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A1 Femminile

Come cambierà la Delta Despar, tre sole le conferme

Potendo fare affidamento sulla propria salvezza con larghissimo anticipo rispetto alla fine della regular season, la Trentino Rosa ha potuto cominciare a programmare per tempo la prossima stagione. Le risorse, ovviamente, non sono quelle di cui dispone gran parte delle avversarie, ma come hanno dimostrato i recenti risultati la coesione del gruppo, la capacità di affrontare nel migliore dei modi le partite che contano ai fini della salvezza e di mimetizzare i propri punti deboli possono cambiare le gerarchie dettate dal “vil denaro”.
Il primo passo è stato quello di confermare l’allenatore Matteo Bertini. La società sa bene quanto di suo ci fosse stato nell’ottavo posto finale e quindi ha cercato e trovato un accordo con lui anche per la prossima stagione, sottraendolo, almeno per ora, alla corte del Club Italia. Bertini è comunque entrato a far parte dello staff della nazionale maggiore. Accanto a lui è stato confermato l’intero staff, dai due vice Serena Avi e Milo Piccinini, fino al fisioterapista Daniele Dalsass e al preparatore atletico Paolo Santorum.

La grana dell’impianto di gioco

Un problema da affrontare, per la verità ancora insoluto, è quello che riguarda l’impianto di gioco per le partite casalinghe. Nella stagione appena conclusa, come noto, la Lega di serie A femminile aveva concesso alla società una deroga all’obbligo di utilizzare un palazzetto in grado di contenere almeno 1.500 spettatori, una liberatoria scontata per un torneo nel quale difficilmente il pubblico avrebbe avuto la possibilità di seguire dal vivo le partite, come purtroppo è avvenuto. Diverso il discorso per quanto concerne il prossimo torneo, nel quale si spera che i tifosi possano tornare ad affollare le tribune e in vista della quale la Lega non ha intenzione di riproporre questo tipo di concessioni.
Le possibilità sono tre. Cercare di ottenere, almeno per le sole partite ufficiali, la Blm Group Arena, sgomitando con Trentino Volley e Aquila Basket per ricavarsi questo spazio, oppure (seconda ipotesi) spostarsi nell’impianto di Gardolo, che già a fine anni Novanta aveva ospitato la squadra di Mezzolombardo nelle tre stagioni di A2, oppure (ultima opzione) montare a Sanbapolis le tribune necessarie a raggiungere la capienza richiesta.
Si tratta di tre soluzioni problematiche, una più dell’altra. La prima, perché giocare le gare ufficiali in un impianto nel quale non ci si allena mai è sempre uno svantaggio, perché l’affitto è più costoso e perché il pubblico finirebbe per disperdersi nei grandi volumi dell’arena. La seconda, perché a Trento Nord bisognerebbe comunque intervenire con una nuova struttura mobile e perché il fondo della palestra è troppo duro per muscoli e tendini dei pallavolisti, un problema che alla fine degli anni Novanta aveva già inciso sulla salute degli atleti dell’allora Itas Btb Mezzolombardo. La terza, perché a Sanbapolis, forse, non c’è nemmeno lo spazio sufficiente per montare la tribuna che servirebbe per portare la capienza complessiva alla famigerata quota di 1.500 persone. La società in questi giorni sta concentrando tutte le proprie attenzioni su questo problema e fino a quando non lo avrà risolto non comincerà a ufficializzare gli acquisti che ha già perfezionato.

