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Il personaggio

Gianluca Carrara, C9 Arco Riva (B2 maschile)

Inutile nasconderlo, la fibrillazione è già bella forte. Sabato si parte e sarà una partenza bella lanciata, che va dai campionati di B1 e B2 maschili e femminili sino ai tornei regionali, al via con il primo turno della Coppa Trentino Alto Adige. Una nuova stagione inizia, altri nove mesi da vivere ogni sabato con la passione per questo meraviglioso sport, a qualsiasi livello. Questo è il tempo degli intenti, della carta, dei pronostici, ma da sabato arriverà il tempo delle certezze fatte di punti, vittorie, sconfitte, tie-break, sudore, fatica e serate interminabili passate in palestra. Allora, per inaugurare a dovere questa nuova stagione, cosa c’è di meglio di un’occhiata ad ampio raggio fra serie B e serie C. E chi può parlare di entrambe le cose se non chi la C l’ha appena vinta? Di chi la B2 sta cominciando a conoscerla sempre più giorno dopo giorno? Allora questa settimana il ruolo di “Personaggio” tocca, nel bene e nel male, a Gianluca Carrara, l’allenatore del Salumificio Trentino C9 Arco Riva fresco vincitore della massima serie regionale e autore, con i suoi ragazzi, delle prime due vittorie ufficiali nella cadetteria in Coppa Italia. Buona lettura.

