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Juantorena annuncia: non tornerò alla Trentino Volley

Mentre le squadre di A1 si muovono sul mercato sottotraccia in attesa che la conclusione delle ostilità apra ufficialmente i giochi e in attesa di conoscere con certezza il tipo di budget con il quale dovranno fare i conti, i tifosi della Diatec Trentino hanno già appreso da fonti diverse che con tutta probabilità nei prossimi mesi non andrà in porto alcun ritorno a casa dei "magnifici quattro" prestati la scorsa estate all'Halkbank Ankara.
Diego Mosna fino a qualche settimana fa aveva sempre tenuto aperte le porte per un possibile rientro alla base dei fuoriclasse grazie ai quali la sua società aveva mietuto successi per sei stagioni, ma aveva anche avvertito che la cosa sarebbe andata in porto solo se il budget sarebbe stato adeguato.
Il discorso, appariva chiaro, riguardava in realtà solo Raphael Vieira e Osmany Juantorena, dato che Matey Kaziyski appare inscindibile da Radostin Stoytchev (che a Trento non allenerà più) e dato che Mitar Djuric, definitivamente convertitosi al ruolo di opposto, non rientra più nelle mire della Trentino Volley.
Qualche giorno fa la stampa brasiliana aveva dato notizia dell'imminente approdo del palleggiatore verdeoro al Funvic Taubaté, dove finirebbero anche atleti del calibro di Dante Amaral e Mauricio Souza (anch'egli reduce da una stagione all'Halkbank Ankara), oggi è toccato a Juantorena comunicare attraverso il proprio profilo Twitter lo stato dell'arte.
In un primo post ha voluto manifestare il proprio dispiacere per la mancata opportunità...

In un secondo post l'atleta cubano ha voluto precisare che il problema sta nella mancanza delle condizioni necessarie, quasi sentisse il dovere di giustificarsi per il corso preso dagli eventi, un esito riconducibile all'impossibilità da parte di Trentino Volley di sostenere il suo ingaggio e/o di costruire intorno a lui un organico di qualità.

L'invito alla stampa, convocata per stamattina presso la sede di Trentino Volley, capita dunque a fagiolo per porre qualche domanda in merito a questa vicenda.
Sarà infatti interessante capire come decideranno di muoversi Mosna e Da Re nell'allestimento del nuovo organico, visto che per ora le uniche voci insistenti sono quelle relative ai mancati ritorni o alle partenze eccellenti (come quella di Sokolov, conteso da Macerata e Modena).

Il budget disponibile, e la promozione di Melinda a main sponsor, giocano sicuramente un ruolo importante, ma non tutto è condizionato da questo fattore. Il nuovo corso avviato l'estate scorsa punta a costruire un gruppo di giocatori appartenenti ad una generazione diversa (nati negli anni Novanta) rispetto a quella di Raphael, Kazyiski e Juantorena. I campioni simbolo del recente passato alzerebbero il tasso tecnico, farebbero da chioccia ai giovani e probabilmente riporterebbero al palazzetto qualche fan un po' deluso, ma non potrebbero essere comunque la colonna portante di un progetto di questo tipo. È possibile che Mosna e Da Re intendano dirottare le risorse (grandi o piccole che siano) su atleti futuribili, giocando d'anticipo come la Trentino ha sempre fatto in passato.
Va ricordato, infatti, che la squadra stellare ammirata dal 2006 al 2013 non è stata costruita staccando assegni a sei cifre come hanno fatto e stanno facendo altri club più ricchi, ma giocando d'astuzia: Kaziyski arrivò grazie ad lungo braccio di ferro ingaggiato con la federazione bulgara per liberarlo da un vincolo a vita "preistorico", Juantorena giunse a Trento nel pieno di una squalifica quando aveva praticamente appeso le scarpe al chiodo, Sokolov fu messo sotto contratto quando aveva da poco compiuto 18 anni, Raphael arivò dopo tre stagioni a Vibo Valentia, Birarelli dalla retrocessa Verona, e via discorrendo.
Per ora non resta che attendere le prossime mosse del club di via Zambra.

Autore
Andrea Cobbe
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