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La Energy TI batte la Lube e infiamma il PalaTrento

Non sarà più la Trentino Volley che faceva tremare il mondo, fino a due anni fa, ma questa è comunque una Energy TI che diverte, appassiona e fa crescere i propri talenti. Contro la ex capolista Lube ci mette del suo Stoytchev, nella preparazione del match e nella gestione dei cambi, ci mettono del loro i giocatori, che anche nei momenti di grossa difficoltà non perdono la bussola e non cedono mai allo scoramento, aiutandosi l'un l'altro. Così il fortino del PalaTrento resiste anche agli assalti dei campioni d'Italia, che pur disponendo di un organico attrezzatissimo alla fine hanno dovuto arrendersi alla forza di volontà dei padroni di casa, veicolata, in campo, dal muro e dalla difesa, che hanno fatto gli straordinari. Per la gioia del pubblico, capace di colorare il PalaTrento come non si vedeva da tempo.

I festeggiamenti a fine partita  (foto Bettega)
I festeggiamenti a fine partita (foto Bettega)

Primo set (21-25), si decide tutto nel finale
L'incontro comincia senza gli opposti titolari in campo. Dell'assenza di Sabbi si sapeva, visti i suoi problemi ai muscoli addominali, di quella di Nemec no. Si tratta di una scelta tecnica, non di una decisione dettata dallo staff medico, presa alla luce delle ultime prestazioni non esaltanti, in particolare in attacco, dell'opposto slovacco. Ci vuole coraggio a lanciare Nelli in campo dal primo scambio contro la Lube, ma Rado ce l'ha e sulle prime la scelta si rivela azzeccata. I primi due attacchi vincenti trentini sono suoi, l'allungo sul 7-4 porta invece la firma di Podrascanin (errore in attacco), Lanza e Solé. La Energy TI gioca bene nella fase break, ma si scompone in vista del time out tecnico, prima perché l'arbitro Saltalippi fischia una "portata" a Lanza, poi perché due battute di Baranowicz valgono un ace sullo stesso Pippo e un muro su Kaziyski, decisamente spaesato. Trento reagisce subito con un muro di Kaziyski, fondamentale nel quale ultimamente eccelle, e un ace di Nelli su Henno confermato dal videocheck (14-12). Parodi sfodera un muro sul giovane opposto toscano (protagonista di un derby regionale con Fei) e un pallonetto, riportando avanti i suoi (14-15), ma quello che costruisce il posto-4 di Imperia lo disfa Kovar: errore e attacco murato da Nelli per il 20-18, che lancia i padroni di casa. A questo punto, però, la macchina trentina si paralizza, letteralmente, incassando sei punti di fila, frutto di due errori (Solè in battuta e Birarelli in attacco), due attacchi di Parodi, uno di Fei e uno di Stankovic. La complicità dell'attacco di casa è evidente.
I numeri - Stupisce il rapporto negativo fra qualità della ricezione (73% positive) e dell'attacco (35% a segno) della Energy TI, mentre la Lube fa meglio (59% in ricezione, 52% in attacco). Il tutto è intimamente legato allo 0% di Kaziyski (0 su 9) e al 33% di Nelli (3 su 9).

Secondo set (25-23), equilibrio sovrano, cresce l'attacco di casa, pesa un errore di Saltalippi
La Lube parte bene, grazie a Fei, a Kovar e ad un servizio trentino falloso. Sul 3-5 Kaziyski, in grave difficoltà in attacco, lascia il posto a Fedrizzi così in campo va un terzetto di palla alta intermante costruito nelle giovanili di Trentino Volley. Nessuna altra squadra di A1 oggi sarebbe in grado di fare altrettanto rimanendo competitiva, al punto che la Energy TI va al sorpasso proprio con i due schiacciatori: il primo batte bene, il secondo chiude un'azione lunga che vale l'8-7. Il break point dell'11-9 arriva dalla dea bendata, che ferma sul nastro un servizio di Nelli, poi murato vivo da Parodi. Lanza tiene in piedi l'attacco trentino quasi da solo, che sulle staffilate di Podrascanin dai nove metri mostra le corde: Fedrizzi riceve male per due volte di fila, Nelli e Lanza sbagliano regalando il 16-16 a Treia. Sul 17-16 Stoytchev decide di rimandare in campo Kaziyski e la scelta è vincente, perché Matei firma il 18 e 19-17. Sul 19-18 l'arbitro giudica out un servizio di Kovar, ma il videocheck corregge la sua decisione assegnando a Treia il 20-20. Un altro break lo porta un ace di Fei su Colaci, Trento barcolla ma non cede: Parodi sbaglia il servizio e fa 23 pari, poi, con Zygadlo al servizio, un attacco rabbioso di Lanza e un errore di Fei regalano il set alla Energy TI. L'azione del 24-23, tuttavia, è viziata da un errore della coppia arbitrale, giacché l'attacco il lungo linea del giocatore veronese è apparso a tutti out (quindi 23-24): il problema della Lube sta nel fatto che non aveva più videocheck a disposizione e questo ha aperto a Trento le porte del successo parziale e poi finale.
I numeri - Ora l'attacco di casa gira a dovere (62%), grazie allo strepitoso 78% di Lanza e al 57% di Kaziyski, la ricezione rimane superiore a quella ospite.

