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Radostin Stoytchev verso la 300ª panchina in serie A

Ripresa degli allenamenti nella mattinata di martedì per l’ENERGY T.I. Diatec Trentino. Dopo un giorno di riposo, Birarelli e compagni sono tornati al PalaTrento per iniziare a preparare l’importante match di domenica prossima a Forlì contro la CMC Ravenna, che precede i gialloblù di un punto ed una posizione in classifica. In vista dell’appuntamento in Romagna, lo staff tecnico ha programmato due sedute (pesi e tecnica individuale al mattino, solo lavoro con palla nel tardo pomeriggio) per le giornate di oggi, mercoledì e venerdì mentre giovedì e sabato (poco prima della partenza) la squadra sarà di scena nell’impianto cittadino solo nel pomeriggio.
Quella che si giocherà domenica al PalaFiera di Forlì sarà una gara importante anche dal punto di vista statistico per Radostin Stoytchev, che dirigerà dalla panchina per la 300^ volta la Trentino Volley in una gara ufficiale; il dettaglio completo parla di 34 gare nella stagione 2007/08, 51 nella 2008/09, 56 nella 2009/10, 52 nella 2010/11, 52 nella 2011/12, 48 nella 2012/13, 6 nella 2014/15. Oltre ad essere il più vincente (14 titoli), il tecnico bulgaro è di gran lunga anche l’allenatore che ha guidato più volte Trento, addirittura nel 52% (299 volte su 569) delle partite che la Società di via Trener ha disputato nella sua storia. Il secondo in questa particolare classifica è Bruno Bagnoli (88 gare sulla panchina di Trento), poi ci sono Lattari (64), Prandi (61), Serniotti (47 da primo allenatore ma anche 152 da secondo) e Burattini (10). Altissima anche la percentuale di vittorie ottenute da Stoytchev: l’83,2% (249 su 299 gare ufficiali disputate).
«Sono ovviamente contento di poter tagliare questo traguardo con la Trentino Volley perché questa è la Società del mio cuore – ha spiegato lunedì sera il tecnico di Sofia intervenendo alla settimanale puntata della trasmissione tv “RTTR Volley” - : per me sarà però il caso di festeggiare solo se vinceremo domenica a Forlì. Per come sono fatto non guardo mai troppo al passato, penso sempre alla prossima partita; certo, mi fa piacere che la maggior parte delle gare sin qui dirette dalla panchina siano state vincenti perché quello è sempre il mio obiettivo, credo che faccia piacere anche alla Società. Nei precedenti anni abbiamo ottenuto tanti successi e il merito va condiviso fra tutte la parti: giocatori, dirigenti, staff tecnico, pubblico e città. Lavoriamo sodo ogni giorno per provare a raccoglierne altri».
La sfida con Ravenna da questo punto di vista sarà ancora più particolare perché dall’altra parte della rete Stoytchev ritroverà per la prima volta da avversario il libero Andrea Bari (il giocatore che in Trentino Volley ha guidato più volte dalla panchina - 286) e Giuseppe Cormio, il dirigente che assieme al Presidente Diego Mosna lo portò in Italia nel 2007. «Mi farà piacere ritrovare entrambi perché sono state due figure importanti e storiche, con cui abbiamo condiviso tanti bei momenti. Con Baretto, poi, abbiamo sperimentato, per primi e in maniera positiva, l’alternanza fra giocatori del suo ruolo in fase di cambiopalla e break point che si è rivelata molto efficace grazie anche a Colaci. Abbiamo potuto farlo solo perché, ancora prima che con ottimi giocatori, avevo a che fare con grandi uomini, disposti a tutto per il bene della squadra».
Nel corso della trasmissione, Stoytchev ha poi analizzato il momento della squadra, raccontando qualcosa di più sui suoi singoli giocatori. «Con Milano domenica scorsa abbiamo espresso una buona qualità al servizio e a muro, ma ci vuole comunque qualcosa in più in tutti i fondamentali per competere con le squadre più forti della SuperLega – ha ammonito - . La sconfitta subita a Verona dieci giorni fa ha messo in mostra i nostri punti deboli e ha chiarito come la nostra squadra non possa mai mollare o abbassare la concentrazione, se vuole ottenere il risultato. Dobbiamo essere più fluidi nella fase di cambiopalla ed in particolar modo in attacco; ci vuole tempo per riuscirci. Sono contento per il premio ricevuto da Nemec nel match con la Revivre; Martin sta iniziando a diventare il giocatore che mi aspetto e che ho scelto personalmente per questa squadra. Solé e Giannelli sono due giovani di talento che necessariamente devono esplodere in questa stagione: hanno solo un anno di tempo per diventare grandi. Colaci ora è il miglior libero italiano, così come Lanza è uno dei giocatori più importanti di tutta la SuperLega oltre che della nostra formazione. Birarelli è l’atleta che ha fatto il salto di qualità maggiore sotto la mia gestione, Burgsthaler è il giocatore delle partite importanti, Zygadlo è un perfetto uomo-squadra. Kaziyski ha contribuito più di tutti alle tante vittorie del nostro ciclo».

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