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Il personaggio

Berloffa, le mani dell'Arco su questa serie C

Amici lettori e amiche lettrici, come va? Che combinate di bello? Ok, la settimana scorsa l'Itas aveva deciso di giocare un giorno sì e l'altro pure, per cui per un po' vi siete liberati di me. Ma non penserete mica che sarebbe durato a lungo? Infatti una nuova settimana è entrata nel vivo e noi non potevamo non darvi anche questa settimana sfoggio del mio essere logorroico e del parlare tanto e scrivere tanto. E per questo PdS, "targa" del Personaggio della Settimana, scendiamo fino nella Busa per occuparci della C maschile. Il campionato che sabato sera tirerà i remi in barca per un fine settimana di sosta e che, bisogna ammetterlo, finora è stato più interessante ed appassionante di quanto magari si pensava alla vigilia. Questa settimana andiamo nella "tana" di quella capolista - il Dana C9 Arco Riva - che adesso per due settimane fra riposo del campionato ed il loro turno di riposo non scenderà in campo a difendere il proprio primo posto in classifica. Anzi, resterà a guardare quello che combinerà l'altra pretendente al trono, l'Argentario. E quando ormai manca solo una giornata alla fine dell'andata perché allora non farle due chiacchiere con questa capolista cui tanto piacerebbe tornare in serie B. E le facciamo con la sua mente, il suo regista, con uno dei giocatori più esperti e importanti del gioco arcense: Giuliano Berloffa. Con lui andiamo in casa di questo C9 Arco Riva da sempre, praticamente, protagonista nel massimo campionato regionale e con lui ragioniamo un po' di passato, presente e futuro.
Buona lettura!

Ciao Giuliano, come stai?
"Bene, bene, molto bene. L'età avanza ma fisicamente sto molto bene". che con l'età che avanza..
Da capolista poi si sta ancora meglio....
"Si sta bene lassù, è vero. Ma adesso vediamo che cosa combinerà l'Argentario in queste due partite che mancano per finire l'andata. Non sarà decisivo arrivare primi alla fine dell'andata, certo darà un bello stimolo in più a chi girerà la boa del campionato al primo posto".
Bel campionato comunque quello visto finora, per il primo posto è lotta a due come si pensava prima del via ma si rischia su diversi campi... Non si può mai dare nulla per scontato...
"Tanto che io non sono ancora convinto che sarà una lotta solo a due fino alla fine. Non ne sono sicuro. Nel senso che, secondo me, il Mondo Sport's Bolzano è davvero una ottima squadra e se vince queste prossime due gare si ritroverà a soli tre punti da noi. Secondo me non è ancora così scontato che sarà lotta a due. In tanti dicono che in questi anni sia calato di molto il livello della serie C ma io non sono d'accordo. Ormai sono anni che ad Arco facciamo la serie C con sta squadra ed in questi ultimi anni c'è sempre stata una squadra più forte che ammazzava il campionato - tipo l'Anaune tre anni fa, l'Argentario due anni fa o il Mezzolombardo l'anno scorso - ma adesso sono tutte quante cresciute anche le altre squadre. Non ce ne sono squadre che non abbiano alcune cose molto buone. Lo stesso Volleyball che ancora deve vincere una sola partita ha degli ottimi giocatori, li conosco tutti e tutti loro sono da categoria, ad esempio non capisco come non abbiano ancora vinto. Borgo poi è sempre un campo difficile, l'Itas è una squadra giovane che al ritorno cambierà faccia grazie ai continui allenamenti. Cioè rispetto a tre o quattro anni fa il livello medio di questo campionato è molto più alto secondo me".
Il tanto atteso scontro diretto con l'Argentario come l'hai visto?
