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Per piegare Latina la Diatec deve ricorrere al golden set

La stagione della Diatec Trentino finisce con una partita che può essere considerata un Bignami del girone di ritorno di questa particolare stagione. Dopo la perentoria affermazione in terra pontina di domenica 6 aprile, la gara di ritorno contro Latina si è rivelata una corsa ad ostacoli, fatta di momenti di buona pallavolo e di cali improvvisi, che hanno vanificato i vantaggi conquistati, un copione seguito più volte nel 2014 dai ragazzi di Serniotti, costato non pochi set. Domenica la Diatec si è fatta rimontare nel primo da 22-19 a 24-24, nel quarto da 22-20 a 22-24, nel golden set da 8-3 a 13-12. Alla fine è comunque riuscita a mettere una pezza sulla sconfitta interna per 1-3 vincendo la frazione supplementare di spareggio, mutuata dalla Champions League, regalandosi una qualificazione alle semifinali di questi anomali playoff per il 5° posto, che comunque Birarelli e compagni salutano grazie all'uscita di scena di Modena dalla corsa allo scudetto. Il perentorio 9-0 rifilato da Macerata agli emiliani li spedisce nel tabellone al posto della Diatec, che si porta a casa la qualificazione alla Coppa Cev, mai disputata prima, e chiude qui la propria stagione.

Foto di Matteo Bettega
Foto di Matteo Bettega

Nel primo set è subito battaglia
L'incontro di domenica comincia con una Diatec privata di Burgsthaler e Fedrizzi, fermi rispettivamente per malanni alla schiena e al ginocchio. Dopo qualche esitazione iniziale i padroni di casa, davanti a 1600 spettatori concentrati nelle due tribune centrali, provano a scappare sul 6-4 con le battute (1 ace corto) e gli attacchi di Sokolov (2). L'equilibrio però è evidente e Latina torna sotto con un muro di Candellaro su Sokolov (bella battuta di Verhees) e un attacco di Skrimov (9-9). La seconda accelerazione Trento la impone grazie ai servizi di Lanza, che inanella tre ace consecutivi, capaci di scaldare il pubblico e soprattutto spostare il punteggio sul 18-15. A questo punto la frazione dovrebbe essere sotto controllo, invece un attacco di Starovic, destatosi dal sonno, e un errore di Ferreira impattano. La Diatec prova a scappare di nuovo grazie a due belle battute di Birarelli da posto-5 a posto-1 (smash di Ferreira e attacco di Sokolov), ma si vede poi negare dal videocheck il 23-20 di Sokolov (pallonetto out), accusando poi il 24-24 dopo aver sprecato due set ball: il secondo viene polverizzato da un ace di Skrimov su Lanza. Si va così ai vantaggi, che si chiudono con un muro di Solè su Candellaro.
I numeri dicono che Trento, per una volta, ha costruito il proprio successo grazie agli ace (4-1) e ad un muro in più (3-2).

Nella seconda frazione è la battuta pontina a fare male
L'Andreoli non si scompone e nel secondo set si tiene agganciata all'avversario fino al 6-6, quando va al sorpasso con un ace di Candellaro su Lanza. Birarelli, poco impegnato in attacco, prova ancora a rendersi utile in battuta, permettendo a Solé di murare Verhees al centro. Il pallino del gioco ce l'ha però in mano Latina, che batte meglio e appare più lucida. Skrimov sale in cattedra con due belle battute, che costringono Sokolov a schiantarsi contro il muro di Sottile e permettono a Verhees di chiudere il 9-11. L'ultimo sussulto la Diatec ce l'ha quando Solé tocca il nastro in battuta e Sokolov mura Noda Blanco (12-12). Poi si vedono solo gli ospiti, che scappano via sul 13-17 grazie alle battute di Noda Blanco (ace su Colaci ed errore di Lanza) e alla fine anche ad un muro di Candellaro su Birarelli. Il set si chiude con un ace di Skrimov, salito prepotentemente in cattedra.
Pesano le cinque battute sbagliate dalla Diatec, ma soprattutto il modesto 50% alla voce ricezioni positive e 23% alla voce perfette. Non bastano 5 muri.

