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Il Classificone 2011: dalla posizione 33 alla numero 1

Sono passati cinque anni dal primo “Classificone”. Cinque anni fa questo “listone” dei cento personaggi dell'anno solare che va a concludersi nacque come un gioco. Un modo goliardico per farsi due risate anche durante questo periodo di poca pallavolo giocata e tante mangiate. Adesso giunti al quinto anno di vita voglio, prima di tutto, ricordarvi le solite cose che vi ricordo tutti gli anni: è un gioco, solo un gioco, non ha basi scientifiche né chi finisce in alto vince qualcosa rispetto a chi finisce nelle posizioni in basso, è solo un modo che un vecchio romantico&nostalgico come me ha di voltare pagina, di lasciarsi e lasciarci alle spalle un anno di pallavolo per scriverne un altro. Possibilmente più bello. Quindi, visto che sono sicuro che sms, email, messaggi su Facebook o telefonate di protesta o un po' acide sono sicuro arriveranno comunque, vi dico ok, scrivete e telefonate pure, mai avuto problemi a confrontarmi con nessuno, ma vivetevi questa cosa con lo spirito che ha. Ovvero una goliardia di fine anno con la quale augurare a tutto il piccolo grande mondo della pallavolo di casa nostra un grande 2012. Da passare, ovviamente, sottorete.

Auguroni ragazzi e ragazze, buon anno e buon 2012. Sportivamente parlando e non solo.

33 MICHELE MARIOTTO (allenatore Agsat Molveno, C). Bentornato in panchina coach, così come per i giocatori è sempre un peccato quando anche i bravi allenatori decidono anzitempo di smettere con il volley giocato.

32 PROMOVOLLEY. Nonostante tutte le difficoltà sempre fedeli a sé stessi ed alla propria mission. Una società che sa quello che vuole fare e che lo fa bene, riuscendo ad avere sempre il settore giovanile come stella polare della propria attività.

31 MIHAI BEJENARU (allenatore Alta Valsugana giovanili e Rappresentativa). Belle cose da allenatore le aveva già iniziate a fare a Brentonico qualche stagione fa, ora altrettanto bene sta facendo a Pergine tanto da guadagnarsi l'occasione di sbarcare nel gruppo di tecnici della Rappresentativa, una bella occasione.

30 MARCO SARZI E L'OLIMPIA TRENTO FEMMINILE. Per tutto il gruppo di Trento Nord, allenatore-giocatrici-società, è stato un 2011 indimenticabile: promozione dalla Prima divisione e prima parte di serie D da protagonista. Se anche il 2012 continua così avranno davvero di che divertirsi.

29 LUCA BARATTO (preparatore fisico Verona, A1). Bisogna dire che ha trovato un'ottima scusa per smetterla di sentirsi chiedere “Allora torni a giocare?”. Luca ha trovato la sua strada, fatta non più di pallavolo giocata ma sempre dentro un campo arancione di 162 metri quadrati.

28 STEFANO TAMBURINI (allenatore Castel Stenico, C) E CASTEL STENICO. Quella che Tamburini e tutte le sue ragazze hanno fatto lo scorso campionato è stata una vera impresa. Una salvezza meritata e piena conquistata sul campo.

27 SHARON BISOFFI (schiacciatrice del Rovereto, B2). Finalmente in questa seconda parte di 2011 la bionda schiacciatrice lagarina ha trovato spazio in campo con continuità, quello che le serviva per dimostrare non solo di poter tenere la B2 senza problemi ma anche di avere doti parecchio interessanti.

26 VOLANO VOLLEY. Non solo per quello che hanno combinato con il femminile, dove hanno stravinto la D o per la vittoria del girone B della Terza divisione, ma soprattutto per quello che stanno cercando di fare a livello di giovanile maschile in una zona come la Vallagarina che a livello maschile soffre da troppo tempo la mancanza di una spinta di vitalità. La vittoria del campionato Under 13 dell'anno scorso è un segnale molto importante.

25 LE POLEMICHE. Non mancano mai. Alcune possono starci, altre basta poco o nulla per accenderle. Questa seconda parte di 2011 ci lascerà le tante polemiche arbitrali. A volte mi sembra di essere in mezzo alle discussioni di quelle vecchie coppie che stanno insieme da tempo, che possono anche litigare o bisticciare ma che hanno alla fine ancora bisogno gli uni degli altri.

