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Il personaggio

Carlo Castellani, Itas Diatec (B2 maschile)

E' appena tornato dalla Russia, dopo gli europei con la nazionale juniores e rientrando a Trento ha subito trovato sulla sua strada il nostro mitico Nicola Baldo pronto a torchiarlo a dovere. Bentornato in Trentino a Carlo Castellani, il personaggio della settimana.

Carlo, in primo luogo complimenti per questo Europeo di bronzo...
«Grazie mille».
Che esperienza è stata per te?
«Sicuramente si può dire davvero più unica che rara. E’ stata una cosa bellissima, sono cosciente che pochi ragazzi possono avere questa opportunità, vestire la maglia azzurra in una manifestazione così importante. E’ stata una cosa che mi ha dato molta soddisfazione, anche perchè siamo lì con la maglia dell’Italia. E’ difficile descrivere una esperienza del genere con la Nazionale, perchè a parole non si può far capire agli altri cosa vuol dire indossare la maglia azzurra. Bisogna viverla».
Peccato solo per quella semifinale con la Francia, battuta 3-0 appena pochi giorni prima. Cos’è successo?
«Peccato davvero. Nel girone eliminatorio la Francia aveva giocato molto sottotono rispetto alle sue possibilità. In semifinale invece sembravano molto caricati, molto determinati, sembrava quasi fossero già a giocarsi la finale. Hanno fatto la partita della vita e ci hanno battuti, peccato perchè fino ad allora eravamo andati davvero molto bene».
Non sarete mica entrati in campo cantando “po-po-po-po-po-po”?
«Non me lo ricordo questo... Però ricordo che quando abbiamo vinto con la Francia nel girone eliminatorio, per fare un gesto scaramantico, ci siamo presi un po’ a testate stile Zidane e Materazzi... Qualche testata veloce veloce...».
Possiamo stare tranquilli comunque? Il futuro della nazionale è ben rappresentato da questa Juniores?
«Sì, siamo davvero un bel gruppo, abbiamo creato una bella squadra. L’allenatore Angelo Lorenzetti poi è stato comunque molto soddisfatto. Non è facile creare un gruppo unito e solido con gente che viene da diverse squadre, ogni giocatore poi ha un suo punto di vista su cosa fare e come giocare. Ma siamo riusciti a creare un bel gruppo e penso potremo fare bene in futuro».
Sbrolla e Saitta alzatori: entrambi sono visti come gli alzatori del futuro. Tu con loro come ti trovi?
«Bene, sono molto bravi tutti e due. Con Pippo ho giocato tutta la stagione e con lui ormai c’è una bella intesa in campo, mentre con Saitta gioco solo in nazionale ma è stato facile trovare una buona intesa con lui. Non per niente Davide quest’anno giocherà in serie A2 a Crema, Pippo invece in B1 a Mantova. Oltre a loro due poi non dimenticherei anche Martino, frutto del vivaio di Cuneo, anche lui è molto bravo e quest’anno giocherà a Crema. Ci sono alcuni giovani palleggiatori davvero molto interessanti».
L’A1 targata Itas Diatec che impressione ti ha fatto finora?
«Sinceramente l’ho vista poco quest’anno, causa anche che nelle prime due partite ero via agli Europei in Russia. Ho visto solo la gara con Perugia, però è una partita che da sola non fa testo. Capita di giocare male una partita ogni tanto».
De Paola è in prima squadra, Segnalini ha anche esordito: a te finora è mai stato chiesto di aggregarti alla prima squadra almeno per una partita?
«Penso piacerebbe a chiunque andare in prima squadra e magari giocare pure qualcosina. Ma non ho fretta, mi do ancora un po’ di tempo però per sbarcare in prima squadra. Ancora non sono pronto a giocare con continuità in A1 oppure a restarci per fare il secondo».
Questa estate si era vociferato che tu potessi fare il secondo opposto, invece poi è arrivato Mlyakov.
«Non lo so, se devo essere sincero. Non lo sapevo era girata questa possibilità. Certo, se capitava ne sarei stato davvero molto felice!».
Si era anche vociferato di un tuo prestito alla Metallsider Blue City in B1.
«Quello era molto possibile, avevamo parlato di un mio possibile prestito da loro. Non saprei perchè alla fine non se n’è fatto nulla, Trentino Volley mi ha voluto tenere qui in B2 e visto che la società si occupa così tanto e bene di giovani - e in questi anni l’ha dimostrato ed ha ottenuto bei risultati - penso che restando potrò migliorarmi tanto».
