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Bolghera irriconoscibile, in gara-1 domina Savigliano

Un Ks Rent Bolghera quasi irriconoscibile cede di schianto nella prima partita che vale la promozione in A3 ed inizia così nel peggiore dei modi l’ultima doppia sfida di questa emozionante stagione. Opposta al Gerbaudo Savigliano, formazione cuneese arrivata anch'essa a sorpresa ai vertici della serie B, la squadra di Tait ha offerto una buon prestazione nella prima frazione, ma poi si è sciolta come neve al sole, perdendo uno dopo l’altro tutti i propri punti di riferimento in campo, dal regista Consolini, molto impreciso, allo schiacciatore Cristofaletti (un misero 28% in attacco per lui), da Bressan (33% in attacco e 2 soli muri) ai liberi Thei e Pedrolli, uno più in difficoltà dell’altro nella gestione dei servizi jump float piemontesi.

Gli arancioni, impegnati per la seconda volta a Sanbapolis, ma per la prima volta con il pubblico sulle tribune, hanno dovuto fare i conti, avendo nettamente la peggio, con una delle migliori gabbie muro-difesa della categoria, che ha finito per mandare fuori giri le bocche da fuoco trentine, con un opposto di grande manualità (Ghibaudo), con un regista di qualità (Vittone), bravissimo ad innescare i centrali, e con un avversario che in ogni rotazione ha saputo sfoderare un servizio indigesto. Nel grigiore generale degli orange, che ieri hanno probabilmente offerto la peggior prova stagionale, si sono salvati solo Hueller (72% in attacco) e in parte Boesso, che a tratti è stato l’unico in grado di mettere a terra qualche pallone fra i martelli.
I numeri di questo 1-3 (25-18, 20-25, 20-25, 17-25) ci dicono che Savigliano ha attaccato meglio (44%-36%), ha raccolto un ace in più, ma soprattutto ha sbagliato molto meno (0-7 errori in attacco). Se il dato relativo al cambio palla (52%-60%) non rivela differenze drammatiche, ben più impietoso è quello riferito alle azioni break, che i piemontesi hanno concluso positivamente il 43% delle volte, contro il 19% del Bolghera.
Ora agli orange servirà un mezzo miracolo: sabato dovranno vincere per 3-0 o 3-1 nel cuneese e poi dovranno aggiudicarsi anche il golden set, la sorte che erano soliti riservare agli avversari. C’è una settimana per preparare le contromisure.

La cronaca

Settetto base senza Paoli per il Ks Rent, Roberto Bonifetto risponde con Vittone in regia, Ghibaudo opposto, Bossolasco e Dutto in banda, Gonella e Ghio al centro, Rabbia libero.
Dopo un inizio all’insegna degli errori (2-3) il Bolghera si sblocca e va avanti 5-3, grazie ad un errore piemontese e a Boesso, un vantaggio che dura poco, perché con Vittone in battuta il Savigliano realizza il controsorpasso, grazie ai contrattacchi di Bossolasco e Ghio (7-8). A questo punto l’equilibrio viene rotto dal turno al servizio di Bressan, che prima si inventa un ace corto sul libero, poi dà il la ad una bomba di Boesso e ad un errore di Ghibaudo da posto-4 (11-8). Un ace corto, di nuovo sul libero, di Cristofaletti fa 14-10, un primo tempo di Bressan 16-11 e un muro di Cristofaletti valgono il rassicurante 19-13. La frazione è segnata, la fase break trentina gira decisamente meglio di quella cuneese e va a segno un’ultima volta con Hueller (22-16), velocizzando la fine della frazione, chiusa da un muro di Bressan sul centrale Gonella.

Il Bolghera spumeggiante che ci siamo abbiamo abituati a vedere nelle ultime settimane esce di scena con il cambio di campo. La seconda frazione inizia infatti in maniera rovinosa. Le battute del centrale Ghio mandano fuori giri il cambio palla di casa, che regala lo 0-2 (Boesso) e permette a Bossolasco e Gonella di esultare dopo una pipe e un muro. Sul 2-5 tocca a Ghibaudo fare male con il servizio e impedire ai padroni di casa di rialzarsi, puniti da una pipe di Bossolasco, da un ace su Thei (subito sostituito da Pedrolli) e da un attacco di Dotto (2-8). Poi infieriscono Gonella a muro su Bressan e Consolini, che commette un fallo al palleggio (3-11), tanto che il resto della frazione diventa una via crucis verso il 20-25 finale. Un piccolo colpo di coda il ks Rent lo dà sul 10-16, quando Cristofaletti batte bene per tre volte, assecondato da Baratto e da due errori del Savigliano (13-16), poi fa un ultimo tentativo di riaprire la frazione con un altro ace di Bressan (18-22), che rimane però un episodio isolato.

Il rapido ko dovrebbe dare la sveglia al Ks Rent, che nella frazione successiva riesce a sistemare il cambio palla, ma questo non basta per prendere in mano il pallino del gioco, perché la fase break rimane in alto mare. In un modo o nell’altro il Savigliano toglie sempre il servizio agli orange al primo colpo e quando può piazza il proprio break, sfruttando l’ottimo lavoro della difesa, che non lascia cadere nulla. Il 2-3 arriva dopo un salvataggio mano-pavimento del libero, il 4-6 è un contrattacco del preciso Bossolasco, il 6-9 un ace dello stesso numero 4 piemontese su Pedrolli, che si fa bucare il palleggio. La situazione sembra sempre recuperabile, ma peggiora costantemente, perché sul 12-18 Vittone e compagni hanno già messo a segno sei break point contro zero dei trentini, che annaspano, tenuti a mala pena in piedi da Boesso e da due tocchi di Consolini, che non sa più a chi servire la palla. Sul 13-18 si apre improvvisamente un pertugio: Francesco Dutto atterra male da un salto e si procura una distorsione alla caviglia sinistra. La sua partita, e forse la sua finale, finiscono qui. Entra Garelli, un’opportunità per il Bolghera che infatti sulle prime riprende vigore, recuperando terreno con un ace di Cristofaletti, un muro di Bressan, un errore dello stesso Garelli e un muro di Baratto. Il tabellone indica 19-20, varrebbe la pena crederci, ma il serbatoio è di nuovo vuoto. Due ace di Garelli su Pedrolli demoliscono psicologicamente il Bolghera, che poi incassa anche un muro di Gonella su Cristofaletti, condannandosi al 20-25 finale.

Sembra un brutto sogno, invece è la dura realtà, contro cui i trentini vanno a sbattere anche nella quarta frazione, il cui inizio è la fotocopia di quello della seconda: due break piemontesi con le battute di Ghio, tre con quelle di Ghibaudo. Sull’1-7 si contano già tre ace incassati da Pedrolli, che, in duetto con Cristofaletti, si fa infilzare a ripetizione in zona-1. La giornata no dello schiacciatore arancione viene certificata da una pipe senza muro scagliata fuori dal campo (6-9), poi si blocca anche Boesso e si capisce che è finita. Sull’8-17 Tait inserisce Delladio per Cristofaletti, ma i break point restano una chimera e non rimane che attendere il 17-25 finale, esito inevitabile di un confronto fra due team che dal secondo set in poi hanno viaggiato a velocità di crociera differenti.

Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
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