24 ALTA VALSUGANA (C femminile). Si porta a casa, in extremis, il ritorno in serie C, ha il pregio di continuare a puntare sulle giovanissime e presenta alcune ragazze molto interessanti in ottica futura. In più si porta a casa il titolo Under 14 dimostrando questa vocazione a puntare sul giovanile.

23 EMANUELE BERTOTTI (schiacciatore Trentino Volley, B2). Nel suo ruolo ed in quella squadra, la seconda squadra di Trentino Volley di fatto, sono transitati ragazzi come De Paola e Fedrizzi che adesso sono al Club Italia in A2. Questo ragazzo ha dei bei numeri, sta a lui adesso farli fiorire e seguire la strada già perseguita dai suoi predecessori.

22 ROGELIO HERNANDEZ (allenatore Innsbruck). Una stagione e mezzo di grande salto nel volley internazionale e tanta voglia di far fare dell'allenatore una professione a tutto tondo. Mission non facile. In bocca al lupo.

21 MARZOLA. In collina si stanno seguendo due strade, da una parte una serie C giovanissima affidata ad un allenatore professionista e con giocatrici Under 18 arrivate da fuori regione, dall'altra si sta come sempre puntando sul settore giovanile, sulle giovanissime. Facile che nella seconda parte della stagione una squadra così cresca parecchio, se poi si arriverà alla voglia di provare il salto in B2 si vedrà a tempo debito.

20 LOLLO BERNARDI (allenatore Jastrzebski Wegiel, Polonia). Questo 2011 Lollo da via della Malvasia se lo porterà dietro come l'anno che l'ha visto, finalmente, entrare nella Hall of Fame della pallavolo e conquistarsi una gran bella soddisfazione come allenatore, ovvero il quarto posto in Champions League con la final four a Bolzano.

19 MATTEO BURGSTHALER (centrale della Trentino Volley, A1). Questo 2011 è un anno che “Teo” si ricorderà davvero a lungo. Prima, a Padova, centra ai playoff una splendida promozione in A1 riuscendo anche a stampare un altro record di muri per la categoria cadetta. Quindi il ritorno nella sua Trento, dove dovrà sgomitare per trovare spazio in campo ma dove, sfruttando le occasioni, dimostrerà di essere un giocatore che in A1 ci può stare.

18 BARATTO – ANDREATTA (beacher). Questi due ragazzi qua sono lo “spot” migliore che si potesse avere per cercare di far decollare il beach volley anche da noi, regione che la sabbia non la vede nemmeno con il binocolo.

17 C9 ARCO RIVA. Sul Garda c'è voglia di fare le cose per bene, c'è voglia di impegnarsi a fondo e di provare a mettere il naso fuori dai confini regionali. Una cosa questa che sta diventando più unica che rara... Credo che sulla bontà del lavoro del C9, maschile e femminile, parlino i numeri: 17 squadre in campo tutti i fine settimana, dai più piccoli sino alla serie C.

16 DOLASIANA – BRENTONICO. Ovvero, le società sparite in questo 2011, anche se nel caso della Dolasiana almeno una squadra Under 14 femminile si è riusciti a tenerla in vita. È sempre triste vedere società, soprattutto di lungo corso, sparire. Lasciando così scoperte zone importanti dove i bimbi e le bimbe non possano nemmeno provare la pallavolo, unico modo per farli appassionare e così portarli in palestra.

15 AGSAT COREDO/MOLVENO. Alla fine questo 2011 è davvero indimenticabile per la realtà di Fino e soci. In campo maschile hanno stravinto tutto, serie C e Coppa Trentino Alto Adige, e sono ancora primi pure quest'anno, nel femminile sono riusciti a portarsi a casa la Coppa.

14 ORLANDO KOJA (allenatore di Trentino Volley e poi Solteri): alla fine di questa stagione pazzesca della B1 femminile, 26 vittorie in 26 partite, mi tornò in mente quando, ormai dieci anni fa, i dirigenti dell'allora Torrefranca mi dissero che il nuovo allenatore era questo allenatore poco conosciuto che allenava la Dolasiana in serie D. Era il 2002, ora dieci anni dopo questo allenatore di strada ne ha fatta e, già che c'era, ha vinto pure tre campionati in nove anni.

