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Itas Trentino scarica, Monza piazza la zampata alla ilT Arena

La ghiotta opportunità di chiudere in tre sole partite la semifinale scudetto contro la Mint Monza svanisce in gara 3. La squadra brianzola, ieri pomeriggio, in una ilT Quotidiano Arena in versione “tutto esaurito”, si è giocata al meglio le ultime carte che le rimanevano per non uscire di scena, mettendo in campo tutto quello che aveva, soprattutto il ritrovato Stephen Maar. Così, complice un assetto che ha cambiato le carte in tavola, una fruttuosa strategia in battuta che ha trovato i trentini abbastanza impreparati e una evidente spossatezza nelle file gialloblù, la squadra di Massimo Eccheli ha finito per imporsi al termine di una lunga battaglia, allungando così la serie. La gara si chiusa solo al tie break, ma nonostante il 2-3 finale Monza ha giocato complessivamente meglio e ha mostrato maggior cinismo dei campioni d’Italia nelle battute finali del terzo e del quinto set, quando l’Itas Trentino si è incartata.

In una sfida connotata da pochissimi ace, fondamentale nel quale l’Itas Trentino non ha mai trovato ritmo anche grazie al fatto che con tre schiacciatori in campo Monza ha potuto ricevere spesso con quattro uomini, la Mint ha fatto leggermente meglio con gli attaccanti di palla alta, visto che il trio composto da Loeppky, Maar e Takahashi ha messo a terra 65 palloni con il 50,4% di efficacia, mentre i quattro trentini, Michieletto, Lavia, Rychlicki e Nelli, si sono fermati a 59, con il 49,2%. Ha ovviamente contributo a questo riequilibrio sostanziale il ritorno in campo di Maar, la cui efficienza è stata però abbastanza bassa alla luce dei 4 errori e dei 6 muri subiti, ma anche la giornata poco felice di Rychlicki e Lavia (0% nel tie break), il primo uscito sul 4-3 del quarto set a causa di crampi, il secondo apparso molto stanco. Inoltre in una situazione difficile come quella di ieri si è fatta sentire in maniera più pronunciata l’assenza di Sbertoli, che avrebbe potuto contribuire a dare maggiori sicurezze ai compagni e anche a dare qualcosa in più al servizio. Un antidoto andrà anche trovato per gestire meglio le ripetute battute corte di Chahpoa e Takahashi che hanno messo alle corde la ricezione di casa, limitandone le opzioni di attacco.

Chi vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto può parlare di serie riaperta con carte rimescolate dal rientro di Maar, chi vuole vederlo mezzo pieno può concludere che alla fine, pur giocando molto sottotono rispetto ai propri standard, l’Itas Trentino ha comunque perso di due punti al tie break, giocandosela fino all’ultimo pallone. Gara-4 di giovedì ci dirà come la squadra di Soli saprà reagire, un match nel quale potrebbe anche tornare a disposizione il regista titolare, che da alcuni giorni si sta allenando a pieno regime e ha ormai abbandonato il tutore.

La cronaca

Massimo Eccheli recupera Stephen Maar e, come accennato, decide di schierare un settetto con tre schiacciatori, viste le grandi difficoltà incontrate da Szwarc nelle prime due partite, una scelta che garantisce grande equilibrio. Così Loeppky si schiera in diagonale a Cachopa, con Maar e Takahashi in posto-4. Nessuna novità nello schieramento trentino.