Allora Gianluca, pronti per questo esordio in B2?
“Siamo pronti. Per me e per tutti noi è una realtà nuova completamente nuova, che personalmente conosco poco. E così è anche per gran parte della squadra ma per il momento pensiamo di aver messo un gruppo che può fare bene. Stiamo bene, anche se ci mancano Bertamini fuori per un mese per un virus e anche Lasagna, che è stato appena operato al menisco, e ne avrà per un paio di settimane o forse di più. Questo è un problema, non riusciamo ad allenarci in dodici in palestra. Sappiamo che partiamo senza conoscere le altre squadre, piano piano prenderemo confidenza con l’ambiente ma per il momento a parte le trentine io non conosco le altre avversarie”.
Una prima fase di Coppa Italia dove avete comunque raggiunto il vostro obiettivo: le altre squadre di B2 le avete battute sempre.
“Villanuova l’abbiamo battuta due volte è vero, però contro le B1 abbiamo giocato abbastanza sottotono. Non dico con Mantova, che è davvero uno squadrone, ma con l’Avesani Verona forse qualcosa in più potevamo fare. Contro Villanuova abbiamo giocato delle buone partite, non so che squadra sia per il girone di B2 lombardo ma l’anno scorso ho visto si sono salvati bene per cui immagino abbiamo un buon potenziale”.
Sabato parte un torneo con cinque squadre neopromosse dalla C, avrete quindi tanti scontri diretti nei quali fare punti per centrare la salvezza...
“Sì, il problema è che a vedere i risultati di Coppa Italia - anche se sappiamo che fanno testo solo in parte - alcune neopromosse sembrano più forti di alcune squadre ormai consolidate in B2. Ad esempio, sabato giocheremo contro il Lunazzi Paese ma io non so che squadra sia, in Coppa hanno avuto risultati abbastanza altalenanti e non si può capire che genere di squadra sia”.
Quali saranno secondo te le vostre avversarie dirette per la salvezza?
“Questa è una cosa ancora da definire, dovremo aspettare alcune partite per capire il reale potenziale di alcune squadre. Sulla carta, comunque, le più abbordabili sembrano Sloga Trieste, Sangiorgione e poche altre. Le altre due trentine, Trenta Volley e Itas Diatec, saranno molto in su, nell’alta classifica. Sono due squadre che hanno dei signori giocatori, che penso potranno lottare per la zona playoff. Il resto è ancora molto da scoprire”.
Quello che in molti si aspettano è un torneo più equilibrato rispetto a quello dell’anno scorso, sia per le prime posizioni che per la zona retrocessione, sarà così?
“Forse sarà così, ma è presto per dirlo. Una cosa la credo anch’io, cioè che non ci saranno l’Anaune o la Tridentum dell’anno scorso che fanno il vuoto dietro di loro. Credo si sia livellato il girone, anche perchè credo che squadre ammazzacampionato o materasso non ce ne saranno. Noi dobbiamo pensare di fare più punti possibili in casa e raccogliere poi il più possibile fuori casa. Ad Arco ci sarà, vedendo le previsioni, una buona riposta della gente che dovrà essere per noi uno stimolo in più. Giocando la domenica pomeriggio credo riempiremo la palestra, sarà un valore aggiunto per la squadra avere un bel seguito. Adesso la domenica fra giovanili, genitori e tutto l’ambiente del C9 che il sabato gioca in campionati vari sarà più facile avere la palestra piena e dare più stimoli a tutti”.
C’è poi molta curiosità su come sarà quest’anno il livello: qualcuno viste le tante neopromosse pensa sarà più basso dell’anno scorso, altri invece vedendo diversi giocatori di B1 scendere quest’anno in B2 dicono sarà più alto. Tu cosa ti aspetti?
“Io penso sarà un buon livello, bisogna però aspettare e vedere in campo come saranno alcune squadre. La mia conoscenza della B2 risale a quando ancora c’era la C1. Conosco poche facce, è il mio primo anno e sono anch’io curioso di vedere come si attesterà quest’anno il livello”.
Una bella sfida personale anche per te questa B2?
“Per me sarà una bella sfida sicuramente. Ma posso andare avanti con un gruppo che ormai si conosce da anni ed è importante, certo passare da una realtà comunque “dilettantistica” come al C ad una realtà di B2 molto più impegnativa fra lo studio partite, gli allenamenti e le problematiche varie è dura, ma per il momento va tutto bene. Di positivo c’è che noi abbiamo un buon gruppo, riusciamo ad avere un sostituto per ogni ruolo ed a non cambiare mai l’assetto della squadra. Quando rientreranno i due giocatori fermi anche fare un sei contro sei in palestra diventa un lavoro competitivo, qualificante ed equilibrato. Abbiamo una rosa bella larga, siamo in 14 elementi e visti anche anni passati (fra infortuni e problemi vari) è un bene, poi qualche giocatore conosce bene la categoria e questo ci darà un importante aiuto in più. Ma un grazie particolare lo devo dire al mio secondo, Giulio Angelini. L’anno scorso ha traghettato alla grande la salvezza della serie C femminile ed ora è importantissimo per il nostro gruppo, mi sta dando una grande mano e anche lui sta lavorando parecchio per chiudere in bellezza questa stagione”.
Cosa significa questa B2 per la vostra società che da sempre è molto impegnata nel settore giovanile?
“Ormai la B2 ad Arco era molto voluta da tempo. Ormai erano anni che ci provavamo e arrivavamo sempre secondi, terzi, secondi. Questo vorrebbe dire riuscire a creare un maggiore interesse verso il nostro settore maschile. Un settore nel quale abbiamo buoni risultati ma con pochi numeri, patiamo tantissimo la concorrenza con calcio e basket nelle giovanili. Dovremo cercare di raccogliere questa occasione della B2 anche per coinvolgere sempre più ragazzi nella pallavolo, dovrà essere anche uno stimolo per giovani, per inserire qualche nostro ragazzo nel gruppo. All’inizio per gli allenamenti ovviamente, ma piano piano in rosa così che possano giocare. Il nostro è un gruppo numeroso, quest’anno stavamo pensando anche di una B2 e di giocare comunque anche una C perchè abbiamo un sacco di gente da far giocare. L’importante, comunque, ora è salvarsi per consolidare tutto il discorso e vedere come questo potrà poi evolversi”.
Narducci come si è inserito nel gruppo?
