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Il pagellone dopo Itas Trentino – Nbv Verona

Simone Giannelli – palleggiatore – 5

Si innervosisce via via sempre di più, man mano che vede andare in fumo ogni piano della vigilia e soprattutto man mano che prende atto del fatto che la squadra non riesce a cambiare mai marcia. Nel primo set prova a difendersi, servendo tutti i palloni che può ai due centrali serbi, che rispondono presente (3 su 4 per entrambi), però non trova mai validi appoggi in posto-4 e alla lunga questo lo mette alle strette. Prova costantemente a velocizzare il gioco, forse anche troppo, eppure il muro avversario è sempre piazzato al posto giusto e per Kooy e Lucarelli sono dolori. Così finisce per servire tutte le palle decisive ad Abdel Aziz, che trova tutta Verona ad aspettarlo. A complicare la situazione ci si mette una prova incolore a muro e al servizio (4 errori, 0 ace e appena 3 break point), che contribuisce a togliergli lucidità e fiducia.

Nimir Abdel-Aziz – opposto – 6,5

Strappa un’abbondante sufficienza, perché è l’unico che crea qualche grattacapo a Verona, pur attaccando quasi sempre con il muro schieratissimo davanti, e perché il suo 56% in attacco non è certo una percentuale disprezzabile, così come l’efficienza di +10. Il problema è che la sua battuta non fa mai la differenza, che subisce 4 block ai quali unisce 5 errori, e che si fa murare sull’azione che decide il 2° set.

Dick Kooy – schiacciatore – 5

Una prova assolutamente incolore dall’inizio alla fine dell’incontro, la sua. Se in ricezione, a differenza di quanto successo a Padova, tiene botta almeno per due set (54% e 25% finali), il secondo e il terzo, in attacco sono sempre dolori. Pur sbagliando relativamente poco (2 errori), chiude con il 40% di successo e lo stesso si può dire del servizio, che risulta meno falloso di quello dei compagni (solo 2 errori), ma non dà alcun tipo di preoccupazione agli avversari (appena 1 break point con un ace). A muro non riesce quasi mai a contenere Boyer, che anzi lo mura nell’ultima azione della prima frazione.

Ricardo Lucarelli – schiacciatore – 5

A Padova avevamo sospeso il giudizio, perché si era trovato a giocare in condizioni psisofisiche molto particolari, stavolta invece bisogna valutarlo e l’esito non è confortante, perché in ricezione se la cava (50% e 29%), ma in attacco e al servizio non porta alla squadra quanto necessario. Il suo pallone va a segno 8 volte su 18 assist ricevuti e nel paniere ci sono anche tre errori. L’intesa con Giannelli è ancora in fase di costruzione e questo per ora ve messo in conto, anche perché è un atleta che ha bisogno di giocare in velocità. In quanto alla battuta, porta in dote 4 break point, un po’ pochini.

Marko Podrascanin – centrale – 6

Gioca un primo set incredibile: mette a terra 3 palloni su 4, ma soprattutto realizza 3 muri, risultando determinante per portare la squadra almeno fino ai vantaggi. È in buona forma e il suo feeling con Giannelli si vede a occhio nudo, inoltre conosce molto bene tutti gli attaccanti del nostro campionato e quando può fa valere questa lunga esperienza. Peccato che in battuta non incida come al solito (1 solo break) e che dalla seconda frazione in poi a muro non riesca più a fare granché.

Srecko Lisinac – centrale – s.v.

Angelo Lorenzetti prova a gettarlo nella mischia fin dai primi scambi, nonostante il lungo stop, e lui nella prima frazione se la cava con un po’ di mestiere in attacco (3 su 4), mentre a muro non riesce a fare molto. Dal secondo set torna in panchina, ma non è certo colpa sua se la squadra ieri ha perso 3-0.

Salvatore Rossini – libero – 5

A Padova non ci aveva per nulla convinto ed era risultato l’unico insufficiente fra i gialloblù. Contro Verona non ci ha convinto di nuovo, visto che ha chiuso con il 36% di tocchi positivi e il 21% di tocchi perfetti. Giocare accanto a compagni nuovi di zecca all’inizio non è semplice, ma l’Itas Trentino ha bisogno di qualcosa in più da lui.

Lorenzo Cortesia – centrale – 5

Il suo ingresso al posto di Lisinac non porta alcuna risorsa in più alla squadra, perché non va mai a segno a muro, non va mai a segno in attacco (0 su 2) ed anzi commette un errore pesante a metà della terza frazione (10-11 a 10-12 invece che 11-11). In battuta viene come di consueto sostituito da Sperotto, che non se la cava male.

Autore
Andrea Cobbe
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