13 BOLZANO. Per due giorni, a fine marzo, causa final four di Champions League al PalaOnda mi sono spostato a Bolzano e sentire parlare nei bar del centro di pallavolo mi è piaciuto davvero un mondo. Abbiamo bisogno di Bolzano, abbiamo bisogno dell'Alto Adige. Siamo una realtà piccola, con due Comitati staccati e campionati staccati ma abbiamo tutti bisogno che in Alto Adige la pallavolo torni ad avere una grande vivacità. Affinché dal Sudtirol non arrivi solo una Raphaela Folie o una Francesca Gentili ogni tanto, ma squadre, ragazzi e ragazze che possano contribuire a far crescere il livello dei nostri campionati giovanili e regionali.

12 FEDERICO ROSSATTI (Club Italia, B2). Da Mezzolombardo a Roma, per vestire la maglia azzurra. Dalle categorie giovanili di casa nostra al Club Italia, la storia di Federico è una di quelle che insegnano parecchio, ovvero che anche se non si gioca nella squadra più forte della tua regione ma ti “sbatti” in allenamento allora puoi anche far fruttare comunque la tua volontà ed il tuo talento.

11 TRENTINO VOLLEY. Li metto qui, tutti insieme, gli scudetti e le Coppe conquistato in questo 2011, i Kaziyski, i Juantorena, i Djuric... Tutta la massima serie, insomma. Anno sicuramente strepitoso per la società di via Trener che si afferma con la squadra più forte che adesso ci sia in giro. La scommessa ora è replicare quanto fatto finora, è mantenersi sempre su questi altissimi livelli. Che è forse ancora più difficile di vincere una volta sola.

10 KATJA LURASCHI (giocatrice/allenatrice C9 Arco Riva). Giocherà poche partite in D, tutto quello che volete, ma era un vero delitto che una giocatrice – di qualunque categoria, capacità ecc.... - fosse stata costretta a smettere di giocare così presto. In generale è sempre brutto quando un giocatore deve dire basta non perché l'ha scelto ma perché costretto.

9 RAPHAELA FOLIE (giocatrice Asystel Novara). Bene, brava, bravissima Raphaela. Ti sei portata a casa una cosa grandissima, l'approdo nel gruppo azzurro e la World Cup. Ma il bello per te arriva adesso, ovvero riuscire in campionato a scalzare da quel gruppo ragazze che hanno più esperienza di te per guadagnarti un biglietto aereo per Londra ad agosto.

8 MANUEL GUETTI E ARGENTARIO CALISIO UNDER 18. Quello che hanno combinato questi ragazzi qui ed il loro coach è stato un qualcosa di bello, dimostrando come con il lavoro, la programmazione e la crescita graduale anche le squadre giovanili di casa nostra che non si chiamino Trentino Volley possono arrivare ad andare a giocarsi una finale nazionale.

7 DJANET FOGAGNOLO, DANIELA MARINO, ANNA BLEGGI, SARA BERTOLINI (giocatrici del Neruda): qualche anno fa si diceva “No no, è impossibile fare la B2 con la stessa squadra che vinto la C, bisogna stravolgere tutto”. Invece quello che queste ragazze, tutte regionali e tutte con pochissima o nulla esperienza di categoria, stanno facendo in questa prima parte di campionato ha fatto vedere come ci si può riuscire. A patto di avere del talento di base, tanta voglia di accettare la sfida, uno staff con il quale lavorare nel modo giusto e l'occhio lungo nel pescare i rinforzi giusti da fuori da aggiungere ad un'architrave di squadra già consolidata.

6 TRENTINO VOLLEY UNDER 20 CAMPIONE D'ITALIA. A rompere il ghiaccio con gli scudetti giovanili per la Trentino Volley ci aveva pensato l'Under 18 di Angelini un lustro fa, questo scudetto Under 20 sembrava maledetto, stregato. Invece a Modena questa estate è arrivato questo successo tanto inseguito, dando spazio a ragazzi di sicuro talento e arrivati da diverse parti d'Italia insieme a diversi ragazzi trentini.

