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Un tuffo nella storia del nostro volley grazie a Promovolley

La prima cosa bella è stato vedere una sala piena, strapiena. È stato vedere tanti protagonisti della pallavolo di ieri e di oggi fianco a fianco, seduti nelle poltrone dell’oratorio del Duomo, per un sabato mattina che è stato un vero e proprio salto indietro nel tempo.

La sala piena per la presentazione (foto Riccardo Giuliani)
La sala piena per la presentazione (foto Riccardo Giuliani)

L’occasione è stata la presentazione del libro “1946-1980 il volley in Trentino” realizzato dalla Promovolley, un progetto che girava in testa da anni e che nacque su una felice intuizione dell’indimenticato Sandro Baratto, cui ancora oggi va l’abbraccio di tutto il mondo pallavolistico trentino.

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Da quella idea oggi Promovolley ha realizzato un libro che è messo in vendita e che racconta il volley pionieristico, gli albori di questo sport nella nostra provincia. Un libro completo, preciso, che racconta come la pallavolo sia nata in Trentino grazie all’impegno di persone come Angelo ed Edo Benedetti. Nel 1946 i primi passi, il Quercia Rovereto, le squadre nate all’interno delle grandi industrie e delle fabbriche, colleghi che diventavano amici e compagni di squadra, passando poi per l’intuizione della nascita del Cus Trento nel 1970 che raccoglieva gli atleti trentini più forti e si faceva traino di un movimento che aspettava solo di deflagrare. La pallavolo è arrivata anche nelle scuole, nasce a Rovereto per le ragazze il Gruppo Femminile Sala che negli anni sessanta e settanta costruisce un nucleo di ragazze capaci di arrivare a giocare nell’allora serie B. E che servirà poi come base per l’avventura del Gaierhof Torrefranca, giunto fino alla A2 a metà anni Ottanta.

Foto di gruppo per gli ex giocatori presenti in sala (foto Riccardo Giuliani)
Foto di gruppo per gli ex giocatori presenti in sala (foto Riccardo Giuliani)

Un progetto curato da Paolo Comai, Marco Frisinghelli e Roberto Setti, che contempla anche tutta la storia dello storico trofeo “Città di Trento” – prima vera esperienza di grande volley in Trentino – e dei vari premi Lorenzi e Lady Volley. Molto emozionante e toccante questa mattinata di presentazione, nella quale sono intervenuti anche il presidente della Fipav trentina Massimo Dalfovo e gli assessori allo sport di Comune e Provincia, Paolo Castelli e Tiziano Mellarini. Particolarmente toccanti i ricordi di tanti personaggi che non sono più con noi, da Sandro Baratto ad Arnaldo Stenico. E proprio alla figura di Arnaldo Stenico è stato dedicato un premio riservato da Promovolley ai dirigenti della nostra pallavolo e consegnato ad un emozionato e sorpreso Gianni Facchin, vice presidente della Fipav trentina. Premiata anche Norma Felz, storica segretaria della Fipav del Trentino, così come molto bello è stato vedere tanti premi Lorenzi e Lady Volley, dai primissimi Silvana Frisinghelli e Silvano Conci fino ai più recenti, insieme per questa occasione. E gran finale con una foto di gruppo di tutti gli ex giocatori presenti in sala, per una fotografia che testimonia decenni di storia della pallavolo trentina.

Oratorio del Duomo affollato per questo appuntamento (foto Riccardo Giuliani)
Oratorio del Duomo affollato per questo appuntamento (foto Riccardo Giuliani)

Ed ora la palla passa ad altri. La “sfida” è lanciata, ovvero mettersi al lavoro per realizzare la seconda parte di questo libro, un altro volume che racconti la storia del volley in Trentino dal 1981 ai giorni nostri. Ma con lo stesso spirito che ha animato Promovolley, ovvero un minuzioso lavoro di ricerca di fotografie e documenti e, soprattutto, un amore sconfinato per questo sport meraviglioso che noi tutti amiamo tanto.

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