L’avvio è favorevole ai gialloblù, che si portano sul 3-0 grazie ad una pipe di Lavia e ad un muro di Kozamernik su Maar, ma è solo un lampo iniziale, perché con i servizi corti di Takahashi va a pareggiare già sul 7-7, contrattaccando con successo con lo stesso Takahashi e con Maar. Michieletto ha ancora le polveri bagnate e regala il 9-10 alla Mint, ma si rifà murando Loeppky dopo che Kozamernik aveva raccolto un ace sullo stesso canadese (12-10). L’Itas allunga con le bordate di Rychlicki dai nove metri, che fruttano due ace, un errore di Takahashi da seconda linea e un contrattacco vincente di Michieletto (17-12). Il margine sembra risolutivo, o almeno lo sarebbe con la Trento che siamo abituati a vedere, ma questa di questa sera fatica in ogni fondamentale e il suo gioco si appoggia su equilibri precari. Così dopo aver allungato sul 19-13 finisce in una voragine. Maar valorizza con due bordate due comode ricostruzioni (19-16), poi di nuovo le battute corte di Takahashi fanno vedere i sorci verdi alla ricezione gialloblù: un attacco del freschissimo Maar e tre muri consecutivi di Di Martino (2) e dello stesso Maar su Kozamernik e Rychlicki cambiano tutto (21-21). Si arriva sul 23-23, quando Loeppky realizza un ace su Lavia, per poi annullarsi il set ball con una battuta in rete. A questo punto Kozamernik mette in difficoltà Maar per due volte con la sua float, nella prima occasione Lavia va a segno da seconda linea, nella seconda Takahashi manda out un attacco con palla staccatissima e così l’Itas si salva in extremis: 26-24.
Monza attacca meglio (48%-44%) e mura di più (4 block contro 3), nonostante una ricezione peggiore (50%-74%), ma incassa due ace in più (3-1), fatali.

Anche nel secondo set i trentini partono con il piede giusto (4-2), mandando a segno per 4 volte Michieletto, ma poi tornano a soffrire le jump float corte, questa volta di Cachopa, che permettono a Maar e Takahashi di firmare il sorpasso (6-7). Maar ha energie da vendere e festeggia anche il 6-9, ma la complicità del cambio palla trentino, molto deficitario, è evidente. Fino al 14-16 nulla lascia intendere che l’Itas possa invertire l’inerzia, quando Rychlicki interrompe il lunghissimo digiuno in fatto di break point, murando Maar per il 15-16. Si tratta solo di un attimo, perché poi Takahashi riporta a +3 Monza. Ci si attende una reazione dell’Itas che non arriva mai, non basta l’errore di Maar per il 21-22 a rimetterla in carreggiata, perché poi Lavia sbaglia il servizio sul 22-23 e Cachopa vince un contrasto con Rychlicki, che vale il 22-25.
La squadra di Soli attacca meglio di quella di Eccheli in questa frazione (55%-52%), ma lo fa solo in 29 occasioni contro le 40 di Monza e quindi serve a poco. Anche i 2 muri a 0 valgono solo per statistiche, così come il 65% di Lavia e il 60% di Rychlicki in attacco.

Nel terzo parziale, si rivede di nuovo lo stessa schema di partenza: Itas avanti per 5-3 grazie ad un muro di Rychlicki e un attacco di Michieletto, ma il vantaggio evapora in un attimo, stavolta con due serie di break point pesantissime degli ospiti, che devastano il cambio palla trentino con le float corte prima di Cachopa e poi di Takahashi. La prima serie viene alimentata da un attacco in rete di Podrascanin (pessimo l’assist) e due contrattacchi del giapponese (5-7); la seconda da un muro di Maar su Rychlicki, un contrattacco di Loeppky, un errore di Lavia, che ricade dentro la rete dopo un attacco (altra alzata a dir poco imprecisa), e infine da un muro di Loeppky sullo stesso schiacciatore calabrese, finito nella buca. Il 6-12 è pesantissimo, ma l’Itas Trentino, con Nelli al posto di Rychlicki, prova comunque a risalire la corrente, aiutata da Monza che abbassa la guardia.
Prima Podrascanin conquista cambio palla (attacco) e break (muro sulla pipe di Takahashi), poi, sul 16-19, Lavia fa secco Gaggini in battuta e riapre i giochi. Sul 20-22 Acquarone mura Takahashi e sul 22-23 il giapponese manda la palla fuori dal campo fissando una incredibile parità (23-23). E c’è di più, perché un errore di Maar regala all’Itas il primo set point (25-24) e un’occasione clamorosa per vincere un set già perso. Purtroppo i gialloblù non ne approfittano e dopo il cambio palla di Loeppky subiscono un incredibile ace per mano di Di Martino (Rychlicki riceve in palleggio in maniera disastrosa) e poi Michieletto manda out l’attacco successivo, un altro errore molto pesante nell’economia del match e forse dell’intera serie. Finisce 25-27.
È ancora l’attacco a fare la differenza a favore dei brianzoli (43%-50%), un peccato perché il muro di casa fa grandi cose (5-3), mentre il servizio incide pochissimo (1 ace per parte).

