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Il pagellone dopo Trentino Itas – Lokomotiv Novosibirsk

Nimir Abdel-Aziz – palleggiatore – 9

Al giocatore olandese è bastata una manciata di allenamenti in più nel ruolo di regista, dalla partita persa contro Vibo in poi, per migliorare notevolmente le proprie performance in un ruolo che non ricopriva da sei stagioni. Ieri pomeriggio ha distribuito il gioco con maggiore precisione, trovando anche un grande feeling con Podrascanin nelle soluzioni veloci e con Kooy sulla palla alta. Detto questo, che già varrebbe un voto ampiamente sufficiente, ci sono 12 punti a referto, che per un regista sono uno score incredibile (l’opposto russo Luburic ha chiuso con 10) e quella serie di servizi tirati fuori dal cilindro nel tie break, che verranno ricordati per anni da queste parti (e anche a latitudini dove fa molto più freddo). In cinque set Nimir ha costruito qualcosa come 17 break point, 11 dei quali nel tie break dal 4-2 al 15-2, con tre ace consecutivi e una serie di ricezioni ingestibili da parte del Lokomotiv. Anche il bottino di 6 ace con 3 errori è qualcosa di mostruoso, così come non vanno dimenticati i 3 muri.

Andrea Argenta – opposto – 7

Angelo Lorenzetti lo spedisce in campo a sorpresa nello starting seven e lui ripaga la fiducia concessagli, nonostante il recente stop per Coronavirus. L’opposto veronese non si fa intimorire dai centimetri dei muratori russi e in attacco chiude il 1° set con un buon 4 su 8 (con 2 muri subiti) e il 2° con un 2 su 3 (con 1 muro subito). Se dal 19-19 della seconda frazione lascia il campo a Michieletto è solo perché Lorenzetti vuole sgravare di responsabilità Kooy in ricezione, permettendogli di concentrarsi sull’attacco, una scelta indovinata, perché l’olandese fa vedere i sorci versi al Lokomotiv. Da ricordare anche i due ace e i 4 break point portati in dote da Andrea.

Dick Kooy– schiacciatore – 8,5

Che in attacco avesse grandi doti si era già intuito da tempo, ma fino ad ora era stata la continuità il suo tallone d’achille. Questa volta è stato inappuntabile. Ha chiuso la prima frazione con il 75% (3 su 4), la seconda con il 33% (2 su 6), la terza con il 78% (7 su 9), la quarta con il 50% (4 su 8) e la quinta con il 100% (2 su 2). Ne esce un 62% finale da urlo, se considera che davanti aveva quasi sempre un muro composto, che lui ha bombardato e demolito con traiettorie a volte incredibili, senza mai incassare un block in cinque set. Poco conta, quindi, il 36% in ricezione, anche perché fortunatamente ha toccato solo 11 palloni, aiutato da Michieletto dal 19-19 della seconda frazione. In battuta ha raccolto 1 ace 4 break point.

Ricardo Lucarelli – schiacciatore – 6+

Non brilla, ma ha il merito di tuffarsi a testa bassa e senza paura nella sfida con il muro schierato di Novosibirsk. In attacco il suo 47% vale quindi di più del semplice dato numerico, anche perché non c’era un palleggiatore con il quale impostare un gioco veloce. Inoltre negli ultimi tre set ha chiuso con un confortante 6 su 10. Il brasiliano piazza anche due muri e un ace, sbagliando una sola battuta. Se il voto è striminzito è perché in ricezione le cose non vanno altrettanto bene: è vero che si prende campo e lo stesso numero di tocchi di Rossini (27), ma subisce ben 7 ace e chiude con un misero 19% tocchi positivi e 7% di perfetti. Numeri veramente asfittici.

Marko Podrascanin - centrale – 8,5

Altra grande prestazione per il centrale serbo, che pure se la deve vedere con un mostro come Lyzik (atleta dal futuro radioso) e con il solito Brazhniuk. Il Potke in attacco è una furia (82%, 9 su 11 senza errori e un solo block subito), abile a sfruttare la propria velocità e la propria tecnica contro i centimetri degli avversari. Anche a muro tocca tanti palloni e va a segno per 4 volte, mentre in battuta chiude con 3 break point e 3 errori. Quello che conta di più, alla fine, è che la sua presenza tiene costantemente in scacco il muro avversario, costretto a seguirlo sempre come un’ombra ogni qualvolta Abdel-Aziz riceve una ricezione gestibile.

Srecko Lisinac – centrale – 6+

Il numero 20 dell’Itas è ancora alla ricerca della forma migliore, ma questa volta la sua presenza in campo ha comunque contribuito al successo trentino, dato che in attacco, pur avendo ricevuto solo 4 assist, ha portato 2 punti e due li ha raccolti a muro. In battuta non ha ace all’attivo e vanta solo 4 break point, ma è risultato decisivo nella parte finale del terzo (da 19-17 a 20-17) e del quarto (da 23-22 a 24-22) set. Adesso speriamo che cresca con regolarità per tornare ad essere il giocatore ammirato la scorsa stagione.

Salvatore Rossini – libero – 7,5

Buon prova del settimo uomo gialloblù, che in ricezione si prende campo e si fa valere. Il suo 59% di tocchi positivi (con il 44% di perfetti) è il valore più alto del tabellino e va parametrato sulla base della forza della battuta russa, che pesa non poco negli equilibri di un match. Dà stabilità alla seconda linea e quando può difende i palloni sporcati dal muro, inoltre trasmette sempre una carica agonistica importante ai compagni.

Alessandro Michieletto – opposto – 6+

I numeri non sono quelli della prova offerta contro Vibo Valentia, ma il suo contributo è stato comunque importante, perché ha permesso a Kooy di svincolarsi dai compiti di ricezione, fondamentale nel quale ha chiuso con un discreto 50%, subendo un solo ace. In attacco ha faticato molto contro un muro altissimo come quello siberiano, quindi si deve accontentare di un 44% (4 su 9) con 2 muri subiti e 1 errore.

Autore
Andrea Cobbe
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