volley.sportrentino.it
SporTrentino.it
Il personaggio

Iaia Ronc, Solteri (D Femminile)

Parapa papa papa… Parapapa papa papa… pa pa pa… Visto il periodo, usiamo anche noi la sigla del Festival di Sanremo per aprire questa nuova puntata del “Personaggio”. Lo so che tanta dell’attenzione dell’italico stivale è rivolta a canzonette e fiori di Liguria, ma per fortuna la pallavolo di casa nostra non si ferma mica. Si, va bene, ok, serie A e B non ci sono ma per fortuna i campionati regionali ci regaleranno una nuova giornata per cercare di capirne qualcosina di più. In qualche campionato le cose sono già quasi decise, mentre (per fortuna) in diversi tornei ancora non è chiaro chi vinca, chi si mangia le mani per la medaglia d’argento (o di legno, che tanto come delusione è uguale), chi retrocede e chi può stappare bottiglie per essersi salvato. Insomma, in molti dei nostri interessanti e affascinanti campionati regionali i titoli di coda ancora devono scorrere. E c’è un campionato in particolare, la serie D femminile, che fino a poche settimane fa sembrava già pronto per affiggergli sopra il cartello “The end”. Due squadre nettamente in cima, due squadre nettamente in fondo e corsa aperta “solo” per evitare la retrocessione diretta. Invece, come nella migliore tradizione del cattivo del film che in realtà non è morto come si credeva ed è pronto per un nuovo tentativo di sovvertire il finale… ecco che tutto si è riaperto. Solteri e Storo, padroni incontrastati per mezzo campionato e spiccioli, ora sono in mezzo ad una lotta a quattro per la promozione. Perché? Percome? Perquando? E noi tutto questo (e anche qualcosina in più) lo chiediamo al Personaggio di questa settimana. Trattasi di Iaia Ronc, opposto “uso centrale” dei Solteri primi in classifica e reduci da tre sconfitte consecutive. Scaldate il pop-corn, perché mi sa che il film di questa serie D 2006/2007 non sia ancora finito. Così come i colpi di scena… Buona lettura!

