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Il brindisi in Piazza Pasi chiude la stagione della Diatec

Il brindisi al Bar Pasi coi tifosi e la successiva cena di gala fra giocatori, dirigenti e staff al Forsterbräu di via Oss Mazzurana a Trento celebrati martedì sera hanno ufficialmente chiuso la stagione 2015/16 di Trentino Volley, la sedicesima assoluta di attività.
Nelle prossime ore una fetta consistente della rosa gialloblù lascerà la Città per fare ritorno a casa e godersi un po’ di meritato riposo; ci sarà però anche qualcuno che tornerà in campo già nel giro di pochi giorni. Stamattina infatti Matey Kaziyski è partito per il Giappone, dove dall’inizio della prossima settimana disputerà la Kurowashiki Cup con la maglia del Jtekt Stings, la Società con cui ha disputato l’intera stagione nel campionato del Sol Levante.
In partenza a breve ci saranno poi anche Solé (che tornerà in Argentina per trascorrere una settimana in famiglia a Rosario prima di iniziare a lavorare con la Seleccion in vista della World League) e Urnaut, che fra sette giorni dovrebbe unirsi alla Squadra Nazionale slovena di cui è Capitano. Venerdì invece toccherà a Van de Voorde e Djuric, pronti a tornare rispettivamente in Belgio e Grecia, mentre i giocatori italiani (Colaci a parte) resteranno nei dintorni di Trento sino a fine settimana, in attesa di conoscere gli impegni con la Nazionale che potrebbero riguardare la maggior parte di essi. Si concederà, infine, una vacanza in Italia il palleggiatore Bratoev, che durante la prossima estate non sarà impegnato con la Bulgaria, e per una decina di giorni visiterà alcune fra le città più belle del nostro paese.
«Non abbiamo concluso la stagione come avremmo voluto, potevamo fare di più – ha spiegato Mitar Djuric a Trentino Volley Tv a margine del brindisi coi tifosi - . Abbiamo giocato tante finali ma c’è sempre mancato qualcosa per portare a casa la vittoria di almeno una di queste; non siamo stati particolarmente fortunati ma la mia speranza è che nel prossimo campionato potremo vantare un credito da questa punto di vista. Il momento più significativo? La sfida di Cracovia col Kazan».
«Dobbiamo comunque guardare alle cose buone che questa stagione ci ha lasciato – ha aggiunto a tal proposito Tine Urnaut - e credo che per una squadra giovane come la nostra arrivare a giocarci sino agli ultimi punti la finale di Champions League sia stato qualcosa di davvero grande».

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