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Serie C e D

L'Argentario vince il big match, ma il C9 Arco non sfigura

Ad aggiudicarsi il big match della settima di andata del campionato di serie C femminile è stato l’Argentario, che sabato sera nella palestra amica di Cognola ha superato per 3-1 il C9 Arco Riva, giunto all’appuntamento imbattuto, ovvero forte di 4 vittorie in 4 gare, con due ancora da recuperare. Si tratta di una vittoria maturata al termine di un match di buon livello, che le padrone di casa hanno affrontato con tutte le under-19 inserite anche nell’organico di serie B1, ovvero con le varie Polezzi, Ori, Cusma, Colombini, Sfreddo, Varani e Pierobon, il cui peso specifico alla fine è stato determinante, sia sul piano tecnico sia su quello fisico. Il C9, dopo aver perduto il primo set quasi senza giocare, quasi annichilito dallo strapotere fisico delle argentelle, dal secondo si è rimboccato le maniche ed ha provato a capitalizzare i propri punti di forza, ovvero un servizio molto incisivo, che alla fine ha fruttato ben 11 ace (5 dei quali della sola Celva), e l’esperienza di atlete navigate come Fontanari e Vivaldi, che spesso hanno saputo rifugiarsi in soluzioni d’attacco più furbe che violente. Alla fine, però, la maggior potenza d’attacco e solidità a muro dell’Epilrose hanno avuto la meglio.
Ora l’Argentario vanta sempre tre punti di vantaggio sul Torrefranca (che però ha disputato una partita in meno) e cinque in più della coppia composta da C9 e Bassa Vallagarina, che hanno disputato rispettivamente due e una gara in meno rispetto alle cognolotte. Potenzialmente da primi posti è anche il SSV Bozen, che vanta 9 punti, ma deve recuperare ben 3 gare.

La cronaca

Carmen Pimentel schiera Polezzi in regia, Ori opposta, Colombini e Modena in banda, Sfreddo e Varani al centro, Pierobon libero. Angelo Crema risponde con Righi in regia, Vivaldi opposta, Fontanari e Ylenia Calzà in banda, Asia Calzà e Miori al centro, Gasperini libero.
Dopo alcuni scambi di studio l’Argentario Epilrose scappa via, sfruttando il buon turno al servizio di Sfreddo, che trascina le padrone di casa dal 4-1 al 7-2, a segno con Ori (smash), Varani (primo tempo e muro su Ylenia Calzà e Colombini (attacco). Il primo punto su azione del C9 è realizzato da Vivaldi con un pallonetto (8-5), cui fa seguito un suo ace su Colombini e un fallo di rotazione delle argentelle, che riporta in gara le gardesane (8-7). L’equilibrio ha tuttavia vita breve, perché in tre rotazioni le ragazze di Pimentel scappano via, sfruttando un errore di Fontanari e gli attacchi di Modena e Ori (14-9). Il C9 perde fiducia e non riesce più a tenere il passo dell’Argentario, che dilaga con i servizi di Modena (si annotano due ace su Fontanari e Gasperini e uno smash di Sfreddo), poi infierisce sulla ricezione ospite anche Sfreddo. Sul 21-12 si attendono solo gli ultimi punti, anche se le gardesane provano comunque ad allungare il set, conquistandosi tre break point grazie a un errore di Varani, un pallonetto di Vivaldi e un ace sul nastro della stessa numero 12 (22-17). Il punto del 25-20 è un tocco di Leonor Polezzi.

La seconda frazione risulta decisamente più combattuta. Fino al 5-6 a stare davanti è il C9, che sfrutta tre punti (un muro e due attacchi) e un bel servizio di Chiara Vivaldi per portarsi sul 4-6. l’Argentario impiega pochissimo ad eliminare il gap, sfruttando un attacco di Modena e un ace di Colombini, poi inizia una battaglia furiosa, fatta di break e contro break. Fontanari firma il 10-11, un pallonetto di Vivaldi e un ace di Asia Calzà su Modena valgono il 13-15, anche in questo caso subito annullato da due attacchi di Ori. È a questo punto, sul 15-16, che le argentelle danno la spallata decisiva e lo fanno grazie all’apporto della neo-entrata Cusma, letale in una partita di serie C. Dopo una sua pipe vincente, va al servizio Colombini e la laterale triestina scivola in prima linea, una combinazione letale per il C9, che prima si fa male da solo (fallo della regista Righi, che attacca un secondo tocco da prima linea pur essendo dietro) e poi subisce un ace e due fendenti di Cusma, oltre a sbagliare con Chizzola. Sul 21-16 la frazione è nelle mani dell’Epilrose. Il turno al servizio di Celva regala due break al C9, ma la serie si ferma lì. Chiude Cusma da posto-2.