Iaia, allora, una sola sconfitta fino a poche settimane fa e ora tre di fila: che state combinando in queste settimane? Cosa sta succedendo?
"Sta succedendo che, a differenza di altre squadre, noi siamo partite forti e abbiamo accusato adesso un calo che credo sia normale nel corso di una stagione. Le squadre dietro in classifica salgono adesso che il loro momento di calo lo hanno già passato, ma noi siamo fiduciose e tranquille, contiamo di ritornare presto su. L’organico per vincere c’è, la voglia anche, il potenziale pure, lo spogliatoio c’è. Credo stiamo soffrendo un calo fisiologico, ci sta anche un momento così all’interno di una stagione tanto lunga".
Anche se adesso la corsa ai primi posti s’è riaperta: Storo, Neugries e Rovereto sono lì... a pochi punti...
“Adesso è divento un gran bel campionato anche per quel che riguarda le prime posizioni. E’ un torneo molto interessante, così ci si mette più in gioco anche noi... Scherzi a parte, sappiamo di avere alle nostre spalle belle squadre, ma noi restiamo sempre fiduciose e crediamo nei nostri mezzi”.
Siete in quattro a litigarvi due posti per la promozione diretta, o uno solo se sia Ata che Argentario retrocederanno dalla B2 in C: come la si spunterà alla fine?
“Temo, per come sono messe ora le cose, ci sarebbe un solo posto per la promozione diretta per cui non sarà facile e non c’è nemmeno tanta scelta. Se vogliamo arrivare in C dobbiamo vincere per forza. Anche perché guardando le squadre che attualmente sono ora in serie C nel gruppo che potrebbe fare i playout ci sono squadre molto equilibrate e temibili, come il Rovereto Nord ad esempio. L’ideale quindi è arrivare prime e basta. Ne abbiamo parlato fra noi in questi giorni, siamo tranquille, basta parlare di crisi o di cose simili, siamo ragazze che giocano per passione e per divertirsi, non certo delle professioniste, quindi vogliamo tornare prima di tutto a divertirci a giocare il sabato in palestra”.
Importante per decidere chi vincerà alla fine saranno sì gli scontri diretti, ma visto l’equilibrio che c’è in questa stagione bisognerà stare attenti a non lasciare anche punticini in giro su campi più abbordabili.
“Esatto, bisogna evitare da sabato di lasciare altri punti qua e la, star attenti ormai su ogni campo, fino alla quartultima in classifica praticamente sono tutte lì. Se penso al girone d’andata non mi aspettavo un’andata così equilibrata. In D prima di adesso ho giocato 5/6 anni fa, vista l’andata avevamo delle belle certezze, anche se sapevamo che Rovereto e Storo sono belle squadre che ricordo ancora dalla C dall’anno scorso. Ma tutto quest’equilibrio non me l’aspettavo, ma sia noi che lo Storo finora abbiamo accusato alcuni momenti di rilassamento. Ci sono tanti organici buoni, tante giovani”.
A proposito di equilibrio, cos’è cambiato secondo te dal girone d’andata? Prima si parlava di equilibrio solo dal terzo posto in giù ma ora questo equilibrio s’è spostato anche per quel che riguarda le prime posizioni...
“Perché sia noi che lo Storo abbiamo accusato questa flessione post natalizia. Il nostro scontro diretto è stato un po’ lo “spartiacque” della stagione, loro dopo la nostra vittoria hanno vissuto un po’ di gare così e noi invece da quando abbiamo vinto su di loro un po’ abbiamo abbassato il nostro ritmo. Partite scontate in questo campionato non ce ne sono, visto anche cosa è successo con il San Giorgio. In D si vince non facendo errori, giocando pulite. Noi contiamo di risalire, l’organico c’è, siamo coperte bene in tutti i ruoli. Speriamo di invertire questo momento negativo già da sabato”.
Storo, Neugries e Rovereto: vizi e virtù di queste squadre? Quale di queste squadre temete di più?
“Forse temo di più lo Storo perché… perché è lo Storo. Nonostante da loro all’andata abbiamo fatto la partita della vita loro sono davvero molto forti ed equilibrati. Lara Travaglia è davvero una giocatrice di classe e d’esperienza, il fulcro della squadra e quella che da loro molto equilibrio. Il Neugries, come tutte le squadre altoatesine, hanno un’ottima difesa ma anche loro sono una squadra molto equilibrate. Il Rovereto ha il gruppo dell’anno scorso in C, adesso è arrivata anche la Potrich e penso che lei per loro sia un bel valore aggiunto. Anche solo come gruppo e come esperienza, sono giovani ma hanno il loro gioco ben strutturato”.
Bene, ma sai che sono un fissato delle colonne (non ai semafori però) e delle capatine alla Snai… per cui che ne dici di fare la schedina per le gare di sabato?
“Ok”.
Banca di Storo - Club Regione 1 direi
Chiusa - Neugries Raika direi 2 perché credo che il Neugries sia più forte, però il Chiusa ha msso in difficoltà anche noi… se potessi metterei una X…
No, mi spiace, niente X.2 allora.
Ata Domonet - Rovereto Volley 2
Caseificio Fiavè Castel Stenico - Ssv Brixen 1 anche lo Stenico sta salendo ed è in un bel momento
Villazzano - Mori Santo Stefano ma questa è da tripla… da 1X2. Mi gioco un 1 però... per diversi motivi...
Bassa Vallagarina - San Giorgio 2 perché credo che il San Giorgio sia galvanizzato dalla vittoria con noi
Solteri - Volleytime Bolzano 1 fisso, non posso certo dire altro!

