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Il personaggio

«Quattro chiacchiere con...»: Anna Mezzi

In vista della sfida di domenica prossima tra Delta Informatica e Fenera Chieri, abbiamo colto l'occasione per scambiare quattro chiacchiere con una conoscenza del volley regionale. Nella fila della formazione piemontese, infatti, da quest'anno milita la giovane atleta trentina Anna Mezzi. Nata a Riva del Garda nel 1992, Anna ha iniziato a muovere in primi passi nella pallavolo a Storo, per poi passare all'Ata Trento: sei stagioni (quattro in B2 e due in B1) nelle quali ha messo in mostra tutto il suo talento, prima di passare quest'estate al Fenera Chieri in A2. Un salto importante di categoria, anche se, dopo un comprensibile inizio di apprendistato, la giovane schiacciatrice trentina si è ben presto guadagnata il ruolo da titolare. Ci siamo fatti raccontare le sue sensazioni in vista del suo ritorno a Trento, parlando anche della sua ex squadra e del suo percorso universitario.

La schiacciatrice trentina Anna Mezzi (foto di Riccardo Giuliani)
La schiacciatrice trentina Anna Mezzi (foto di Riccardo Giuliani)

Non si può non iniziare dalla gara di domenica contro la Delta Informatica. All'andata il tie break ha sorriso alla formazione trentina. Quanto voglia di rivincita avete?
«Se ripenso alla gara d'andata, la voglia di rivincita è tanta - ammette - soprattutto per il fatto che eravamo in vantaggio per due set a uno. Perdere una partita in quel modo lascia sempre molto amaro in bocca. Inoltre, vogliamo assolutamente rompere il trend negativo delle vittorie fuori casa. Ci stiamo allenando molto e speriamo davvero di fare una buona gara. Il nostro obiettivo è quello di rubare più punti possibili a tutte le squadre».

Domenica tornerai davanti al pubblico trentino. Che emozioni ti aspetti?
«Sono davvero molto felice di poter tornare a Trento, anche perché è da tanto che non ci torno. Inoltre, non sarà una partita come altre, visto che dall'altra parte della rete ci saranno alcune delle mie ex compagne di squadra come Martina Bogatec, Stefania Pistolato e Ilaria Antonucci. Sono molto felice di rivederle e di poterci giocare contro. Sarà una bellissima occasione per ritrovare persone alle quali sono rimasta molto legata e domenica ci sarà molta emozione».

A proposito di Delta Informatica, come giudichi il loro Campionato?
«A mio parere stanno svolgendo un ottimo campionato, anche se all'inizio sono state un po' sfortunate, per via di qualche infortunio importante che ne ha penalizzato l'andamento. Ultimamente, hanno completato la squadra con l'arrivo della centrale Zuleta e questo ha alzato il livello della loro rosa. Tuttavia, attualmente ci troviamo nella stessa posizione di classifica e penso che siamo due squadre simili. Possiamo giocarcela con chiunque e dare fastidio a chiunque».

Che partita ti aspetti domenica?
«La classifica dice che, in questo momento, siamo alla pari. La mia speranza è quella di vedere una gara ricca di equilibrio. Abbiamo tanta voglia di ribaltare il risultato dell'andata, ma soprattutto di festeggiare finalmente una vittoria esterna. Speriamo di poterci esprimere al meglio e di regalare al pubblico un bello spettacolo».

A livello personale, invece, come sta andando la tua avventura a Chieri? Ti abbiamo vista grande protagonista anche nell'ultimo vostro successo contro Aversa.
«Devo ammettere che a Chieri mi trovo molto bene. E' un piccolo comune, ma ti fa sentire molto la propria vicinanza. Il tifo è molto presente e non fanno mai mancare il loro affetto e supporto. Mi trovo molto bene anche con le compagne di squadre. Mi stanno insegnando molto ed io cerco di imparare più cose possibili da loro. Nel complesso, sono molto soddisfatta di questa avventura, anche perché sono riuscita a guadagnarmi un posto da titolare. Non è stato facile, ma grazie all'aiuto delle mie compagne sono riuscita a metterci in gioco, crescendo partita dopo partita».

Questa è la tua prima esperienza in A2. Come hai trovato la categoria?
«Per me è stato davvero un notevole salto di qualità - conferma - e si notano le differenze con la B1. Rispetto alle precedenti stagioni, ho trovato una categoria ben più impegnativa. Attualmente, infatti, giocare a pallavolo rappresenta praticamente un lavoro e la qualità e quantità degli allenamenti è decisamente superiore. Così come le avversarie e le squadre che affrontiamo ogni domenica».

Parlando di avversarie, quale ti ha fin qui impressionato maggiormente?
«Facile dire Tai Aguero. E' sempre stata il mio idolo e giocatrice preferita e, vederla dall'altra parte della rete, è stata un'emozione particolare. Quando ci siamo salutate sotto rete, nella gara d'andata, ero davvero incredula e mi sono sentita molto emozionata nel poterle stringere la mano. Non avrei mai immaginato che un giorno avrei avuto la fortuna di giocare contro di lei».

Anna Mezzi con la maglia dell'Ata (foto Riccardo Giuliani)
Anna Mezzi con la maglia dell'Ata (foto Riccardo Giuliani)

Oltre alla pallavolo stai studiando Scienze Cognitive all'Università di Rovereto. Come riesci a farlo coincidere con gli impegni sportivi?
«Non è certamente facile, ma non è assolutamente impossibile. Penso sia importante riuscire a costruirsi e mantenere una carriera universitaria. Sono convinta di voler continuare e sto valutando l'ipotesi di proseguire con l'università telematica. Per ora sono felice, perché martedì finalmente mi laureo e chiuderò la mia prima parte di carriera universitaria».

Un ultimo pensiero per la tua ex squadra. Come vedi la stagione dello Studio55 Ata?
«Sto seguendo il loro Campionato e credo che stiano lottando al meglio per raggiungere il loro obiettivo, ossia la salvezza. E' una formazione molto giovane ed hanno sicuramente bisogno di esperienza. Credo che, con il passare del tempo, miglioreranno sempre di più. Il Campionato ha un livello piuttosto alto e loro stanno facendo del loro meglio».

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