"Quella è stata una partita che mi ha lasciato abbastanza l'amaro in bocca per diversi alcuni motivi. Abbiamo giocato abbastanza bene, sia noi che loro, noi siamo riusciti ad arrivare davanti in tutti i set verso la parte finale.Ma il primo l'abbiamo perso quando eravamo avanti 23-21, nel terzo eravamo 22-19 mentre nel tie-break è stato incredibile: 9-3 e 11-6 per noi e siamo riusciti ad andare a perderlo. Non si può dare mai nulla per scontato in serie C, positivo è stato che nonostante tanti errori da parte nostra siamo sempre rimasti davanti".
Alla fine cosa si dovrà fare per vincere questo campionato? Che dote sarà importante?
"Essere regolare e poi riuscire ad affrontare nel modo giusto tutte le partite. Non perdere punti in giro e cercare di arrivare allo scontro diretto in una buona posizione. Considerare tutte le partite come una finale da non sbagliare".
Anche se sole nove squadre è davvero un peccato... per non dire molto di peggio...
"Desolante davvero questa stagione... Se ci si pensa alla fine quest'anno sono appena 16 partite, ne giochiamo circa la metà rispetto alle serie C di altre regioni, anche solo rispetto all'anno scorso giochiamo molto meno. Adesso noi ad esempio avremo due settimane di pausa, fra riposo del campionato e nostro. Di positivo rispetto a qualche anno fa c'è che adesso qualche faccia nuova in giro c'è. Ad esempio a Borgo, nell'Uisp Bolzano, nel Levico oltre ovviamente ai ragazzi dell'Itas qualche ragazzo giovane c'è. Altrimenti fino a poco tempo fa girando per le palestre si trovavano solo e sempre le stesse facce, me compreso ovviamente visto che sono alcuni anni ormai che gioco".
Arco resta sempre in prima linea in quello, in fatto di giovani, avete sempre nel giovanile tante belle sorprese...
"Sotto questo punto di vista la società è organizzata benissimo. Ci sono tante persone che spendono il loro tempo per la pallavolo e riescono ad avere sempre buon giovanile, lavorandoci parecchio sopra e creando un sacco di squadre. Quest'anno al nostro gruppo si sono aggiunti due giovani come Mattia Pelosi e Andrea Angelini che vengono dalle nostre giovanili. Sono due ragazzi molto in gamba, molto bravi, con la testa sulle spalle e che lavorano bene".
Beh, Zancarli-Divan-Gallosti, tre generazioni di arcensi che ora in serie B ci stanno benissimo.
"Qualcosina in giro si vede in quanto a lavoro sulle giovanili ed a ricambio generazionale, ma ancora poco rispetto a quello che si potrebbe fare. Lavorare su queste cose purtroppo è difficile, servirà tempo".
Bisogna dare uno stimolo nuovo a livello maschile...
"Avendo un treno come quello dell'Itas, che ha valorizzato un po' nostro sport, spero si riesca a lavorare in questa direzione e che sempre più bambini si appassionino alla pallavolo. Cè stata una crescita rispetto a prima, ma meno di quello che mi aspettavo. Speriamo in futuro questa crescita sia sempre più marcata".
Sei d'accordo con questa cosa che chi vince la nostra C deve poi fare i playoff con le regioni limitrofe per giocare poi in B2?
"Questa è una bella tegola per le trentine. Confrontarsi con il Veneto, il Friuli o la Lombardia è sempre comunque molto difficile. Perché ci sono diversi numeri e diversi modi di lavorare, le squadre migliori di quelle regioni sono quasi sempre più forti delle nostre. L'esempio viene dal fatto che negli ultimi anni solo l'Argentario, quell'anno dello "slam" con Monica Dal Corso allenatrice, ha vinto la Coppa Trivenento. Solo una volta in una decina di anni. Vuol dire che al nostro livello essere promossi direttamente è un problema".
Tornando al campionato, Mondo Sport's piuttosto dell'Itas piuttosto di altre sono squadre che possono comunque rendere il tutto più difficile?