Se alla fine riuscirete a salire in C cosa pensi abbia bisogno la tua squadra per diventare competitiva?
“Prima di tutto in C dovremo pensare solo a salvarci. Poi bisognerà vedere come finirà la C, ogni anno ci sono un bel po’ di rimescolamenti di organici, per cui dobbiamo vedere se quelle atlete in grado di fare la differenza si mescolano e si spartiscono in varie squadre oppure se si “raduneranno” in poche squadroni. L’equilibrio, alla fine, nasce solo da questo, se ci sono tante giocatrici forti in più squadre. Penso ci serva un centrale, perché se gioco io centro – visti i problemi fisici di alcune mi compagne - che non l’ho mai fatto vuol dire che dovremo rinforzarci in posto-3. Poi sicuramente, ovviamente senza nulla togliere alle mie compagne, serve un giocatore d’esperienza su palla alta. Una di quelle giocatrici che la C l’abbia fatta e l’abbia giocata per diversi anni. In D ci sono grossi limiti tattici rispetto alla C, quindi servirebbe un po’ d’esperienza. Poi i nostri alzatori mi piacciono molto e ci sono tante ragazze nella nostra squadra che potrebbero ben figurare anche in serie C”.
A vedere bene molta differenza la fa questo, l’esperienza: avere almeno un paio di atlete esperte può far passare una stagione tranquilla in serie C?
“Si, a livello tattico soprattutto. Quando abbiamo iniziato il campionato ho detto alle mie compagne: “secondo me in C l’anno scorso ci saremmo salvate”, poi è arrivato questo calo ma resto fermamente convinta che tecnicamente ci siamo, che abbiamo giocatrici che valgano la categoria. Manca una persona in grado di gestire le situazioni difficili, che non ti fa perdere la testa quando le cose vanno male, alla fine la differenza la fanno le vecchie marpioni”.
Ora come ora, invece, la D è “usata” spesso da quelle squadre che vogliono far crescere un gruppo giovane, ci sono tanti sestetti molto giovani in questa serie D.
“Esattamente ed è anche bello così. Queste giovani possono fare tranquillamente da titolari un campionato di D nel quale crescere. Noi siamo forse la squadra più “vecchia”, la più giovane che abbiamo è un Under 18, ma se faremo – facendo gli scongiuri – questo salto in C ci servirebbero pochi innesti ben mirati”.
Se non erro in questi mesi avete fatto amichevoli con alcune squadre di C, vedendo poi i bei campionati che stanno facendo le neopromosse Alta Valsugana e Bozen Jodler c’è tanta differenza fra l’alta serie D e una buona serie C?
“Dipende sempre da tante situazioni diverse. Io l’Alta Valsugana non l’ho mai vista giocare ma visti i nomi che ha ero certa che potessero fare un bel campionato. Poi quest’anno il San Giacomo ha ammazzato campionato, dietro adesso ci sono squadre che se erano partite per vincere ora si ritrovano senza obiettivo. Quando non vedi più un obiettivo chiaro davanti a te fisiologicamente molli un po’. Se non ci fosse stato il San Giacomo ammazzacampionato di quest’anno alcune di queste quadre sarebbero anche più in alto. Io rispetto alla C dell’anno scorso mi sono adattata al gioco della D, è diverso comunque da quello della C. Si sbaglia di più e quando si sbaglia di più non è nemmeno un problema, perché puoi esser sicura che sbagli anche l’avversario”.
Qualche tempo fa si sussurrava dell’idea di “fondere” C e D in un unico grande campionato regionale, diviso in due gironi con playoff per la promozione e playout per la retrocessione nei provinciali: idea balzana oppure se studiata bene e applicata bene potrebbe creare un bell’interesse in più per i tornei regionali?
