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B1 Femminile

L'Argentario stecca nel primo set, ma poi vince il derby 3-1

Opposto ad un'Ata Walliance priva delle due centrali titolari, l'Argentario VolLei è riuscito a far proprio il primo derby giocato in serie B1. La squadra di Maurizio Moretti ha cominciato la gara del PalaBocchi, giocata in una cornice di pubblico da grandi occasioni, nel peggiore dei modi, forse bloccata da un po' di tensione, e nel primo set non si è praticamente vista in campo, travolta dall'irruenza di Bortoli e compagne, molto abili a tenere Aurora Bonafini lontana dalla rete. Dopo quel pessimo avvio e dopo aver cominciato in maniera altrettanto negativa la seconda frazione, complici alcuni cambi operati dall'allenatore marchigiano, l'Argentario ha cominciato a tessere la propria tela, prendendo sempre più coraggio, andando a vincere le ultime tre frazioni grazie alla precisione del muro (ben 18 vincenti) e alle bordate di Giulia Visentini, decisive quando si è trattato di togliere le castagne dal fuoco. Un successo da tre punti che fa seguito a quello conquistato contro l'Estvolley e rilancia le trentine nella parte alta della classifica.

La cronaca

Maurizio Moretti schiera il settetto base con Bonafini in regia, Visintini opposto, Giorgia Mazzon e Pucnik in banda, Alessia Mazzon e Barbazeni al centro, Dorigatti libero. Marco Mongera, privo dell'intera diagonale titolare di posto-3, risponde con Bortoli in regia, Pedrotti opposto, Paoloni e Bottura in banda, Testasecca e Zapryanova al centro, Eccel libero.
Dopo alcuni scambi di “assaggio” (4-3) l'Ata, per il calendario padrona di casa, prende il largo in maniera perentoria: il suo servizio mette in croce la ricezione della argentelle, che subiscono un elevato numero di ace e incappano con inusitata frequenza nell'errore: la battuta di Testasecca porta il punteggio da 6-5 a 10-5 (1 ace e 2 errori), poi altri errori (4) e un altro ace di Pedrotti valgono il 18-9, che blinda la frazione. La Walliance infierisce ancora con il turno al servizio dell'ex Laura Bortoli, che vale il 21-9, costruito da tre falli consecutivi al palleggio fischiati dall'arbitro. Si arriva rapidamente al 25-14 e al cambio di campo. Si annotano ben 14 punti regalati dall'Argentario alle avversarie.
La frazione successiva comincia sulla stessa falsariga: 3-0 con il servizio affilato della solita Bortoli, poi addirittura 7-2 con un ace di Testasecca. A questo punto Moretti comincia a cambiare l'assetto, inserendo Giulia Bonafini al posto di Giorgia Mazzon. Due ottimi servizi della gemella Alessia, con un ace, invertono la tendenza (9-7), ma poi il servizio di Bortoli, che alla fine frutterà all'Ata la bellezza di 20 break point, rimette 6 lunghezze di distacco fra le due formazioni. L'Argentario sembra alle corde, invece da questo momento la partita cambia faccia, in via definitiva: dopo aver inserito Cardoni per Barbazeni al centro, Maurizio Moretti butta nella mischia anche Braida per Bonafini in regia. Due break vengono recuperati grazie agli attacchi di Pucnik e Mazzon (16-13), ma è con le battute della stessa Pucnick, che l'Argentario vola avanti sul 17-18, sfruttando gli attacchi Giulia Bonafini e il dominio assoluto al centro della rete di Alessia Mazzon. Ultimo colpo di reni dell'Ata sul 20-19 (muro di Bortoli su Bonafini), poi due ace consecutivi di Giulia Braida fanno la differenza (20-22). L'ultimo punto è un muro di Visintini su Bottura: 23-25.
Nel terzo set parte bene l'Ata Walliance (6-3), sfruttando la solita battuta di Bortoli (due ace e un muro di Paoloni), poi è Alessia Mazzon a fare la voce grossa in attacco e in battuta (9-12) e l'Argentario prende il largo. Giulia Visintini affonda i colpi, poi i muri portano lo score sull'11-18. C'è il tempo per la solita rotazione terribile avviata dai servizi di Bortoli (17-18), ma dopo il diabolico e pericolosissimo passaggio a vuoto (tre errori consecutivi in attacco) ci pensano le battute di Visintini e due muri dell'implacabile Alessia Mazzon a dare il “la” alla cavalcata finale. Chiude una battuta out di Pedrotti: 21-25.
Il quarto set è il più bello, perché nessuna delle due squadre guadagna mai più di tre punti di margine. Sul 5-5 l'Ata lavora bene in difesa e con le due laterali Paoloni e Bottura in attacco, portandosi sul 9-6, l'Argentario reagisce con le battute di Aurora Bonafini (da 10-8 a 10-13 con Visintini sugli scudi). Qualche errore di troppo frena le ragazze di Moretti e regala ossigeno alle atine, che poi sbagliano a loro volta (18-21). Sul 20-23 sembra fatta, invece Paoloni e Bottura, mai dome, trascinano la Walliance sul 23-23, quando un attacco di Pucnik e un errore di Testasecca valgono il 23-25 liberatorio.

Le dichiarazioni

«Vista la rivalità che esiste fra queste due società questa partita è sembrata quasi un derby fra Roma e Lazio – spiega Maurizio Moretti – anche per questo all'inizio la nostra squadra ha giocato con tanta tensione addosso. Nel primo set l'Ata ha battuto bene, ha sbagliato pochissimo e le loro attaccanti di riferimento hanno fatto la differenza. Da metà del secondo è venuta fuori la nostra squadra, anche grazie ad alcuni innesti dalla panchina: gli ingressi di Federica Braida, Giulia Cardoni e Giulia Bonafini sono stati decisivi per darci equilibrio. Durante la settimana tutte si allenano come se dovessero giocare e si vede. Abbiamo chiuso con 15 muri vincenti, segno che abbiamo saputo leggere bene i loro attacchi».
«All'inizio abbiamo pagato la tensione da derby – afferma Giulia Visintini – nonostante ci fossimo preparate molto bene per questo incontro, poi ci siamo sciolte ed è venuta fuori la forza del nostro gruppo, anche sul piano fisico».
«Privi delle due centrali titolari, infortunate, e anche di Tasholli, abbiamo dovuto giocare in tre rotazioni con il palleggiatore al centro. - spiega Marco Mongera, allenatore dell'Ata - In queste condizioni secondo me abbiamo disputato un'ottima partita, posso solo fare i complimenti alle mie ragazze per come hanno saputo combattere. In quanto agli infortuni, la stagione di Jessica Brugnara è terminata, Martina Bogatec la recupereremo ai primi di febbraio e Blerona Tasholli dopo la pausa natalizia».

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