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La Trentino Diatec si suicida a Tours, la Coppa Cev scivola via

Che la Diatec Trentino di quest'anno si trovi particolarmente a proprio agio quando gioca al PalaTrento e particolarmente a disagio quando affronta una squadra di alto livello a domicilio ce lo ha ampiamente dimostrato l'intera stagione agonistica. Ma che una squadra piazzatasi seconda nella regular season del campionato più difficile del mondo, che ha sminuzzato l'avversario nel match di andata, seppellendolo sotto 25 punti di differenza, possa gettare nel bidone dell'umido la Coppa Cev, perdendo tre set consecutivi senza mai dare l'impressione di poter imprimere una svolta alla propria mediocrissima prestazione, nessuno poteva prevederlo. Eppure è ciò che è successo ieri sera a Tours, in una serata da tregenda, che verrà ricordata a lungo a Trento, perché questo ennesimo beffardo secondo posto, che si affianca a quello delle ultime due Coppe Italia e a quello della Champions League 2016, non è maturato contro uno squadrone come il Kazan, Civitanova o Modena, ricche di campioni, ma contro un team la cui maggior parte dei giocatori alle nostre latitudini sono illustri sconosciuti. Tanto di cappello, dunque, all'allenatore Giampaolo Medei per l'impresa compiuta, ma senza la complicità dei ragazzi di Lorenzetti, Henno e compagni non sarebbero mai riusciti a fare quello che hanno fatto.
La Trentino Diatec, infatti, la partita e la Coppa non l'ha persa solo perché gli avversari hanno giocato meglio, ma perché, sull'1-1, ad un set dal traguardo, dopo aver vinto il secondo senza grossi patemi, ha pensato che l'opera fosse ormai compiuta. Così ha perduto la terza frazione cedendo sul più bello, quando era avanti 13-16 e aveva in mano l'attacco del 13-17, sapendo che comunque si sarebbe rifatta nel quarto. Così ha perduto anche il quarto, partendo in maniera disastrosa (9-5), senza mai reagire, sapendo che avrebbe potuto comunque chiudere il conto al golden set. Così ha perduto anche quello, trovandosi subito sotto 9-5, reagendo con un sussulto di orgoglio che l'ha miracolosamente portata sul 12-12, per poi franare con un servizio out e un ace incassato da Lanza. A furia di consolarsi, rifugiandosi nella frazione successiva, ha dimenticato come si fa a vincere i set al fotofinish e ne ha perduti tre per due soli punti, lasciando la Coppa Cev ad una formazione che nel doppio confronto ha conquistato qualcosa come 21 punti in meno di Lanza e compagni.

1° set (31-29), nel finale il break point diventa una chimera

La frazione iniziale vive all'insegna dell'equilibrio dall'inizio alla fine. I trentini lavorano meglio a muro (già 3 quelli vincenti sull'8-8), i francesi si prendono i dovuti rischi in battuta e cominciano subito a far correre Giannelli. Sul 10-12 arriva il quarto muro della Diatec (lo firma Giannelli), a dimostrazione della relativa facilità con cui gli ospiti leggono il gioco di Ruperez, ma se questa prolificità basta appena per conservare la parità significa che in attacco c'è qualcosa che non quadra. Konecny e Alves Cabral sembrano i fratelli (quelli bravi) dei due giocatori visti al PalaTrento, poi nel finale anche il canadese Barnes si scatena in battuta e attacco. L'ace francese del 17-17 e quello del 23-21, entrambi sul disorientato Colaci, vengono compensati da un rarissimo ace trentino (Urnaut) e da un omaggio di Barnes, che attacca sull'asta. Sul 23-23 Antonov sbaglia la battuta e così il Tours inizia a costruirsi una dopo l'altra sette palle set, annullate dai muri trentini, dalle battute sbagliate dei transalpini e in un caso da un fortuito tocco di piede di Henno che prende una palla attaccata out da Stokr. Poi, sul 30-29, Jouffroy, un centrale in campo praticamente solo per battere, fa secco Lanza con il servizio.
I NUMERI – Il dominio trentino a muro (6-1) non basta per mascherare le difficoltà di attacco (54% - 46%) e battuta (4 ace a 1). Stokr viaggia con il 20% in attacco, Barnes con il 75%.

2° set (22-25), la Trentino Diatec stavolta gioca la propria pallavolo

Il finale di set poco felice sprona Giannelli e compagni a giocare una pallavolo più precisa. Il turno in battuta del bolzanino fa male ai francesi, così come quello di Stokr, che accompagna Trento ad un vantaggio abbastanza rassicurante (5-8), nel quale c'è lo zampino dell'ennesimo muro vincente di Giannelli. Due errori di Lanza (battuta e attacco) e uno di Urnaut (attacco) omaggiano il Tours della parità (10-10), ma poi Giannelli trova l'unico ace della gara e Barnes commette invasione (11-14). Un ace di Lanza (14-18) e tre errori consecutivi dei transalpini portano il punteggio su un ingiocabile (per loro) 16-23. Sul 17-24 la frazione è chiusa, ma la squadra trentina fa le prove generali del disastro che seguirà e permette ai padroni di casa di arrivare fino al 22-24 prima di chiudere con Lanza.
I NUMERI – Questa volta non c'è partita fra l'attacco trentino (60%) e quello francese (38%). Stokr è stellare (83%), Konecny crolla al 30% e Barnes addirittura a zero. Zero anche alla voce muri per il Tours, che sembra rientrato nei ranghi della gara di andata.