La situazione si fa critica per i campioni d’Italia, che a questo punto non possono più sbagliare nulla se vogliono chiudere la serie. Solito inizio che fa ben sperare, nella quarta frazione (4-2), con Michieletto a segno tre volte, ma poi Galassi, fino ad allora spettatore non pagante del match, scarica quattro bordate consecutive sulle ricezione trentina, che viene polverizzata: muro di Di Martino su Lavia, contrattacco in pipe di Maar, ace su Lavia, ace su Michieletto e siamo sul 4-7. In campo, dal 4-3, c’è Nelli per Rychlicki, che viene letteralmente messo fuori gioco dai crampi, ma questa volta la reazione arriva, impostata da un contrattacco di Lavia (6-7), poi finalizzata da un bel turno in battuta di Acquarone, che usa la stessa arma di Monza (le float corte) per mettere in difficoltà i lombardi: Michieletto, Lavia e un errore di Cachopa, che alza a metà strada fra Di Martino e Takahashi, lanciano i trentini sull’11-9, che però con due errori riportano in parità Monza (12-12). A dare una nuova spinta ai gialloblù è un ottimo servizio di Nelli, che viene valorizzato da un muro di Podrascanin su Galassi (16-13). Monza non si dà per vinta e risponde colpo su colpo, grazie a Galassi, diventato improvvisamente protagonista: il suo ace su Laurenzano (16-15) e il suo muro su Lavia (20-19) mantengono alta la suspance. Sul 24-22 Takahashi annulla il primo set ball, Marr il secondo (24-24). Sul 25-25 Maar manda fuori una pipe e subito dopo Kozamernik lo mura, portando la sfida al tie break: 27-25.
L’Itas Trentino fa meglio della Mint in attacco (55%-42%) e a muro (3-2), ma accusa 3 ace contro 0. Nelli svetta con l’80% in attacco, Michieletto viaggia sul 62%, ma dal centro arriva un solo punto in attacco.

Si va così al tie break. L’inizio è poco felice (1-3 con due primi tempi di Galassi e un attacco di Loeppky), ma poi con i servizi di Nelli la squadra di Soli va al sorpasso (errore di Loeppky e contrattacco di Michieletto). Sarebbe il momento di dare il colpo di acceleratore decisivo, ma questa non è l’Itas spietata che ci siamo abitati a vedere nelle ultime due stagioni: Nelli sbaglia il terzo servizio della serie, Acquarone commette invasione (4-5), poi di nuovo i campioni d’Italia costruiscono (6-5 con un muro di Podrascanin e un attacco di Nelli) e smontano (Michieletto sbaglia la battuta e Lavia l’attacco). Poi diventa protagonista assoluto Takahashi, che prenota il premio mvp finale con i contrattacchi del 7-9 e del 9-12, che sembrano condannare l’Itas. Sull’11-13, però, dopo il cambio palla di Nelli, Michieletto va a segno per il 12-13 e un attimo dopo l’opposto toscano sfiora l’ace con una traiettoria diagonale micidiale, ma imprecisa per pochi centimetri. Un vero peccato, perché poi Michieletto annulla il primo match point brianzolo, ma nell’azione successiva l’Itas Trentino si incastra: riesce a ricostruire per ben tre volte, continuando a servire Lavia in posto-4 con il muro a tre schierato davanti a sé, che per due volte gli respinge il pallone e la terza realizza il punto della vittoria con il tocco del terzo di rete, ovvero Takahashi.
I numeri dicono che l'attacco di Monza ha fatto meglio di quello trentino (53% - 45%), ma ha anche portato meno punti (9 contro 10), quindi la differenza va ricercata, a parità di muri (1-1), erorri (1-1) ed ace (0-0) nell due batute in più sbagluate dai trentini (1-3), che pagano anche lo 0 su 5 di uno stremato Lavia.

Il tabellino completo

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Autore
Andrea Cobbe
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