5 FRANCESCO CONCI (allenatore Under 16 della Trentino Volley) E LA TRENTINO VOLLEY UNDER 16 CAMPIONE D'ITALIA. Dei tre scudetti arrivati a Trento alla fine della stagione scorsa forse questo è stato il più bello di tutti. Forse perché era il meno atteso, forse perché conquistato contro la Sisley Treviso che per chi come me l'epopea della Treviso imbattibile anche a livello giovanile se l'è vissuta tutta ha dato alla vittoria un gusto particolare, forse perché dei tre scudetti conquistati questo è stato quello con più giocatori trentini in rosa. Fatto sta che Conci sta portando avanti con questo gruppo un lavoro davvero eccellente.

4 VAL DI NON VOLLEY, ALTA VALSUGANA, PALLAVOLO ROVERETO.... LE SOCIETA' CHE COLLABORANO E/O SI UNISCONO: e se ne sto dimenticando qualcuna chiedo scusa. Ma in questi tempi fatti di “sempre meno” (sempre meno soldi in cassa, sempre meno ragazzi/e in palestra, sempre meno allenatori, sempre meno dirigenti, ecc...) sarò noioso, monotono e ripetitivo, ma una via maestra utile a tutti per fare qualcosa di buono per tutto il mondo della pallavolo di casa nostra è collaborare, unirsi, mettere in rete risorse, forze, persone. Altrimenti da qui a pochi anni saremo davvero fritti, saranno “volatili per diabetici”. Soprattutto per quel che concerne i maschietti.

3 LA CAVALCATA FINO IN SERIE A2 FEMMINILE: su questa cosa della A2 femminile o comunque “della” squadre di vertice al femminile che possa fare da sbocco ai talenti locali, non più così costrette ad emigrare, ci ho pensato tanto. L'aspetto più positivo era certamente mettere insieme anime spesso contrapposte come Torrefranca, Ata e Marzola, raccolte attorno ad un tavolo a collaborare e scambiarsi ragazze. Nessuno, ovviamente, può sapere che genere di effetto avrebbe avuto una serie A femminile per il nostro movimento, ma già questo effetto, ovvero il portare a sedersi attorno ad un tavolo e lavorare insieme squadre della città, è un qualcosa che dispiace aver perso.

2 STEFANIA PISTOLATO, CHIARA AGOSTINI, MARTINA BOGATEC, ELISA CASAGRANDE, DANIELA AVANCINI E VERONICA PENASA (le trentine della Trentino Volley, B1). Le ragazze trentine che ad inizio aprile questa promozione in A2 se la sono conquistata sul campo. Chi giocando di più chi giocando di meno sono state l'anima locale del gruppo che ha raggiunto questo traguardo. Il vero peccato è che per continuare a restare a giocare a certi livelli abbiano dovuto salutare casa e veleggiare in altri lidi. Oppure, come nel caso di Casagrande, appendere le ginocchiere al chiodo.

1 VIRGINIA BERASI (palleggiatrice Rovereto): quest'anno vorrei usare Virginia un po' come un simbolo. Vorrei usare questa ragazza classe 1994 come simbolo di tutti quelli che per giocare a questo sport, che sia in B2 o in Terza divisione, si sbattono parecchio. Sacrificando famiglia, affetti, amici e quant'altro e macinando chilometri. Virginia abita a Marazzone, frazione di Bleggio Superiore, studia a Tione e si allena quasi ogni giorno a Rovereto, una cinquantina di chilometri ad andare ed altrettanti a tornare fra corriera e treno per cercare di strappare quanto più spazio possibile in campo visto che non è titolare inamovibile men che meno una professionista pagata per gli sforzi che fa. Ma vorrei anche “usare” Virginia come simbolo di quei ragazzi e ragazze che anche in questi anni di facili alternative, che si chiamino divano o Facebook, calcio o moroso, hanno ancora voglia di sbattersi per uno sport. Per questo sport che, è vero, per impararlo ti fa stare ore e ore a fare bagher e palleggi contro il muro ma che una volta che ti entra dentro davvero non riesce più ad uscire da te.

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