Si cambia campo e il C9 (che schiera Celva in diagonale con Fontanari al posto di Ylenia Calzà) è con le spalle al muro, così parte al passo di carica e balza subito avanti 2-5 grazie ad un erroraccio di Varani e a due attacchi di Vivaldi. Fino al 5-7 i giochi rimangono aperti, ma quando va al servizio la scatenata Giorgia Celva per l’Argentario cala il buio: ace su Cusma, ace su Pierobon, ace su Cusma, ace su Ori, ace su Colombini e siamo sul 5-12. Una serie micidiale, che taglia le gambe all’Epilrose. Da lì in poi al C9 basta amministrare il larghissimo vantaggio, anche se le padrone di casa si avvicinano minacciosamente più di una volta: sul 14-16 grazie a un muro di Sfreddo e ad un ace di Ori; sul 20-22, grazie ad un ace di Ori e ad un errore di Righi. Ma l’inerzia rimane sempre dalla parte delle gardesane, che prima della fine raccolgono altri due ace con Asia Calzà (su Orlando) e con Righi in zona di conflitto fra Ori e Orlando. Quanto basta per andare a chiudere 22-25 senza grossi affanni.

Nel quarto set le formazioni non cambiano. L’Argentario parte alla grande, sfruttando i turni al servizio di Sfreddo e Ori, combinati con gli errori di Miori e Celva, ma anche con la prestanza a muro di Colombini (su Vivaldi) e Varani (al centro su Calzà). Il tutto vale un confortante 8-3 per l’Epilrose, che diventa addirittura un 11-4 quando Fontanari manda in bagher un secondo tocco sul soffitto della palestra di Cognola. Le arcensi sembrano spacciate, ma non è così, perché possono ancora cercare di giocarsi al meglio l’arma del servizio sul 13-7. Lo fanno una prima volta con Chizzola sulla linea dei nove metri: due contrattacchi di Vivaldi e due errori delle argentelle (pipe in rete di Cusma e Colombini out) mandano in un attimo il tabellone sul 13-11. L’Argentario riallunga grazie ad un errore di Vivaldi (16-12), cercatissima da Righi, ma poi sul 17-14 Celva si conquista con un attacco il diritto di andare a battere e da fondo campo ricomincia a procurare dolori all’Epilrose, mettendo le basi per qualcosa come sei break point gardesani. Sofia Cusma ci mette del suo con due errori, ma gli altri sono frutto del gioco del C9, ovvero gli attacchi di Fontanari, Calzà (primo tempo) e Righi, il muro di Fontanari sulla fast di Varani. Il 17-20 è così servito e l’Argentario esce da quella buca solo perché a quel punto Giorgia Celva batte lungo.
Carmen Pimentel inserisce al servizio Maggipinto, mossa azzeccata, perché la giovane schiacciatrice mette in difficoltà il cambio palla gardesano e dà l’opportunità a Cusma di murare al centro Calzà (19-20), poi sul 20-21 Sfreddo scarica a terra un appoggio impreciso di Vivaldi e Cusma va ancora a segno per il 22-21. Ori porta il cambio palla del 23-22, poi Sfreddo mura anche Fontanari, costretta ad attaccare distante da rete e infine Vivaldi attacca sull’antenna da posto-4. Fine delle trasmissioni e festa in casa Argentario, che difende il primato in classifica.

Il tabellino

EPILROSE ARGENTARIO - C9 ARCO RIVA 3-1 (25-20, 25-21, 22-25, 25-22)
Argentario: Polezzi 4, Modena 9, Sfreddo 8, Ori 15, Colombini 12, Varani 10, Pierobon (L), Cusma 13, Orlando 3, Maggipinto 0; n.e. Gricka, Gantiolar, Franch, Riedmüller. All. Pimentel
C9 Arco Riva: Righi 4, Fontanari 12, Calzà A. 4, Vivaldi 18, Calzà Y. 1, Miori 5, Gasperini (L), Celva 9, Chizzola 0, Demasi 0; n.e. Saletta, Arrighini, Brocchetti. All. Crema
Arbitri: Ilaria Lunelli e Andrea Tamanini
Durata set: 25’, 25’, 30’, 30’


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Autore
Andrea Cobbe
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