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A1 Femminile

Un brutto Neruda viene superato nettamente dal Club Italia

É un Neruda troppo brutto per essere vero. Nella settima giornata della serie A1, la meglio gioventù del volley italiano diventa grande, facendo piccola piccola la formazione bolzanina. Al PalaResia le altoatesine crollano infatti in soli tre set sotto i colpi del Club Italia, la giovanissima squadra della Federvolley formata dai migliori talenti azzurri, che grazie a questi tre punti centra la prima vittoria in campionato e abbandona l'ultimo posto, dove ora troviamo il Bisonte Firenze.
Il pubblico del Palasport non aveva ancora visto il Neruda giocare così male: una squadra spenta, senza grinta, che si arrende senza lottare. Dall'altra parte della rete c'era invece una formazione giovanissima, formata dalle promesse della pallavolo italiana, scelte per portare avanti questo interessante progetto. Saranno il futuro dell'Italvolley (molte di loro in estate hanno vinto il titolo mondiale U18 e hanno chiuso al terzo posto i Mondiali U20, quelli vinti da Martinez) e già ieri sera lo hanno dimostrato. Anastasia Guerra, top-scorer con 22 punti, ha fatto quello che voleva, con le altoatesine impotenti. Bene anche Paola Egonu ma tutte le ragazze di Lucchi e Bonitta hanno fatto una prestazione strepitosa. Quella che sicuramente non ha offerto un timido Neruda, una brutta copia di quello ammirato in tutte le altre partite casalinghe disputate sinora.

La cronaca del match

Eppure le premesse c'erano tutte. La voglia di riscattare l'opaca prestazione di Scandicci alla vigilia era tanta, ma in campo non si è vista. Il Club Italia, che ha lanciato al palleggio Orro, al debutto da titolare, al posto di Malinov, ha dettato il ritmo fin dalle prime battute del primo set. I muri su Ikic e Manzano, l'attacco vincente di Egonu, gli errori di Mari e Martinez hanno spianato la strada alle azzurrine, passate dal 5-5 al 6-10. Il vantaggio ha dato fiducia a Guerra (devastante) e compagne, che hanno allungato sul 7-14. Oltre ad attaccare forte, le ospiti hanno anche difeso alla grande, con il libero Spirito sugli scudi, mentre Brcic ha faticato a trovare sbocchi per la manovra, con Ikic in difficoltà e Martinez (molto cercata dalla battuta avversaria) e Mari a corrente alternata. E così il primo set è andato al Club Italia (18-25).
Nel secondo parziale il Neruda è partito meglio (7-4 con due ace di Ikic e Manzano), poi Martinez ha firmato il 14-11. Guerra, Egonu e Zanette, però, non sono state a guardare, Spirito ha salvato alla grande diversi attacchi e le ospiti sono tornate sotto (17-17 con muro di Berti su Mari). Guerra con un micidiale uno-due ha scavato il solco (20-23) e a firmare il 2-0 ci ha pensato Egonu passando sopra Brcic: 22-25.
Nel terzo parziale coach Bonafede ha lasciato in panchina Matea Ikic, schierando in banda l'altoatesina Kathrin Waldthaler. Mari e Martinez hanno timbrato i primi due punti del set, con il Neruda che si è poi portato anche sul +3. Il Club Italia, però, non ha mollato, si è fatto sotto e ha lottato punto a punto, fino al mini-break altoatesino per il 17-14 (da segnalare due punti di Waldthaler). Sul più bello, però, le altoatesine hanno frenato, venendo riprese dall'ace fortunato di Egonu, complice l'involontario tocco di piede di Mari con la sfera destinata sul fondo. E' stata la svolta. Poco dopo è arrivato anche l'ace di Zanette con Paris in ritardo per il 21-22, mentre al resto ci ha pensato Guerra. Garzaro è stata l'ultima a mollare, ma contro la coppia Guerra-Egonu c'è stato poco da fare con la seconda che ha chiuso il match sul 23-25.

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