Michele Fedrizzi impegnato in ricezione (foto Bettega)
Michele Fedrizzi impegnato in ricezione (foto Bettega)

Terzo set (16-25), Treia si scatena in battuta e a muro e dilaga
Dopo il cambio di campo la Lube reagisce provando a scappare subito (1-3), ma a fermarla ci pensano due muri consecutivi di Birarelli. La Energy TI si porta anche sul 6-4, sfruttando una rara pipe vincente di Kaziyski, ma poi sprofonda sotto i colpi del servizio avversario. A stupire tutti è Giulio Sabbi, che dimostra di aver smaltito l'infortunio agli addominali con tre ace consecutivi, capaci di fare secchi uno dopo l'altro tutti e tre i ricevitori trentini. Sul 7-8 la frazione sarebbe ancora apertissima, ma a quel punto va Podrascanin in battuta e il cambio palla di casa va nel panico assoluto: si comincia con un ace su Lanza, poi ecco un attacco di Kovar, un pallonetto di Parodi e tre muri di Stankovic per un 9-16 che non ammette repliche. Il pubblico è ammutolito e Stoytchev cambia uno dopo l'altro i propri giocatori per farli rifiatare, dando spazio a Nemec, Burgsthaler, Fedrizzi, Mazzone e Giannelli. La Lube chiude in souplesse e intravede i tre punti.
I numeri - Spiccano i 5 ace a 0 dei marchigiani, ma anche i 5 muri a 3. La Diatec crolla al 32% in attacco pur con il 62% in ricezione. Lanza chiude con lo 0%, Kaziyski e Nelli con il 33%, fa specie il 17% di Solé.

Quarto set (25-18), la reazione veemente della Energy TI sorprende la Lube
Fino a questo punto della gara la supremazia della squadra marchigiana è apparsa netta e lo dice anche il computo totale dei punti: 62-73. Macerata cerca il colpo del k.o. e parte bene (0-2), ma poi Zygadlo si inventa due battute velenose su Parodi, che portano un muro di Solé su Sabbi e un ace sullo schiacciatore azzurro. È una scossa per la Diatec, che si apre immediatamente un varco verso il tie break con il turno al servizio di Lanza: muro di Kaziyski su Fei, Attacco di Kaziyski e muro a uno di Nemec, rimasto in campo, su Parodi. Trento vola sul 7-3, Macerata tornata sotto grazie ad un errore dell'opposto slovacco e a un muro su Kaziyski, ma poi la Energy TI ha la forza per mettere la freccia e scappare via, sospinta a gran voce dai propri tifosi, tornati in massa al PalaTrento. A fare il diavolo a quattro questa volta sono le battute di Solé, ma anche il cambio palla della Lube ci mette del suo non azzeccandone più una: Parodi scaglia out un pallone non difficile, Nemec dà il benvenuto a Kurek, appena entrato, con un bel muro, Kaziyski ferma Parodi e poi scaglia a terra l'attacco del 12-6 che fa saltare le tribune. I campioni d'Italia sono nella buca, per la prima volta nel match, e lo dimostrano in cassando altri due break point un attimo dopo. Trento dilaga (16-8) e prende coraggio, andando a chiudere con due ace consecutivi di Lanza (da 20-14 a 22-14). Una delle migliori frazioni disputate in questa stagione.
I numeri - Fanno specie le percentuali di attacco bassissime registrate dalle due parti (37% per la Energy TI, 28% per la Lube), ma va ricordato che Lanza e compagni hanno schiacciato moltissime palle break contro muro schierato. Da urlo i 7 muri trentini e i tre ace con 3 soli errori al servizio.

Un attacco di Giulio Sabbi (foto Bettega)
Un attacco di Giulio Sabbi (foto Bettega)

Quinto set (16-14), la Energy TI valorizza la partenza lanciata
Per la terza volta in questa stagione Trento porta al tie break una sfida nella quale si era trovata sotto per 2-1 e anche questa volta alla fine la spunta. Il merito è soprattutto di una partenza bruciante: 7-2 con muri di Birarelli e ancora Nemec (bravissimo in questo aspetto del gioco), un'invasione e un attacco sull'antenna di Sabbi, in confusione dopo l'ottimo ingresso. I campioni d'Italia ci mettono tutto quello che hanno e vanno a riprendere la Diatec con i servizi al fiele di Parodi (ace su Kaziyski), un fallo di linea dello stesso Matey, un attacco lungolinea di Fei (entrato per Sabbi) e ancora un muro di Fei. Sul 9-9 è tutto da rifare, ma al PalaTrento si respira la tensione dei grandi appuntamenti. La squadra avverte questa energia e raccoglie un vitale ace corto con Nemec (13-11), annullato da quello del rientrato Sabbi sul primo match point (14-14). A quel punto due attacchi di Lanza chiudono il sipario.
I numeri - Spiccano anche in questo caso le percentuali modeste degli attacchi (39% contro 36%), ma anche i 6 errori della Lube (4 in battuta e 2 in attacco), decisivi per l'esito della contesa.

Autore
Andrea Cobbe
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