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Diatec strapazzata anche in gara-4, si va allo spareggio

Niente da fare. Anche in questa stagione il campo di Perugia per la Diatec Trentino rimane tabù. L'ultima possibilità di espugnarlo, che avrebbe coinciso con il ritiro del biglietto valido per raggiungere la Lube in finale scudetto, è stata mal impiegata ieri sera. Reduce dalle fatiche, e soprattutto dalle cocenti delusioni, di Coppa Cev, la squadra di Lorenzetti non ha saputo mettere in campo le proprie armi migliori e, dopo aver giocato dignitosamente fino al 20° punto nei tre set, si è poi sciolta come neve al sole quando si trattava di ingaggiare un braccio di ferro con i nerboruti avversari, i quali, come avviene sempre al PalaEvangelisti, si sono appoggiati ad un Atanasijevic in grande spolvero. La squadra trentina, che porta a sei il conto dei set consecutivi perduti in cinque giorni, non ha mai dato l'impressione di poter prendere in mano il controllo di almeno uno dei tre set giocati, come invece aveva fatto in gara-2. Questa, purtroppo, è sembrata più simile alla batosta subita in regular season il 15 gennaio, che a Gara-2 del 26 marzo. Tutto, quindi, è demandato a gara-5, che si disputerà al PalaTrento sabato, sperando di vedere una Diatec più brillante e soprattutto più convinta, perché il potenziale mostrato ieri sera basta appena per superare una squadra di bassa classifica.

Primo set (25-21), i servizi di Atanasijevic fanno la differenza

Si comincia senza sorprese nei settetti: Birarelli riprende il proprio posto in campo dopo l'assenza di gara-3, Berger è ormai calato nel ruolo di titolare. I primi due break point sono di marca trentina, dato che Lanza mette a terra un assist rapido e Solé finalizza il 4-6. Basta però che vada in battuta Atanasijevic e son dolori: l'ace su Colaci e l'attacco di Berger fanno 7-6. Trento deve attendere un nuovo turno al servizio di Giannelli per portarsi a casa un break, grazie ad una smanacciata di Urnaut (12-13), e potrebbe concedere il bis se Stokr non si facesse murare da Berger. Dal possibile 12-14 si arriva al 15-13, anche grazie ad un videocheck che individua un tocco del muro trentino su un attacco dello scatenato Berger non visto da Rapisarda. L'austriaco trova un ace su Urnaut, immobile su un pallone che quasi gli cade sul piede sinistro, poi permette a Atanasijevic di mettere a terra la palla del 18-14. I bianchi sembrano spacciati, invece un fortunoso ace di Antonov sul nastro accorcia le distanze e un omaggio della ditta De Cecco – Podrascanin (pallone “ciccato”) fa addirittura 20-19. Qui purtroppo il primo arbitro Rapisarda si erge a protagonista, fischiando un fallo di portata ad un altro attacco non convenzionale di Urnaut, bruciando il pareggio. Sul 23-21, comunque, ci pensano ancora le battute di Atanasijevic a zittire tutti: attacco vincente in ricostruzione e smash di Berger dopo ricezione lunga di Lanza.
I NUMERI – Perugia attacca (67% - 57%) e riceve (42% - 37%) meglio, ma soprattutto trova in Atanasijevic (73%) e Berger (71%) due terminali letali, che il muro trentino (0 punti) non ferma o rallenta quasi mai.

Secondo set (25-21), è ancora Atanasijevic a soffocare i tentativi di allungo della Diatec

L'avvio della frazione successiva assomiglia quello della prima. Anche stavolta la Diatec si porta davanti per prima, grazie a due belle battute di Urnaut su Zaytsev, finalizzate da un muro di Stokr e da un raro errore di Atanasijevic (6-8). Dopo qualche cambio palla la Sir si conquista la parità (13-13), grazie ad un “brutto” (per la Diatec) muro di Birarelli sull'ex compagno Solé, restituito da Urnaut, che ferma Podrascanin (13-14). La partita diverte il pubblico e Trento infila un altro break grazie ad un muro di Van de Voorde su Podrascanin (15-17), ma anche in questo caso butta via la palla del possibile 15-18, non ricostruendo un appoggio facilissimo a causa di un bagher scellerato. Perugia ne approfitta subito con due attacchi vincenti del proprio inarrestabile opposto. Podrascanin intuisce la scelta di Giannelli di passare per vie centrali, ma i colpi del ko arrivano ancora dai servizi di Atanasijevic, che fulmina un Lanza fuori gara con un ace, cui fa seguito una pipe in rete del capitano, uscito di nuovo dal match nel momento clou. Poi ci pensa anche Stokr a sbagliare malamente un attacco e Urnaut completa la “collezione” di giornata con un servizio out.
I NUMERI – Perugia conserva un vantaggio letale in attacco (62% - 48%), appoggiato ad una ricezione molto più solida (56% - 30%) e a due errori in meno in attacco. Nessun giocatore umbro viaggia sotto al 57% di produttività, mentre la Diatec può rispondere con il solo Stokr (67%). Troppo poco.

Terzo set (25-23), la Diatec tiene fino al 23-23, ma poi cede sul più bello

La totale assenza di “killer instinct” nella squadra ospite si palesa, per coerenza, anche nell'ultima frazione. Giannelli e compagni partono male (8-5) con Atanasijevic protagonista, tanto per cambiare, poi entra in scena Van de Voorde, il miglior centrale sul quale ha potuto contare la squadra trentina in questa stagione, il quale, dopo aver murato Birarelli (8-7), batte per tre volte in maniera poco “digeribile” per la ricezione di casa, così Urnaut (sapiente pallonetto), un errore di Podrascanin e un ace su Zaytsev, troppo arretrato, costruiscono il sorpasso (11-12). Un ace di Atanasijevic su Lanza immobile vale la parità, ma poi inizia una lunghissima teoria di cambi palla, propiziata soprattutto al muro trentino, che rappezza tutti i buchi creati da un attacco non all'altezza dell'incontro. Sul 22-23 Lorenzetti inserisce Nelli per Stokr, chiedendogli un servizio risolutivo, ma il toscano si imbarca alla ricerca di un lungolinea difficilissimo e sbaglia (23-23). A quel punto Birarelli trova due buoni servizi, che Atanasijevic (24-23) e Podrascanin (muro su Lanza) trasformano in oro.

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Autore
Andrea Cobbe
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