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Il personaggio

«Quattro chiacchiere con...»: Chiara Bottura

Dopo un avvio condizionato da un infortunio, il suo rientro in campo sabato ha coinciso con una vittoria dello Studio55 Ata sul campo del Talmassons. Stiamo parlando di Chiara Bottura, schiacciatrice trentina classe 1993', protagonista del successo contro le friulane con 18 punti. Dopo la massiccia rivoluzione operata dalla società in estate, che ha visto partire molte giocatrici storiche per la compagine «atina», Chiara, nonostante la sua giovane età, si sta trovando a ricoprire l'insolito ruolo di "chioccia". In un gruppo sensibilmente ringiovanito, le responsabilità saranno maggiori, ma questo non spaventa la schiacciatrice dell'Ata, come ci ha raccontato lei stessa.

Chiara, come ti trovi nelle vesti di leader di questo nuovo gruppo?
«E'molto strano. Rispetto alla scorsa stagione, il gruppo è stato rivoluzionato ed ora è più giovane. Essere una delle più "vecchie" è per me una sensazione piuttosto strana. Non ci sono ancora abituata. Da quando ho iniziato a giocare a pallavolo, ho sempre avuto ragazze più grandi davanti a me, che vedevo come esempio. Essere diventata all'improvviso la più "anziana" del gruppo, rappresenta una novità».
Di conseguenza, aumentano le responsabilità.
«Certamente. Ora sento la responsabilità ed il dovere di dare sempre il massimo per la squadra, ma è giusto così. Durante gli allenamenti si respira un bel clima e tutte stanno dimostrando voglia di lavorare per migliorarsi ulteriormente. Tale aspetto è fondamentale».
Fin qui l'avvio è stato positivo. Sabato avete ottenuto una bella vittoria in trasferta.
«Sabato abbiamo fatto una gara fantastica. E' stata una vera e propria battaglia, ma alla fine la soddisfazione era enorme. Ognuna di noi ci ha messo la grinta e la voglia giusta, lottando su ogni singolo pallone. Sapevamo che l'avversario era molto forte, ma non abbiamo mai mollato. Questo ha fatto la differenza».
Vittoria che ha coinciso con il tuo rientro dall'infortunio.
«E' vero e sono soddisfatta di essere tornata con una prestazione positiva, ma ciò che conta maggiormente è il successo di squadra. Aver strappato due punti ad una formazione più esperta di noi, è la gioia più grande».
Il tuo rientro è stato importante. Come stai ora?
«Purtroppo ho avuto un piccolo problema all'addominale che mi ha impedito di scendere in campo nelle prime due giornate. Ora però sto bene e credo di aver recuperato completamente. Voglio mettermi i problemi alle spalle e pensare solo alla mia squadra».
Una squadra giovane, ma con individualità interessanti.
«Sì, l'età media si è abbassata rispetto agli anni precedenti, ma potremo contare ugualmente su giocatrici esperte. Morolli e Paoloni infatti, sono sì giovani, ma hanno nel proprio bagaglio esperienze in serie A2. Penso che questo non potrà fare che bene al gruppo. Inoltre, potremo fare affidamento anche su un bel gruppo di giovani che stanno dimostrando voglia di imparare».

La schedina di Chiara Bottura

Autore
Matteo Vitti
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