Foto di Matteo Bettega
Foto di Matteo Bettega

Il terzo set va per le "lunghissime"
Incassato il colpo, la Diatec prova a ripartire. L'inizio della terza frazione è difficoltoso, soprattutto a causa degli errori (due battute out, un errore di Sokolov), poi Lanza prosegue la teoria delle battute efficaci regalando ai suoi un ace e due buone opportunità per ricostruire, sfruttate da Birarelli e Sokolov (6-5). Sulle ali dell'entusiasmo Sokolov porta a casa anche il 9-6 e Ferreira, dopo tante battute sbagliate, usa la jump float che porta addirittura un ace su Skrimov. Sul 12-8 Latina sembra a terra, ma ci pensa la ricezione trentina a risollevarne le sorti. Lo schiacciatore bulgaro comincia a tirare forte dai nove metri e in casa trentina vanno in aceto prima Ferreira, poi Colaci, infine Thei, inserito per il portoghese. Morale della favola si arriva 12-12 in un lampo e i padroni di casa si buttano giù al punto da regalare un attacco out (Birarelli) e incassare l'ace del 14-16. Il capitano si rifà con il muro del 16-16, poi si va alla interminabile volata finale: la Diatec annulla due set ball consecutivi con Sokolov (attacco) e Ferreira (muro), con un ace del portoghese ribalta la situazione, ne annulla altri quattro e alla fine soccombe all'attacco di Skrimov. L'ennesima volata finale perduta.
Per i numeri il gap sta tutto nelle battute sbagliate (ben 7), con attacco superiore (60%-51%), più muri (3-1) e più ace (3-1).

Nella quarta frazione un'altra resa sul filo di lana
L'equilibrio è massimo. Nessuno direbbe che Latina è la squadra che ha chiuso il campionato all'ultimo posto, eppure gioca alla pari con la Diatec. Anzi, la mette sotto ancora una volta. Nel quarto set i padroni di casa arrivano di nuovo al 10 davanti e con autorevolezza (10-8), sfruttando l'ace iniziale di Sintini e un muro di Solé su Skrimov, ma poi perdono terreno incassando un ace di Verhees e un muro di Noda Blanco. Passano nove rotazioni senza che Trento riesca a trovare un break point, poi finalmente Sokolov tiene in campo tre buone battute e, aiutata dal muro, vola sul 20-18. Il più sembra fatto, invece nel finale la macchina va di nuovo in panne. Sul 22-21 le timide jump float di Candellaro seminano lo scompiglio nella ricezione trentina: due attacchi di Starovic e un incredibile ace su Lanza fanno 22-24, poi chiude lo stesso opposto serbo.
Le percentuali raccontano una parità assoluta: 46% in attacco, 3 muri, 2 ace.

Foto di Matteo Bettega
Foto di Matteo Bettega

Lo zuccherino del golden set
Il successo di Latina nella partita regolare manda le squadre al golden set. Una frazione che Trento vuole vincere, anche se da Macerata arrivano buone notizie: la Lube ha vinto anche gara-3 per 3-0 e quindi Modena è fuori dalla corsa per la Champions. Ergo la Diatec è ammessa alla Coppa Cev. Tuttavia, anche se ormai non conta più nulla, Birarelli e compagni partono a razzo, sfruttando tre belle battute di Sokolov (muro di Sintini, doppia di Rossini e attacco di Tsetso) per volare sul 6-1. Sull'8-4 l'impianto di gioco trentino comincia a scricchiolare (muro di Noda Blanco per l'8-5 e attacco di Starovic per il 10-8), fino a quando Latina si porta a -1 grazie alle battute di Skrimov. Sul 13-12 un cambio palla di Sokolov e uno di Ferreira chiudono il sipario sulla stagione gialloblù. Non rimarrà nella mente dei tifosi come una annata memorabile.

Autore
Andrea Cobbe
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