Terzo set (25-22), nel gioco trentino ricominciano ad aprirsi le crepe

A questo punto alla Diatec basta vincere un solo set per alzare al cielo la prima Coppa Cev della propria storia, mentre il Tours deve vincere tre frazioni una dietro l'altra senza sbagliare un colpo, un'impresa che sembra francamente impossibile. Fino al 7-8 c'è equilibrio, poi, Trento mette la testa avanti (7-10), sfruttando due battute violentissime di Stokr (pipe di Urnaut ed ace su Barnes). Sul 13-15 Konecny sbaglia in attacco e ristabilisce le distanze (-3): dopo un'ora e mezza di gioco i ragazzi di Lorenzetti hanno in mano la Coppa. Nove punti li separano dal successo, mentre il Tours è a 12 dal set e a 57 dal trofeo. Ma questo è anche il momento in cui la partita prende una piega inaspettata e lo fa in maniera purtroppo definitiva. Lanza sbaglia l'attacco del potenziale e forse “tombale” 13-17 e un attimo dopo Urnaut incassa l'ace da Barnes, poi Stokr si va a schiantare su un rarissimo muro di Collin. In tre azioni tutti e tre gli attaccanti di palla alta trentini si sono suicidati. Ma non è finita, perché poi Stokr sbaglia la battuta, lanciandosi la palla in maniera disastrosa, Lanza sbaglia un altro attacco, poi sbaglia la battuta e infine incassa un ace. Un tracollo, che apre praterie ad un Tours commosso da tanta generosità. Prima della fine del set c'è tempo per una battuta sbagliata di Antonov e per una ricezione di Lanza nel campo avversario, a completamento del museo degli orrori.
I NUMERI – L'attacco trentino scivola al 40% (contro il comunque modesto 47% del Tours), ma il vero problema è che fra ace e muri vincenti, i fondamentali della fase break, i francesi dominano la scena con un eloquente 7-1.

Quarto set (25-23), dopo un pessimo inizio la rimonta tardiva

Dopo il cambio di campo la Coppa è ancora ad un set da Trento e a due dal Tours. Gli ospiti sembrano non rendersi conto del rischio e cominciano a sbagliare attacchi e battute, spingendo i francesi sul 9-5. C'è aria di tempesta e Lorenzetti getta in campo Antonov per Urnaut. Due ace di Oleg, riportano sotto la Diatec (16-15), il problema è che nelle cinque rotazioni che stanno lì in mezzo non piovono altri break. Sul 17-16 Solé sbaglia la battuta e poi Konecny sfodera due battute micidiali: attacco di Barnes e ace su Colaci per il 20-16. Sbagliano Stokr e Lanza, Colaci incassa un altro ace (22-17), poi Trento riesce a portarsi miracolosamente sul 24-23, grazie ad Antonov e a due omaggi del Tours, ma Konecny alla fine mette a terra il cambio palla del 25-23, che manda la contesa al temutissimo golden set.
I NUMERI – Ci sono ben 6 errori in attacco a zavorrare la Diatec, che ne commette anche 4 in battuta, per un totale di 10, contro 6 dei bianchi di casa. A muro entrambe le formazioni vanno in bianco e per gli ospiti è il secondo set consecutivo che ciò si verifica (e non sarà nemmeno l'ultimo).

Golden set (15-13), un altro avvio disastroso compromette tutto

Lorenzetti conferma Antonov in campo per Urnaut, la Diatec ricomincia subito la saga degli errori: Lanza, ancora Lanza e Stokr regalano i primi tre punti al Tours senza fare nulla, il quarto è l'ennesimo ace su Colaci. Poi Konecny fa scintille e Urnaut, rientrato per un attimo, sbaglia in attacco e si arriva sul 7-4. Nelli prende il posto di Stokr in tempo per sbagliare il servizio, mentre Jouffroy trova l'ace (9-5). Sembra finita, invece il Tours decide di complicarsi la vita: Jouffroy sbaglia in attacco, l'arbitro ignora un probabile ace di Barnes e subito dopo Stokr trova quello del 12-12. Si è improvvisamente aperto un pertugio, che potrebbe porta alla Coppa, ma Stokr sbaglia la battuta successiva e Lanza incassa l'ace da Konecny (14-12). Dopo il cambio palla di Solé, Alves Cabral tira forte e manda in visibilio i tifosi: la Coppa Cev 2017 è del Tours.

Autore
Andrea Cobbe
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