza maggiore, e lui ha fatto quello che ha potuto con onore. Difficile dire se il problema maggiore dell’Itas Trentino sia stato affrontare Vibo con gli assist lenti e abbastanza prevedibili di un giocatore fuori ruolo o rinunciando al proprio migliore attaccante (con Nimir in regia sarebbe servito proprio un Nimir opposto), fatto sta che non c’erano probabilmente altre strade percorribili. Il voto avrebbe potuto essere più generoso, dato che non si può certo mettere in croce la qualità della sua regia, considerando pure il fatto che ha servito una ventina di primi tempi, se solo fosse riuscito a trovare un po’ di continuità in più in battuta: Trento aveva bisogno come il pane della sue bordate per confezionare un mezzo miracolo, ma con i tre ace sono arrivati purtroppo anche sei errori e sei rotazioni che non hanno portato alcun break point. In condizioni normali un rendimento non disprezzabile, nella situazione di ieri non sufficiente per il confezionare il mezzo miracolo.

Alessandro Michieletto – opposto – 6,5

Lorenzetti lo ha schierato in diagonale al palleggiatore, con incarichi in ricezione, per tre precisi motivi: l’attacco mancino, la robustezza a muro (utile per provare a contrastare Rossard) e la giovane età, che consentiva all’allenatore di sostituirlo al volo in qualsiasi momento con il regista under-21 Pizzini (restituendo così Abdel Aziz al ruolo di opposto). Alessandro ci ha messo grande impegno, facendo vedere a tratti ottime cose. In attacco il meglio lo ha dato nella prima frazione (60%), ma anche nella seconda e nella quarta (50%) si è fatto valere, confermando tutto il proprio talento. Dove invece ha patito molto è stato in ricezione, dato che ha incassato ben 4 ace. Bene, invece, si è comportato a muro (3 block vincenti) e benino al servizio, dato che ha messo pressione agli avversari pur senza cogliere ace e sbagliando 4 volte.

Dick Kooy - schiacciatore – 6+

Aveva pochi allenamenti nelle gambe dopo dieci giorni di stop per il Covid, ma ha comunque fornito un buon contributo sia in ricezione (57% di tocchi positivi nelle pochissime occasioni in cui ha dovuto mettersi in gioco), sia in attacco (48%). Lorenzetti, potendo contare anche su Michieletto, gli ha risparmiato il lavoro in ricezione in 4 rotazioni su 6, ovvero le tre in cui era in prima linea (P3, P4 e P5) e, solo nella fase di cambio palla, quella in cui era il posto-6, dove veniva addirittura sostituito dal libero, con Lisinac incaricato di svolgere le mansioni di opposto e lo stesso Michieletto di schiacciatore. Le negatività stanno dunque nei 4 muri subiti. Considerando le condizioni fisiche ha comunque fatto quello che poteva.

Ricardo Lucarelli – schiacciatore – 5,5

In due fondamentali ha fatto vedere grandi cose e mostrato di essere un giocatore di alto livello. Parliamo della ricezione, aspetto del gioco nel quale è stato di gran lunga il migliore in campo (67% e 38%), e del muro, dato che ne ha stampati 3 a Drame Neto. Dove fatica, sempre, a cambiare marcia è in attacco, anche se questa volta bisogna ricordare che ha dovuto gestire alzate più lente e morbide, che hanno dato quasi sempre il tempo al muro di Vibo di piazzarsi. In ogni caso incassare tre murate da Saitta in un solo set (il 1°) e chiudere con 6 palloni a terra su 15 risulta inevitabilmente insufficiente, soprattutto in un match in cui sarebbero serviti mezzi miracoli per portare a casa punti. Anche in battuta non ha fatto quasi mai la differenza, procurando un ace e due soli break point, un po’ pochino in 4 set.

Marko Podrascanin – centrale – 7,5

Fra i nuovi arrivati è senza dubbio il giocatore che ha ingranato per primo la marcia giusta, forte di un grande esperienza nel campionato italiano e di un forma fisica sempre buona. Mercoledì sera è riuscito a trasformare in punti 9 assist su 13 di Abdel-Aziz, senza sbagliare mai e subendo un solo muro, una performance che sarebbe buona con un regista di ruolo, eccezionale con uno improvvisato (benché capace di palleggiare). Se ci è riuscito è grazie alla velocità del suo braccio e alla sua capacità di vedere ogni pertugio nelle mani avversarie. A muro ha faticato un po’ (2 punti), mentre al servizio ha svolto il compitino (0 ace, 3 break e 1 solo errore) senza grandi acuti.

Srecko Lisinac – centrale – 6

Oltre che alle solite mansioni da centrale questa volta il giocatore serbo ha dovuto anche disimpegnarsi da opposto. Lo ha fatto nella rotazione P2, ovvero quando si è trovato in posto-1, chiamato comunque ad attaccare da seconda linea solo un paio di palloni. Al di là di questi occasionali gesti tecnici fuori dagli schemi, ha lottato come un leone, spesso facendo fruttare i centimetri sotto rete, soprattutto a muro, visto che è andato a segno ben 4 volte con questo fondamentale. Meno bene sono andate le cose in attacco, dato che ha chiuso con il 42%, incassando 3 murate, con tutte le attenuanti del caso. Al servizio ha provato a forzare per aiutare la squadra, propiziando 4 break point. Al di là dei numeri l’impressione generale forse più confortante sta nel fatto che sembra in crescita dopo un inizio di stagione terribile.

Salvatore Rossini – libero – 7

Una buon prova, quella del libero laziale, che ha concluso positivamente il 62% delle ricezioni (33% di tocchi perfetti) senza subire alcun ace. Si è reso utile anche in difesa, soprattutto quando le bordate degli attaccanti giallorossi erano profonde, mentre sui pallonetti ha sofferto, un po’ come tutta la squadra.

Autore
Andrea Cobbe
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