volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
Il personaggio

Francesca Dobrilla, Ata Domonet (B2 femminile)

Prende il via questa sera con l'anticipo fra Torre e Argentario la stagione pallavolistica 2006/07 di serie B. Dopo svariate stagioni ai nastri di partenza non ci sarà più Francesca Dobrilla, una delle centrali più fisiche e talentuose che la regione abbia mai potuto annoverare. L'occasione per parlare di passato, presente e futuro suo e delle squadre regionali era troppo grande per non coglierla. Ci ha pensato il nostro solito Niba a torchiarla per benino a 360°. Buona lettura!

Francesca allora, come è maturata la decisione di smettere?
«L’idea di smettere c’era da un po’ nella mia testa. Già alla fine dell’anno scorso l’avevo detto... “gioco un altro anno, facciamo i play-off e poi smetto soddisfatta”. Come tutti sanno, non è andato come previsto purtroppo. La delusione c’è e non è poca. Quella squadra mi piaceva proprio tanto, ci credevo pienamente. Mi sta bene concludere con quel gruppo e con il ricordo di averci provato e creduto fino all’ultimo punto».
L’Ata comunque ci ha provato a farti cambiare idea...
«Ci hanno provato davvero!! Si è trattato di un’insistenza, direi quasi imbarazzante, che non mi sarei mai aspettata. Quello che più mi ha fatto piacere è il fatto che a loro, al di là dell’apporto tecnico, interessava poter contare sulla Francesca persona. Proprio per questo ci ho pensato parecchio. Sapendo che non avrei potuto garantire i quattro allenamenti settimanali e magari saltare qualche partita per altri impegni che mi sto prendendo, non mi sembrava però corretto nei confronti della società dare una disponibilità parziale».
Se la scorsa stagione centravate i playoff avresti potuto ripensarci e giocare ancora un altro anno?
«Sicuramente avrei smesso più contenta! Oppure magari mi sarebbe sembrato ancora meglio chiudere con un ultimo anno in B1... Di sicuro sarei stata molto felice ad avere questo dilemma».
Non ti andava nemmeno magari una stagione in serie C, con meno impegni e più tranquilla?
«Se avessi trovato il tempo e gli stimoli per fare una serie C credo li avrei trovati anche per fare un altro anno in B2 e allora sicuramente adesso sarei ad allenarmi a Trento».
Adesso nel tuo futuro cosa c’è? Si parla che stai pensando anche ai fiori d’arancio...
«Adesso c’è più tempo per pensare e fare tante cose...».
Andrai spesso a vedere le partite del C9 comunque, immagino...
«Non mettere zizzania... Mi auguro proprio di sì. La squadra è valida. I nuovi innesti conoscono bene la categoria e questo può dare supporto a tutti quei giocatori che, vinta la serie C, hanno la grande possibilità quest’anno di dire la loro anche in B2».
Hai mai pensato di allenare?
«Francamente no, perchè non mi vedrei bene in quel ruolo... meglio giocare».
Se ti guardi indietro qual’è stato il momento più bello della tua carriera?
«Direi quando a Rovereto abbiamo vinto la promozione dalla C1 alla B2. La maggior parte delle partite ci trovavamo sotto di due set e poi finivamo sempre per vincere al tie break. Non mollavamo mai, avevamo un grande carattere».
E il più brutto?
«Momenti brutti in particolare non ce ne sono stati. E’ una gran cosa essere ottimisti...»
C’è qualcosa che sognavi ma non sei mai riuscita a conquistare?
«Direi di no, ho sempre cercato di vincere ogni partita, e se andava male. C’è sempre il sabato dopo per rifarsi».
Della squadra che l’Ata Domonet ha messo in piedi quest’anno cosa ti sembra?
«Mi sembra che la società stia seguendo la strada che ha preferito da un paio di anni ossia lavorare molto con le giovani. La squadra è molto giovane e per questo credo che questa sarà per loro una stagione di crescita. Tante giocatrici saranno chiamate a dimostrare che la società a fatto bene ad investire su di loro. Gli stimoli, dunque, non mancano e per questo mi auguro possano fare ottimi risultati... E magari arrivano ai play-off!».
Forse l’unico problema che potrebbero avere sarà legato alla ricezione, a parte l’eterna Betty Fronza le varie Prandi, Pivato, Damonte, Avancini e Penasa sono più attaccanti che ricettrici.
