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A1 Femminile

Il pagellone dopo Delta Despar - Savino Del Bene

Torna #ilpagellone di SporTrentino.it. Al termine della partita fra Delta Despar e Savino Del Bene Scandicci abbiamo valutato la prestazione delle giocatrici gialloblù. I voti risentono, inevitabilmente, delle grandi difficoltà tecniche incontrate dalle trentine contro un avversario attrezzatissimo.

Maria Luisa Cumino – palleggiatrice – 4,5

Serata complicata, quella di ieri, per la regista piemontese della Delta Despar, che manca troppo spesso di precisione. Il suo compito è diventato subito difficile, dato che ha capito in fretta di non potersi appoggiare più di tanto sull’opposto, ma cercando di velocizzare il gioco ha spesso servito palloni difficili da gestire per i posti-4. Con le due centrali è andata anche peggio, dato che nessuna delle due ha mai creato grattacapi a Scandicci (6 palloni a terra su 24 in due). Ad appesantire il voto ci sono tre errori, un solo break point propiziato con il servizio, e il pasticcio combinato sul 21-22 del terzo set (vedi la cronaca). Infine a muro non tocca quasi nulla.

Vittoria Piani – opposta – 4,5

Sarebbe ingiusto pretendere che riesca sempre a fare la differenza come nelle prime partite, soprattutto contro muri corazzati come quelli dei top team, ma purtroppo in questo sport se un opposto chiude la gara mettendo a terra 8 palloni su 35 di solito per la squadra finisce male. E il problema non è solo la percentuale, ma anche l’efficienza (+2), dato che pesano i 5 errori e i 4 muri subiti. L’unico fondamentale in cui si salva è il servizio, più per il numero di ace (3), che per il numero di break point (4). Anche a muro subisce costantemente la verve dei posti-4 toscani.

Giulia Melli – schiacciatrice – 5,5

Inizia la partita alla grande, disputando un primo set di alto livello (57% in attacco), ma poi piomba al 38% nel secondo e al 27% nel terzo. Peccato, perché avrebbe potuto giocarsi meglio il vantaggio di incrociare poco o nulla il muro della lunghissima Stysiak. La buona notizia è che in ricezione la sua prova risulta abbastanza costante (nonostante i 3 ace subiti), un fattore importante per la qualità del gioco gialloblù se sarà confermato nelle prossime gare, quella meno buona che al servizio decide di non rischiare nulla, finendo però per diventare del tutto irrilevante (1 solo break in 3 set). In A1 questa strategia fa le fortune dei palleggiatori avversari.

Sofia D’Odorico – schiacciatrice – 6+

La migliore delle tre di palla alta gialloblù, non tanto per la percentuale finale (37%), quanto perché riesce ad appoggiarsi meglio delle altre sul muro avversario, pur avendo di fronte quasi sempre quattro braccia altissime, e a sbagliare davvero poco (appena 1 errore). Infatti vanta un’efficienza (+8), che nessuna altra compagna avvicina. La numero 9 gialloblù è anche la migliore ricevitrice in campo (68% di tocchi positivi e 54% perfetti) e la miglior battitrice trentina (2 ace e 6 break point). Peccato che a muro non riesca a toccare qualche pallone, avrebbe fatto comodo nel finale dei set.

Silvia Fondriest – centrale – 5

Serata terribile in attacco, quella di ieri, per la centrale roveretana. La palla tesa che gli serve Cumino non crea alcun tipo di preoccupazione alla gabbia muro – difesa di Scandicci, che le lascia una sola volta (su 12) la gioia di festeggiare il punto. D’altronde in questi team ci sono schiacciatrici che mettono le mani sul pallone e centrali velocissime nel raddoppio, quindi urge trovare il modo di restituire efficacia a quel colpo. La capitana riesce però a rendersi utile a muro (2 block e numerosi tocchi) e in battuta, visto che porta in dote 6 break point, lanciando la squadra da 12-12 a 17-12 nella seconda frazione. Peccato che non sia bastato per vincere la frazione.

Eleonora Furlan – centrale – 5-

In attacco, dopo un primo set da incubo, prende un po’ di fiducia e riesce a creare qualche grattacapo al muro toscano, ma è l’unico fondamentale nel quale finisce per rendersi utile, perché invece a muro (0) e al servizio (4 break) non porta quasi nulla alla causa comune. Riuscire a leggere e a seguire gli assist di palleggiatrici di questo livello, d'altronde, richiede tempo e applicazione.

Ilenia Moro – libero – 7

Anche questa volta in ricezione la giocatrice di Castelfranco Veneto vince la sfida con la collega avversaria (60% contro 45% di tocchi positivi, 53% contro 27% di tocchi perfetti), rendendosi anche utile in difesa quando il pallone piomba vicino alle sue braccia. Nelle occasioni in cui viene chiamata al secondo tocco lo esegue con precisione, anche se in maniera conservativa si rifugia sempre nel bagher.

Maria Irene Ricci – palleggiatrice – 6+

Quando viene chiamata in causa, soprattutto nel primo set, che gioca dal 6-11 al 21-25 finale, offre sempre un contributo positivo, cercando sobriamente di servire palloni puliti alle compagne di palla alta. Risulta utile in copertura e al servizio si fa valere (2 break point) più della regista titolare.

Autore
Andrea Cobbe
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