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B2 Femminile

«Lo sguardo sul Campionato di...»: Francesca Chiaratti

Si è appena conclusa la 16° giornata di Campionato. Un turno molto positivo per le formazioni trentine, considerando le vittorie importanti (tutte da tre punti) di Gpi Group Rovereto, Assicuritas Argentario e C9 Pregis Arco. Solo la formazione nonesa del CasaSebastiano Coredo non è riuscita a portare a casa un successo, ma va detto che affrontare la seconda forza del Campionato, non è mai cosa semplice. Ad ogni modo, il C9 Pregis Arco può sorridere per aver portato a casa una partita tutt'altro che semplice, con molti problemi, che ha permesso alle ragazze di mister Napolitano di mantenere il secondo posto in classifica. Una delle protagoniste del match è stata senza ombra di dubbio, la palleggiatrice Francesca Chiaratti, che a causa di un problema accusato da Manno che l'ha costretta ad abbandonare anzitempo il campo, si è calata nell'insolito ruolo di libero, riuscendo comunque a ben figurare e ad aiutare la squadra. Grande protagonista della trionfale stagione in serie C, sempre con il C9, la giovane alzatrice aveva iniziato la stagione a Padova per motivi di studio. Tuttavia, a gennaio il richiamo di casa e la voglia di dare una mano sono stati troppo forti, e così Francesca è tornata alla corte di mister Napolitano. L'abbiamo intervistata per farci raccontare il suo particolare momento.

La giovane palleggiatrice Francesca Chiaratti
La giovane palleggiatrice Francesca Chiaratti

Sabato è arrivata una vittoria per voi molto importante, ma l'aspetto che risalta maggiormente è il tuo impiego come libero. Ti eri già cimentata in questo ruolo e come ti sei trovata?
«Mister Napolitano ha sempre saputo che io sono a completa disposizione e, pertanto, sono contenta di essere utile nei momenti di necessità. Nello specifico, da quando il libero Lucia Righi si è infortunata, ho fatto alcuni allenamenti specifici in quel ruolo. Ovviamente, c'è una grossa differenza tra l'allenamento e la partita. In allenamento, infatti, sono più tranquilla e meno tesa, visto che si può sempre sbagliare e riprovare. In partita, invece, le cose sono diverse. Le responsabilità aumentano e devo dire che, quando si è deciso per il cambio, ero un po' terrorizzata, soprattutto perché non è semplice fare anche solo la metà di quel che Lucia e Gloria fanno in campo. Tuttavia, le mie compagne hanno saputo darmi una grossa mano a prendere sicurezza, coprendomi quando ce n'era bisogno. Non nego che alla fine mi sono anche divertita».

Ciononostante, in tutto questo l'aspetto negativo è l'infortunio di Gloria Manno: un altro in questo difficile momento. Immagino sia complicato dover fare i conti, ogni settimana, con l'infermeria sempre più piena.
«Certamente. Ogni settimana è un terno all'otto e ogni allenamento ci si domanda se raggiungeremo un numero sufficiente per allenarci. Infatti, abbiamo sempre qualcuno che viene a darci una mano, dalle ragazzine delle under e alcuni ragazzi. Le nostre parole d'ordine sono diventate “guai a farsi male”. Ognuna di noi deve essere pronta a tutto perché, adesso come adesso, la panchina è veramente corta. Siamo però un gruppo incredibile, che sa cosa vuol dire squadra ed è soprattutto questo che ci permette di stringere i denti ed andare avanti».

A gennaio sei arrivata al C9. Cosa ti ha spinto a tornare e come sta andando questa esperienza in B2?
«In realtà, per me non si è trattato affatto di un arrivo, bensì di un ritorno. L'anno scorso avevo deciso di non affrontare l'impegno in B2 con il C9, perché l'università e lo studio che mi avrebbero tenuto lontana da casa, ed ho deciso di iniziare a Padova. Ho fatto due mesi circa con una squadra di B2, l'Extend Tombolo, che mi hanno aiutato a crescere. Ad un certo punto, però, ho visto che riuscivo ad organizzarmi con gli studi, la nostalgia ha preso il sopravvento e così sono tornata, nella squadra che ho sempre sentito mia. Per quel che riguarda la categoria, invece, si tratta del mio primo anno in B2 e devo dire che non mi dispiace affatto. Nel campionato di serie C, infatti, incontri le stesse squadre, mentre il fatto di uscire dal Trentino e affrontare nuove realtà pallavolistiche è di gran lunga più stimolante».

E che gruppo hai trovato?
Il gruppo è ottimo e lo spirito è buono come l'anno scorso. Inoltre, quest'anno si sono aggiunte due pedine di livello come Fontanari e Prandi, che hanno reso l'affiatamento ancora più forte».

Continuano i problemi, ma i risultati che state ottenendo sono molto positivi. Il successo contro Offanengo lo testimonia. Dove volete arrivare?
«La partita di sabato non era una partita facile. Sapevamo che il nostro avversario arrivava da una lunga fila di vittorie, ma la nostra intenzione era proprio quella di mettergli i bastoni tra le ruote. Alla fine la vittoria è arrivata e ce la siamo meritata. Ora, che siamo appena all'inizio del girone di ritorno, pensiamo solo a giocare una partita alla volta, senza guardare oltre. Ogni settimana arriviamo in palestra e lavoriamo per prepararci al meglio alla partita del weekend. L'obiettivo è...sempre più in alto».

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