"In assoluto Argentario e Mondo Sport's sono le squadre meglio attrezzate, poi fra le altre del campionato i ragazzi dell'Itas mi sono piaciuti parecchio. Con loro ci giocheremo dopo tre mesi nei quali loro hanno potuto allenarsi e migliorare, saranno una squadra da tenere molto d'occhio adesso, con loro sarà difficile. Poi anche col Villazzano noi abbiamo sempre incontrato parecchie difficoltà all'andata e in casa loro al ritorno sarà ancora più difficile. Poi la palestra di Levico è sempre molto ostica".
In Coppa Trentino Alto Adige cosa avete combinato?
"Sostanzialmente siamo stati dei polli... Non eravamo molto carichi a dire la verità e abbiamo avuto un po' di sfortuna. Abbiamo giocato senza Lasagna e Pellegrini all'ultimo e per noi Lasagna è un giocatore molto importante, senza di lui gioca Santini che è un ottimo atleta per la nostra C ma il Mondo Sport's ha giocato meglio e si è meritata la vittoria. Noi siamo andati nel pallone nei primi due set, ci siamo portati a casa solo un set ma nulla più".
Non sentite la pressione del dover vincere per forza?
"No, anzi siamo tutti molto tranquilli. L'ambiente è molto tranquillo, noi ci teniamo molto ovviamente a questa stagione e ci incoraggiamo e sosteniamo a vicenda. Vogliamo vincere e ci teniamo a tornare in B anche perché dall'anno prossimo, come dicevi tu, coi playoff sarà tutto più difficile...".
Mi fai un gioco?
Vai tranquillo....
Il tuo sestetto ideale per una serie fra tuoi compagni e avversari che hai avuto in questi anni...
"Lasciamo ad altri fare i presidenti-giocatori, io faccio il presidente e basta. Sicuramente Lollo Dalsasso al centro, il Lollo dei tempi d'oro quando ancora giocava centrale, insieme a Giovanni Tovazzi che l'anno che ha giocato contro di noi ha giocato davvero molto bene. Andrea Lasagna opposto sicuramente - glielo devo - ed al palleggio sono combattuto... Vorrei o Giandonato Fino o Mattia Consolini, io credo che Mattia sia davvero uno dei migliori palleggiatori che girano in regione. Cristian Bernabè come libero per forza, non solo perchè in campo è fortissimo ma anche perché lui è un personaggio molto positivo. In banda poi metterei sicuramente Marco Lutterrotti e Michele Rorato, con Max Struffi in alternativa".
Bella squadra, mi piace. Ma chi l'allena?
"Io sono da sempre legato al primo allenatore che ho avuto, quello che mi ha portato dal calcio alla pallavolo, che è stato Riccardo Radam. Sono sempre rimasto molto legato a lui e gli devo molto. Poi se devo "classificare" gli allenatori che ho avuto in questi anni vedrei bene Gianluca Carrara, nei quattro anni che è stato con noi ha lavorato molto bene".
L'anno scorso in B2 cosa ha insegnato?
"Che la differenza principale rispetto alla seire C alla quale eravamo abituati è che l'approccio alle partite deve essere molto, molto, diverso dalla C. In C l'approccio giusto deve esserci soprattutto quando ci sono partite decisive o in quelle due o tre gare "pesanti". In B2 invece tutte le partite hanno bisogno di un atteggiamento così, di arrivare in palestra carichi e determinati, perché tutte le squadre hanno giocatori che possono farti male. In B2 o sei concentrato e sportivamente cattivo oppure le prendi da tutti. E l'anno scorso noi ci abbiamo messo un po' per capire tutto questo, tanto che all'andata abbiamo fatti 7 punti mentre al ritorno ne abbiamo conquistati 18... Se invece facevamo tutto il campionato con quella stessa concentrazione adesso forse non eravamo qua a parlare della C".
Se alla fine vincerete...
"Sto toccando ferro... e non solo..."