L'americana August Raskie
L'americana August Raskie

Due palleggiatrici nuove di zecca

Detto dello staff tecnico, era evidente fin dall’inizio di questa stagione che l’organico protagonista della promozione in A1 non avrebbe potuto essere riproposto senza profonde modifiche. In primo luogo perché i miracoli si fanno una volta sola; in secondo luogo perché rinunciare all’apporto di giocatrici straniere in un torneo dove una sola concorrente ne ha tesserate tre (Brescia) e tutte le altre ne avevano in organico almeno almeno cinque non ha alcuna motivazione logica; in terzo luogo, forse il più importante, perché a questo gruppo mancavano centimetri per tenere testa ai “fisici bestiali” schierati dalle avversarie.
Il secondo passo, dopo la conferma dell’allenatore, è stato quindi blindare le tre giocatrici che si sono obiettivamente dimostrate più adatte alla categoria, ovvero l’opposta Vittoria Piani, la centrale Eleonora Furlan e il libero Ilenia Moro. Tutto il resto dell’organico, titolari e riserve comprese, cambierà.
Per quanto concerne la regia, Maria Luisa Cumino si sposerà nel corso dell’estate e probabilmente scenderà di categoria, mentre Maria Irene Ricci non dovrebbe avere difficoltà a trovare uno spazio da protagonista in serie B1.
In questo ruolo chiave la società impiegherà una delle tre straniere che arriveranno alla corte di Matteo Bertini. Il nome prescelto è quello della regista americana August Raskie, classe 1996 (mese di dicembre), alta 1,83, reduce da un ottimo campionato nella massima serie francese con la maglia del Beziers. Il team transalpino allenato da Fabien Simondet ha chiuso la stagione al secondo posto dietro al Mulhouse, eliminato in semifinale in Coppa Cev (dal Galatasaray) e nella Coppa di Francia. In Italia è conosciuta per aver già vestito nella stagione 2019-2020 la maglia della Bartoccini Perugia, un’avventura cominciata in maniera infelice, dato che per tutto il girone di andata l’allenatore le ha preferito l’ex gialloblù Ilaria Demichelis, ma che stava raddrizzandosi nel ritorno, quando l’americana fu schierata sempre nello starting seven (ad eccezione di un match). La seconda palleggiatrice sarà invece italiana, con tutta probabilità si tratta della veneta Martina Stocco, cresciuta a Bassano del Grappa e poi protagonista a Montecchio e Maggiore, Talmassons e, fino a poche settimane fa, a Olbia in serie A2.

Intorno a Vittoria Piani cambiano tutti i martelli

Detto del ruolo di opposto, dove è stata confermata Vittoria Piani, un cambiamento totale subirà il reparto delle schiacciatrici, visto che Melli, D’Odorico, Trevisan e Marcone cambieranno casacca. La Trentino Rosa avrebbe confermato Sofia d’Odorico, e anche lei sarebbe rimasta volentieri a Trento, ma Novara l’ha richiamata all’ovile, dove, tra l’altro, avrà l’opportunità di mettersi alla prova in Champions League, dato che nella prossima stagione sarà la prima alternativa a Caterina Bosetti. Giulia Melli dovrebbe invece accasarsi a Perugia, mentre, per quanto concerne Francesca Trevisan e Benedetta Marcone, potrebbero trovare spazio in A2.

L'argentina Kamila Nizetich
L'argentina Kamila Nizetich

In questo ruolo la Delta Despar piazzerà le altre due straniere con le quali si è già accordata, ovvero l’argentina Yamila Nizetich e la cubana di passaporto spagnolo Jessica Rivero Marin. In questi due casi manca solo l’ufficializzazione.
La prima nella passata stagione è stata compagna di squadra di Raskie nel Beziers ed è capitano della nazionale biancoceleste. Si tratta di un’atleta decisamente più matura rispetto alle compagne, dato che è nata nel 1989, e nel cui curriculum appaiono tre stagioni nella massima serie italiana, affrontate con tre società diverse, ovvero Cuneo (2019-2020), Novara (2018-2019) e Pesaro (2017-2018). Nella classifica che appare sul sito della Lega Femminile, che tiene conto di attacco, muro e servizio, ha chiuso il campionato ‘19-’20 all’undicesimo posto fra le bande.
In quanto a Jessica Rivero, nella stagione appena conclusa ha vestito la maglia del DPD IlCapital Legionovia Legionowo, squadra polacca uscita dai playoff nei quarti di finale per mano del Radom. La nota curiosa è che la cubana con questa maglia ha affrontato due volte anche il Beziers di Raskie e Nizetich, poiché le due formazioni si sono incrociate nella Main Phase di Coppa Cev, una doppia sfida che ha regalato soddisfazioni solo alle francesi, vittoriose sia all’andata sia al ritorno per 3-0. Nel suo curriculum ci sono anche due stagioni a Brescia, fra il 2017 e il 2019, una a Mondovì nel 2017-2018 in serie A2. Ha quindi già affrontato la Delta Despar in quel torneo, dando non pochi dispiaceri alle gialloblù, che uscirono sconfitte contro le piemontesi sia all’andata (1-3 con 17 punti di Rivero), sia al ritorno (altro 1-3 in casa con 18 punti di Rivero).