“Guarda, adesso come adesso non credo proprio che siamo pronti. Non c’è stato ancora un totale ricambio generazionale che ti permette di avere così tante giocatori dello stesso buon livello. Facendo così si avrebbero alcune squadre fortissime contro squadre molto, molto più deboli. Se si mescolassero ora C e D succederebbe che la prima della C, col suo potenziale, si troverebbe contro l’ultima della D in partite senza storia. Io manterrei le cose così come sono ora, perché già adesso anno dopo anno si vede che non è facile tirar su organici completi. Credo che bisogna partire soprattutto dal giovanile. Ci sono società che lavorano e bene sul giovanile ma sono ancora poche, il bacino d’utenza della nostra pallavolo femminile c’è ma bisogna lavorarci, poi troppo spesso si guarda solamente sul proprio orticello e questo è brutto...”
Sottoscrivo in pieno…
“Credo bisogni soprattutto cercare di collaborare e di lavorare insieme. Come, ad esempio, fa l’Argentario Calisio maschile con Promovolley. Se tutti o quasi facessero un bel lavoro di crescita sul giovanile verrebbero fuori cose molto interessanti a livello regionale e non solo. Basta vedere cosa sta combinando di bello l’Under 20 dell’Itas in B2 mentre le nostre femminili dove sono. Manca il solito ricambio di giocatrici, che alla fine sono sempre le stesse che girano per le diverse squadre di B, perché giovani di valore per la B dietro non ce ne sono e soprattutto non sono messe nelle condizioni ideali di crescere”.
Qual’è stata la squadra che più ti è piaciuta finora in questa serie D?
“Mi è piaciuta davvero il Rovereto Volley. Hanno una bella squadra, un bel gruppo, sono giovani ma molto organizzate. Hanno il loro gioco, un buon organico e mi piace come giocano. Con noi loro hanno fatto davvero una bella partita, noi abbiamo giocato male ma forse non riuscivamo a spuntarla nemmeno giocando bene. Poi mi è piaciuto il gioco rapido del Villazzano, hanno un’alzatrice che fa girare molto velocemente la palla”.
E quella che invece ti ha un po’ deluso?
“A dire la verità ad inizio stagione non avevo grosse aspettative su nessuno. Era un torneo che non conoscevo benissimo, non saprei dirti. Forse il San Giorgio poteva fare qualcosina in più visto che esperienza della serie C ce l’ha”.
Sbaglio o, visto il tuo impegno in questi anni come allenatrice del minivolley a Cognola, da “grande” vuoi fare l’allenatrice?
“Sbagli. Mi da più soddisfazione giocare che allenare, non mi ci vedo in panchina fra qualche anno. Quest’anno ho dovuto smettere di allenare per l’Università, ma in generale faccio fatica a vedermi in panchina. Finchè il fisico reggerà continuerò a giocare, questo è sicuro”.
Su, in fondo i giocatori/trici non sono come lo yogurt, non hanno la data di scadenza. Per concludere, vista la vittoria della C dell’anno scorso con l’Argentario ti sarebbe piaciuta un’esperienza in serie B2?
“No. Giocavo poco in C e non avrei giocato nemmeno in B2. Io invece volevo prima di tutto giocare e cercare nuove sfide da altre parti, volevo cambiare aria per una serie di ragioni. E poi dopo i problemi fisici che ho avuto volevo soprattutto giocare”.

CHI E’ IAIA RONC

Nata a Trento il 19 aprile del 1982, gioca abitualmente da opposto ma quest’anno è schierata centrale. Ha iniziato a giocare ai tempi delle medie nel Bolghera.
A Trento sud gioca in Under 19 e per due stagioni in Prima divisione e poi in serie D. Nella stagione 2001/2002 passa all’Ata, in serie C, nella stagione chiusa dalla vittoria del campionato e dal ritorno in B2. L’anno successivo gioca nella Prima divisione dell’Ata. Dal 2003 al 2006 è all’Argentario, ma per i primi due anni è costretta a restare ferma causa rottura del crociato. L’anno scorso la vittoria della C con l’Argentario e quest’anno l’approdo ai Solteri. Nel suo palmares due promozioni dalla C alla B2.

© www.sportrentino.it - strumenti per i siti sportivi - pagina creata in 1,141 sec.

Classifica

Notizie

Foto e Video