“Molto bene, sicuramente è un bell’atleta, sia come ragazzo che come giocatore. Deve ancora lavorare tanto perchè ha giocato poco negli anni scorsi, l’anno scorso in B1 a Terni ha giocato solamente tre mesi, lui è stato fermo per alcuni anni e adesso deve lavorare molto. Così da migliorare fisicamente in primis, poi per crescere e maturare ulteriormente”.
Un braccio pesante da opposto era il vostro primo obiettivo per portarvi al livello della B2?
“Sì, ci serviva un opposto concreto perchè in questa categoria è l’opposto che molto spesso fa la differenza. Basta vedere l’anno scorso cosa hanno fatto le squadre che avevano l’opposto più forte, erano tutte ai primi posti. Un opposto di categoria ti da sicurezza, mette giù i palloni importanti, quelli che pesano, quei palloni che altri non riescono ad attaccare”.
Quest’estate avete optato per tenere la grande maggioranza del gruppo della promozione più alcuni acquisti mirati, come Narducci appunto oppure Bernabè libero e Lamprecht di banda.
“Credo che con Egon, Bernabè, Lutterotti e Pellegirini siamo messi bene in seconda linea. Il nostro problema è la fase punto, pecchiamo molto a muro e Narducci dovrà essere quello che gestirà le palle punto. Piano piano però stiamo crescendo tutti. Il nostro obiettivo maggiore questa estate era prendere un opposto forte, abbiamo provato con altri giocatori ma non ci siamo riusciti, dopo abbiamo trovato Narducci e siamo soddisfatti. Egon diciamo è stata la ciliegina sulla torta, è un giocatore che ti da molta sicurezza, conosce e gioca bene la categoria e Cristian Bernabè uguale. Poi credo che abbiamo un centrale come Morandi che in B2 se riesce a capire un po’ il livello di gioco può dire la sua, ha mezzi atletici notevoli. Ma la stessa cosa penso di Lasagna da opposto, quest’anno potrà crescere molto e giocare parecchio. Santini o Pellegrini comunque come inizio stagione sono grosse sorprese, Pellegrini poi ha giocato quasi titolare in banda questa Coppa Italia, gioca bene e sbaglia poco”.
Ma è davvero così grande la differenza fra serie C e B2?
“Sì c’è una differenza notevole, un po’ come c’è fra B2 e B1. Proprio sul fatto della mentalità oltre che di capacità tecniche. In B2 troviamo atleti che possono anche vincere la partita quasi da soli. Mentre la nostra serie C si risolve, alla fine, in due o tre partite importanti all’anno, tutte le squadre hanno alcuni problemi, opposti forti non ce ne sono, quando si ha l’alzatore in prima linea si fa fatica perchè gli opposti regionali che tirano da seconda sono pochissimi. Ci sono tanti limiti in più rispetto alla B2”.
A proposito di serie C, sabato parte anche la stagione regionale con la Coppa Trentino Alto Adige, chi sarà secondo te l’erede dell’Arco?
“Mah... non te lo so dire davvero. Il Passirio con il rientro di Gostch può essere una squadra molto forte. Dipende da loro, da come gestiscono tutta la stagione, in questi ultimi anni abbiamo visto come possono fare risultati fantastici e poi perdere partite assurde. Anche il Levico può essere una realtà importante con il ritorno di Sartor, in una squadra che già era competitiva. Ma credo che sia il Volleyball Trento ad avere una marcia in più rispetto agli altri, gia l’anno scorso era una signora squadra e poi Delmarco fa la differenza in questa categoria e credo adesso saranno più stabili in ricezione. Ho sentito che Max Struffi forse va a giocare da loro e in C lui (ex C9, ndr) può fare la differenza. Non dimentichiamo poi Mezzolombardo con Angelini, in fondo Marco Angelini è sempre Angelini e dove mette le mani lui, alla fine, i risultati ci sono sempre. Consolini poi è un ottimo alzatore, ma credo che la sola presenza di Marco in panca possa dare molti punti in più rispetto all’anno scorso, quando fecero un girone d’andata strepitoso e si persero un po’ per strada nel ritorno. Alla fine penso, tirando le conclusioni, che il Volleyball Trento come esperienza e classe abbia qualcosa in più rispetto alle altre”.
Anche lì ci si aspetta un bel equilibrio, con tre o quattro squadre sulla carta in lotta per seguire le vostre orme e centrare la promozione in B2?
“Sì, alla fine credo che a giocarsi la vittoria saranno Volleyball, Levico, Mezzolombardo e Passirio. Molto dipenderà dagli scontri diretti e dal non perdere troppi punti in giro”.
Quale squadra secondo te si è rinforzata di più quest’estate? Il “colpo” dell’estate qual’è stato?
“Difficile dirlo, ma penso Mezzolombardo. Con Marco Angelini allenatore cambiano mole cose per loro, è una bella realtà poi hanno preso un centrale e un alzatore molto forte, penso sia già un qualcosa. Con uno come Marco poi, che è allenatore di categoria superiore”.
Ti va di fare un gioco?
“Sentiamo”.
La schedina del weekend, fra B2 e Coppa di serie C maschile, semplicemente devi dirmi chi vince fra…
Lunazzi Paese - Salumificio Trentino
2
Itas Diatec Trentino - Bibione Mare
1
Pool Volley Brenta - Trenta Volley
2
Levico Libardoni - C9 Arco Riva di serie D
1
Argentario Calisio - Uisp Bolzano
1
Volleyball Trento - Villazzano
1
Bolghera Grosselli - Fraveggio
1
Mondo Sport’s - Mezzolombardo
2
Itas Diatec serie D - Passirio
la vedo dura questa come pronostico…. Direi 2

CHI E’ GIANLUCA CARRARA

Nato ad Arco il 3 giugno del 1967, ha iniziato a giocare a pallavolo all’età di 13 anni nel C9. E’ una vera bandiera della pallavolo arcense, avendo sempre militato nel C9 Arco Riva. Oltre a tutta la trafila delle giovanili a 15 anni esordì nella vecchia C1. Ha giocato fra serie C e C1 per un decennio, conquistandosi sul campo due promozioni dalla C alla C1 e per due volte fece il percorso inverso. L’esordio da allenatore ancora in attività da giocatore, a 21 anni, alla guida delle giovanili femminili del C9. Dopo aver smesso di giocare, dieci anni fa, ha proseguito con la carriera di allenatore nelle società della Busa, e questa sarà la sua quinta stagione alla guida della prima squadra maschile. Per lui quattro anni in C sempre fra i primi posti della classifica, con la scorsa stagione conclusa con la vittoria del campionato e della Coppa Trentino Alto Adige.

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