La cubana di passaporto spagnolo Jessica Rivero Marin
La cubana di passaporto spagnolo Jessica Rivero Marin

A completare il reparto, anche in questo caso, arriveranno due atlete italiane, che dovrebbero rispondere ai nomi di Rebecca Piva e Chiara Mason. La prima è uno posto-4 giovane (classe 2001), reduce da due ottime stagioni a Ravenna in serie A2: nell’ultima la giovane figlia d’arte (pallavolisti con trascorsi in serie A sia il papà sia la mamma) è risultata addirittura la terza miglior realizzatrice della categoria, dietro a Pamio e Lipska, con 466 punti realizzati, tanto che è stata convocata in maglia azzurra nel gruppo che affronterà la Vnl insieme a Furlan, Melli e D’Odorico.
La seconda, nata nel 2000, ha già vestito la maglia gialloblù nella stagione 2018-2019 e si lascia alle spalle due stagioni in serie A2 a Soverato. Nell’ultima ha realizzato 326 punti, risultando 17ª per numero di punti prodotti.

Al centro arrivano i centimetri di Beatrice Berti

Al centro della rete, insieme ad Eleonora Furlan, vedremo in azione una giocatrice italiana, che non sarà Silvia Fondriest. Per la roveretana quella passata non è stata una stagione memorabile, un po’ per i problemi fisici che ha incontrato, un po’ perché contro avversarie fisicamente più dotate di lei ha faticato moltissimo, non solo a muro, ma anche in attacco. Non avrà problemi a trovare spazio in A2, categoria nella quale ha sempre saputo fare la differenza. In partenza è anche Valeria Pizzolato, che ha fornito un buon contributo, ma che con i suoi 181 centimetri ha allo stesso modo grosse difficoltà a tenere testa ai posti-3 di categoria.
Per rafforzare il settetto base si è scelta anche in questo caso una giocatrice dotata di grandi mezzi atletici, ovvero Beatrice Berti, in uscita dalla retrocessa Brescia, squadra che, a prescindere dal fatto che venga ripescata nella massima serie o meno, rinnoverà quasi completamente il proprio organico.
Classe 1996 e alta 1,93, si è fatta le ossa nel Club Italia, prima di approdare a Busto Arsizio, dove è rimasta dal 2016 al 2020 e dove è stata compagna di squadra della stessa Fondriest (nel 2016-2017) e poi di Vittoria Piani dal 2017 al 2019. Nel torneo appena terminato ha chiuso all’ottavo posto per muri vincenti (0,72 a set).

La centrale Beatrice Berti
La centrale Beatrice Berti

In quanto alla panchina, le attenzioni convergono tutte su Michela Rucli, classe 1996, che si lascia alle spalle due stagioni a Martignacco in serie A2, società nella quale è approdata dopo una formativa esperienza sportiva (e ovviamente didattica) alla Hofstra University di New York. Alta 1,85, nella stagione appena conclusa è risultata la sesta realizzatrice (con 243 punti) nel ruolo.

Autore
Andrea Cobbe
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