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SuperLega

Il pagellone dopo Kioene Padova – Itas Trentino

Simone Giannelli – palleggiatore – 7,5

Una ricezione poco affidabile, soprattutto nel primo e nel terzo set, lo costringe spesso a scegliere soluzioni scontate, come dimostrano i 10 soli palloni serviti a Podrascanin e Cortesia. Il meglio lo dà quando decide di servire Kooy e Abdel-Aziz, con i quali vanta già una bella intesa: dalle sue mani escono spesso palle veloci, che mandano fuori giri il muro patavino. Non è fortunato a muro (0 block) né in battuta (0 ace), fondamentale che frutta comunque 4 break point ai gialloblù.

Nimir Abdel-Aziz – opposto – 8,5

Il voto, in ragione del peso fondamentale che questo giocatore ha esercitato sugli equilibri del match di ieri, avrebbe potuto essere anche più altisonante, ma per una prima uscita in casa di una squadra che verosimilmente, Bottolo permettendo, lotterà per la salvezza non ci è sembrato il caso di esagerare. Di fatto Nimir ha fatto il bello e il cattivo tempo, in particolare al servizio, ricucendo ogni strappo che Padova costruiva con fatica: i suoi 10 ace (noi contiamo anche l’ultimo punto del match, che sugli score viene catalogato come muro di Kooy), in tre frazioni sono qualcosa di strepitoso nel campionato italiano, così come i 14 break point portati alla causa trentina. In attacco ha chiuso con un ottimo 58%, la sua efficienza di +15 appare altrettanto clamorosa. Ciliegina sulla torta due bei muri su Wlodarczyk e Stern.

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Dick Kooy – schiacciatore – 7,5

Il posto 4 olandese, ieri, è stato una specie di macchina da break point: efficacissimo in attacco anche contro il muro schierato (73%), fastidioso in battuta (1 ace e 4 break), dove comunque può fare di più, soprattutto eccezionale a muro: con 3 block vincenti risulta il migliore in campo in questo fondamentale. Basti pensare che l’intera Padova ne ha raccolti appena 4. Finisce nella buca, invece, in ricezione: il 43% di tocchi positivi e il 33% di perfetti, con 4 ace subiti, giustificano abbondantemente la scelta dei bianconeri di cercarlo per 21 volte su 45. Spesso oppone un piano di rimbalzo mal orientato, sull’11-14 del 3° set addirittura si abbassa per far sfilare sopra la testa una battuta di Vitelli ampiamente in campo.

Ricardo Lucarelli – schiacciatore – s.v.

Ci sia consentito, in via del tutto eccezionale, di sospendere il giudizio sulla prova del giocatore brasiliano. Si è allenato poco nell’ultimo mese, ha perso il padre quando era già arrivato a Trento e non ha potuto nemmeno tornare a casa per tributargli l’ultimo saluto... Discernere del suo 15% in attacco non ci pare molto indicato. Ne riparliamo domenica prossima.

Marko Podrascanin – centrale – 6,5

L’intesa con Giannelli, come è normale che sia, è ancora in fieri, per questo chiude con un non esaltante 43% in attacco, ma il centrale serbo ha saputo rendersi utile anche a muro (2 block) e al servizio (1 ace e 5 break), portando così un contributo non banale.

Lorenzo Cortesia – centrale – 6,5

Il centrale trevigiano esegue il proprio compito senza farsi notare. Riceve appena 3 palloni (e 2 li mette a terra), realizza un muro su Stern e in battuta fa al solito da spettatore, sostituito suo malgrado dall’under-23 Sperotto. Verranno tempi migliori.

Salvatore Rossini – libero – 5,5

L’esperto specialista della seconda linea inizia il campionato con una prova incerta. Riceve appena 6 palloni, evitato chirurgicamente dal servizio patavino, e lo fa malino (33% di tocchi positivi e 0% di perfetti), incassando anche due ace. Soffre la zona di conflitto con Kooy e in difesa si vede poco.

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Autore
Andrea Cobbe
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