Se alla fine vincerete voi cosa si dovrà cambiare di questa squadra?
"Non lo so, è ancora prestissimo per parlare di queste cose ed è difficile ora vedere cosa ritoccare. Bisognerà vedere chi darà la propria disponibilità a rimanere anche l'anno prossimo in una categoria superiore, sicuramente comunque un rinforzo per ruolo ci servirebbe. La nostra squadra ora è abbastanza buona, ma qualche rinforzo ci vuole. Narducci mi telefona ormai tutte le settimane, perché stava molto meglio qui che a Roma dove gioca ora".
Voi l'anno scorso retrocessi, il Mezzo quest'anno che sta faticando molto...
"Mi spiace un po' per i ragazzi del Mezzo. Sono un gruppo di bravi ragazzi e si allenano sempre con il massimo impegno, faticano molto e danno tutto. Io non so come sia il girone lombardo, non l'ho mai fatto, ma hanno qualche lacuna e salvarsi non sarà facile".
Della B1 a Molveno che ricordi hai?
"Ricordi bellissimi. Sono arrivato a Molveno facendo un salto di due categorie e per me era davvero tutto nuovo. Ho giocato con gente davvero molto, molto forte e soprattutto con persone che in campo e fuori mi hanno aiutato a prendere il ritmo di quel campionato lì. Che era un altro spoort rispetto a quello che facevo prima, anche perché da Bristot ad Agazzi a De Agostini a Sala a Mogentale erano tutti ragazzi molto in gamba, molto genuini. E poi con Giandonato si festeggia per bene, c'era sempre spazio anche per il divertimento".
Tu che sei stato anche una bandiera del Lizzana a guardare adesso il volley maschile in Vallagarina non ti viene male? A livello questo, comunque, di prime squadre visto che a livello giovanile un grandissimo lavoro lo sta facendo l'Argentario Rovereto che sta anche andando molto bene.
"Mi viene il magone... A livello giovanile è vero, l'Argentario sta lavorando molto e bene anche a Rovereto. Adesso come prime squadre invece rimane solamente il gruppo storico della Stella Rossa ma ai giocatori di Rovereto e dintorni tocca fare la stessa cosa che facevo io, ovvero prendere la propria macchina per poter giocare e andare a Trento oppure ad Arco. E non riesco davvero a capire perchè. Il bacino d'utenza e le potenzialità per fare delle giovanili e per tenere i giocatori a Rovereto con delle buone prime squadre ci sono, in realtà mi viene da piangere perchè non c'è nulla adesso. Il Lizzana ha deciso di fare solo femminile, quando hanno chiuso noi eravamo in 8 o 9 ragazzi di Rovereto, bastavano un paio di aggiunte da fuori per tenere una squadra in C di un buon livello. Dopotutto con il Lizzana maschile non siamo mai arrivati oltre il terzo posto. Boh... forse in Vallagarina si punta più sul femminile che sul maschile, ci sono tante realtà che stanno lavorando ma la stessa cosa non succede nel maschile. Per la nostra pallavolo è davvero un tasto dolente".

CHI E' GIULIANO BERLOFFA

Nato a Trento l'1 marzo del 1976, ha iniziato a giocare a vent'anni per qualche mese nel San Rocco a Rovereto dove risiedeva. Quindi in serie C ha giocato la stagione seguente nel Calisio Martignano (prima della fusione con l'Argentario) e poi nel Lizzana per due stagioni. Quindi il salto a Molveno, in B1, per vestire i panni del secondo alzatore. Quindi dopo una stagione il ritorno a Lizzana, in C, e da cinque anni a questa parte è dell'Arco. Con la maglia arcense ha disputato quattro campionati di C e quello passato in B2. Nel suo palmares ci sono due Coppa Trentino Alto Adige, una col Lizzana ed una con l'Arco, ed il successo nel campionato di C di due stagioni fa.

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