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Mercato: l'Itas cambia al centro, Bortolotti al Neruda

In casa Trentino Volley il mercato sta vivendo una fase di grande tranquillità. Con il discorso Djuric ormai in cassaforte ci si sta concentrando su due “cavalli di ritorno”. Il primo risponde al nome di Matteo Burgsthaler: il centrale di Villazzano che la A2 l'ha vinta a Crema prima ed a Padova quest'anno dovrebbe sbarcare in casa Trentino Volley (con la quale ha un contratto ancora per un anno) per rivestire il ruolo di alternativa italiana a Birarelli. Mentre a Djuric si troverà un'alternativa straniera, un giocatore che accetti anche la tribuna in campionato ed in grado però di giocare le competizioni internazionali dove non ci sono limiti all'uso degli stranieri. L'altro ritorno sarà quello di Filippo Lanza, lo schiacciatore veronese che dopo l'esperienza al Club Italia ora tornerà a Trento per vestire i panni del quarto schiacciatore. Con Sala pronto a trasferirsi a Modena ora manca solo un tassello, ovvero trovare questo quarto centrale straniero.

La sensazione è che la settimana entrante dovrebbe essere quella nella quale prendere delle decisioni. A diversi livelli. A cominciare dal gruppo dirigenziale ex Torrefranca-Trentino Volley Rosa che dopo l'addio alla A2 conquistata sul campo adesso deve decidere come e dove ripartire. Molto difficile che decidano, tutti, da Postal a Koja passando per Tonetti fino a tutti i membri dello staff, di stare fermi. Molto più facile che si decida di ripartire da una serie B, con ogni probabilità fuori dall'alveo di Trentino Volley. Ma B1 o B2? Diritti ce ne sono in Italia di ambedue le categorie, non è un problema quello, la scelta sarà fatta in base a diversi fattori, tecnici ed economici. Ripartendo da una B1 si creerebbe di nuovo quella “trafila tecnica” esistente finora per la crescita ed il lancio delle giocatrici regionali, ovvero un Marzola in serie C e l'Ata in B2 per dare spazio alle giovani a livelli diversi ed una squadra quindi in B1 che sia da lancio per tutte loro come lo è stato per Folie e Olivotto insomma. Una B2, invece, sarebbe meno impegnativa e vorrebbe dire ripartire compiendo un passo alla volta. Altra ipotesi: l'Ata accoglierebbe a braccia aperte tutto questo gruppo per creare un'unica serie B nel capoluogo. In settimana si terranno alcuni incontri e si prenderà la decisione definitiva. In attesa di informazioni a riguardo prima di tutto quelle giocatrici trentine che lo scorso anno hanno militato in B1 e che adesso devono decidere il da farsi. Stefania Pistolato dovrebbe emigrare a Bologna, dove andrà a studiare, per giocare nella Campagnola Bologna di B1 mentre Agostini e Bogatec sono in attesa come Penasa e Avancini di capire che cosa succederà.

Intanto c'è già chi si è mosso, ovvero il Neruda Volksbank. La matricola altoatesina, infatti, ha risolto il primo grande nodo del proprio organico, ovvero il bisogno di una palleggiatrice d'esperienza, portandosi in casa Francesca Bortolotti. L'ex alzatrice di Torrefranca, Lizzana e Ata sarà la titolare in B2 con la confermata Veronica Tait come seconda, ma la società altoatesina si sta guardando intorno sempre più sul mercato regionale. Ecco allora che si è fatto un pensierino a Martina Pivato e ad Anna Bleggi, ambedue nell'ultima stagione al Molveno. Lascia, invece, il Neruda Irene Plaickner che a fare la B non ci pensa e così cercherà ora una squadra in serie C. Così come il Neruda dovrà fare a meno anche di Giorgia Senter, impegnata fuori Italia nei prossimi mesi, mentre al suo ritorno dovrebbe tornare al Rovereto Volley che ne detiene il cartellino. Neruda, Ata e Lizzana, oltre a definire il proprio budget, in questo momento sono in attesa di capire cosa accadrà all'ex B1, visto che Penasa, Casagrande, Agostini, Bogatec e Avancini sono giocatrici che fanno gola a tutte e tre le B2 di casa nostra.

In campo maschile, invece, sarà probabilmente questa la settimana delle decisioni. Uno il grande dubbio, ovvero se Agsat Molveno e Metallsider Argentario chiuderanno questo tanto agognato scambio di diritti con i cognolotti che tornerebbero subito in B2 e la “banda Fino” che tornerebbe volentieri in C. In questi giorni i dirigenti dell'Argentario, finita l'avventura ai campionati nazionali Under 18 in Puglia, si siederanno attorno ad un tavolo e decideranno soprattutto in base alla ricerca del nuovo allenatore. Se uno dei tecnici esperti che sono stati contattati dirà di sì allora si tornerà subito in B2, altrimenti si potrebbe pensare ad una C nella quale provare a vincerla subito. Questo è l'unico fronte maschile aperto, visto che la baby Itas si rifonderà con un gruppo nuovo di zecca pescando dal vecchio gruppo Under 18/serie C e da altri innesti di giovani interessanti prelevati da fuori regione. Ma queste sono cose che si faranno con molta calma durante l'estate.

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