«L’anno scorso la ricezione era una garanzia. Non sarà facile sostituire Angela, ma non solo in questo fondamentale. Sicuramente Maco dovrà dare grande attenzione ai fondamentali di seconda linea dato che è la base di tutto il gioco».
Certo che Mongera ha tante possibilità quest’anno, una squadra giovane e con tante ragazze “interscambiabili” di ruolo.
«Credo che Marco dovrebbe delineare un sestetto di partenza e per ogni giocatrice il ruolo in cui intende utilizzarla. Non credo che utilizzare la stessa atleta prima come centrale, poi laterale e, se serve, magari anche come opposto possa essere utile né alla squadra né tanto meno alla giocatrice. Sono giovani ed è importante che imparino bene a giocare bene in uno dei quattro ruoli».
Cos’è mancato all’Ata in queste ultime due stagioni per centrare i playoff?
«E’ mancata la giusta determinazione nei momenti importanti. Purtroppo negli scontri diretti non siamo arrivate con la giusta mentalità, dovevamo scendere in campo non per vincere ma per stravincere e invece... anche la minima incertezza costa cara purtroppo in una categoria così difficile».
Di DeltaDator Torrefranca e Argentario che pensi? Che squadre ti sembrano?
«Entrambe sono squadre molto interessanti. Il DeltaDator mi sembra la squadra, tra le tre trentine, con l’organico più competitivo e può veramente fare un ottimo campionato. Mi aspetto un buon anno anche dall’Argentario. La squadra è equilibrata con in più Soledad che in B2 è una sicurezza. Credo che oltre la salvezza, potranno prendersi delle belle soddisfazioni».
Come mai non sei mai voluta andare a giocare a Volano? Se non sbaglio alcune volte in passato ti hanno cercata...
«Non è che non ho voluto. Mi hanno cercata è vero. In ogni occasione, però, avevo già preso impegno con un’altra società. Niente di personale, ovviamente».
Tu sei roveretana, è un peccato comunque adesso vedere la zona di Rovereto, sia maschile che femminile, così povera di squadre e di pallavolo di alto livello.
«E’ un gran peccato, davvero. Non so come è organizzata una società di pallavolo o, meglio, come dovrebbe esserlo per funzionare bene. A Rovereto si riesce a lavorare bene sul giovanile sia in termini di numeri che di risultati. Per il resto è tutto fermo, vuoi perché mancano risorse, vuoi perché si aspetta che sia un gruppetto proveniente dal vivaio a conquistare piano piano la pallavolo che conta, il risultato è che questa situazione di stallo dura da troppo tempo. Purtroppo!».
Come mai è così difficile per una ragazza giovane imparare a fare il centrale? E’ un ruolo così “delicato” da imparare?
«Imparare a fare il centrale è difficile perché all’inizio è noioso e poco gratificante. Tutte le giovani hanno voglia di giocare. Ricevere e attaccare la palla è più divertente ed è da protagoniste. Per imparare a fare il centrale ti devi sacrificare: saltare tante volte a vuoto e correre a destra e sinistra della rete. Ci vuole pazienza e tanta testardaggine, ma quando si impara il tempo e a mettere le mani bene a muro è sicuramente uno dei ruoli più gratificanti».
L’allenatore più importante per te?
«Vorrei dire due nomi: Gianpaolo Senter e Alessandro Lombardo. Gianpaolo è stato il mio primo allenatore e mi ha allenato per tutte la giovanili fino alla B2. Se Gianpaolo è stato importante per la tecnica, altrettanto lo stato Alessandro Lombardo per la tattica».
Come mai da piccola l’idea di darti alla pallavolo?
«Quando ero alle elementari giocavo a minibasket... te lo immagini perché ho optato per uno sport meno fisico??? Pesava più la palla di me.... Col senno di poi, però, penso sia stato meglio così».

CHI E’ FRANCESCA DOBRILLA

Nata a Rovereto il 17 agosto del 1977 ha iniziato a giocare a pallavolo a nove anni, nel minivolley del Noriglio. Nelle categorie giovanili ha vinto un campionato regionale di under 14 (Noriglio) e un campionato provinciale under 18 (Rovereto Volley) dove si è poi trasferita per giocare giovanili, serie C e B2. In B2 ha giocato un anno al Torrefranca, uno al Tione e tre anni al Rovereto ed all’Ata. In carriera ha conquistato anche due promozioni dalla serie C alla B2.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,203 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video