Quello di cui tu hai bisogno però è proprio questo, giocare con continuità...
«Sì, ho bisogno di giocare, di stare in campo soprattutto. Anche perchè faccio l’opposto da soli due anni, prima ero un centrale. Certamente sono contento dei progressi che ho fatto in questi ultimi due anni, ma penso posso migliorare ancora di molto».
Ma la B2 forse non ti sta ormai un po’ stretta? In molti ti danno pronto almeno per una B1 se non per una A2.
«Io avevo voglia di cimentarmi anche con un livello, un qualcosa di più alto della B2. Qualcuno dalla A2, una società della Puglia, mi ha chiamato e mi ha cercato, ma penso sia meglio fare un passo alla volta. Adesso devo giocare, se andavo subito in A2 avrei fatto solamente il secondo, sarei rimasto in panchina. E’ solo giocando che migliori tanto, anche questo sarebbe già un bel traguardo per me».
L’anno scorso siete stata la rivelazione del campionato, adesso anche senza Sbrolla (e probabilmente Mosaner) ma con De Paola che resta per buona parte delle partite diventate una squadra che ai playoff può ambire...
«Io quello non lo voglio dire... mi piacerebbe e sarebbe il mio obiettivo, ma sono scaramantico e non lo voglio dire... Lo dici tu. E’ andato via Pippo Sbrolla ma siamo tranquilli perchè c’è comunque Nicola Ceccato al suo posto che è un ottimo palleggiatore. Se anche De Paola viene spesso con noi a fare la B2 per noi è un ulteriore salto di qualità in più per noi. Poi abbiamo altri giocatori di gran livello, come ad esempio Segnalini libero. Noi giocheremo tranquilli, vogliamo far bene certamente ma sappiamo sarà importante per noi anche pensare alla nostra crescita come giocatori».
In cosa ancora devi o puoi migliorare?
«Se ti dico tutto è come dire nulla, ma penso davvero che tutti i giocatori si debbano sempre migliorare. Per tutti c’è sempre un qualcosa da migliorare, io cerco sempre di perfezionarmi, in un ruolo come dicevo prima nel quale sono calato da solo due anni a questa parte».
Hai già cominciato a lavorare con Silvano Conci? Lui e Marco Angelini sono due allenatori simili?
«Proprio oggi ho fatto il mio primo allenamento con lui, mentre giovedì abbiamo giocato in Coppa Italia l’Anaune, per noi era la prima partita nella quale facevamo gruppo, nella quale giocavamo tutti insieme. Contro gente come Agazzi, Vecchi e Pignatti, tutti giocatori che la pallavolo la vivono da anni, di grandissimo spessore tecnico ed esperienza. Sia Silvano che Marco sono entrambi bravissimi allenatori, qualificati al massimo nel loro lavoro. Piano piano sto conoscendo sempre più Silvano e mi sembra veramente un bravissimo allenatore. Anche tecnicamente è molto preparato, così come Marco. Grosse differenze non credo ci siano, sono entrambi due allenatori molto bravi, esperti ed amanti di questo sport».
E’ più difficile replicare la vostra bella stagione scorsa oppure che la tua Fiorentina recuperi in classifica da questo -19?
«Bel quesito... Sono entrambe due belle sfide, speriamo si risolvano entrambi per il meglio, centrando i nostri rispettivi obietti».
Ti senti un po’ il Luca Toni dell’Itas? Potresti festeggiare ogni punto importante con il “non vi sento!!”, mano sull’orecchio destro...
«Non c’avevo mai pensato... Se vinceremo partite importanti perchè no?».

CHI E’ CARLO CASTELLANI

Nato a Firenze il 23 maggio del 1987, ha iniziato a giocare a 10 anni nel minivolley di Scarperia del Mugello, piccolo centro dove risiede. A Scarperia ha fatto tutta la trafila dalle minivolley alle giovanili sino alla serie C toscana, da centrale. In Toscana è rimasto sino a tre anni fa, quando è passato a Trentino Volley dove ha cambiato ruolo diventando un opposto ed ha giocato in queste due stagioni Under 18 e Under 20 di lega, serie C e serie B2. Nella sua carriera ha conquistato il quinto posto in B2 l’anno scorso ed il quinto nel campionato di Lega Under 18 due stagioni fa. Nelle nazionali ormai gioca costantemente da quattro anni. Con la Prejuniores ha ottenuto il primo posto nel torneo di qualificazione agli Europei e il secondo posto all’Otto Nazioni. Con la Juniores di Lorenzetti, invece, ha vinto nei giorni scorsi il bronzo agli Europei juniores ed il secondo posto al torneo di qualificazione agli Europei.

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