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Ufficializzata la formula ghigliottina della 2ª fase della B

Archiviata sabato l’ultima giornata della prima fase dei campionati di serie B, fatti ovviamente salvi tutti i recuperi che rimangono da disputare in ogni girone, la Fipav ha finalmente sciolto le riserve in merito alla formula della seconda fase, che l’elevato numero di match rinviati fino ad ora ha costretto a rimodulare. Ad inizio anno, come si ricorda, i gironi da 12 definiti in estate erano stati spezzati in due da 6 squadre seguendo criteri geografici, per limitare la portata delle trasferte e per limitare al numero di 5 + 5 le partite da affrontare in prima battuta. In seguito le sei di ogni gironcino avrebbero dovuto affrontare le sei dell’altro una sola volta, dando così vita alla classifica finale congiunta dalla quale sarebbero emerse le formazioni qualificate ai playoff promozione.

La Fipav oggi abolisce ufficialmente questa formula, che avrebbe comunque permesso a tutte le squadre di giocare almeno altre sei gare, per sostituirla con una nuova, che consentirà di proseguire la stagione, una volta smaltiti tutti i recuperi, solo alle prime quattro classificate di ogni mini-girone. In pratica i team daranno vita subito ai playoff promozione, incrociando in un tabellone ad eliminazione diretta la prima con la quarta del gruppo attiguo e la seconda con la terza.
Un meccanismo discriminatorio, che chiude anticipatamente la stagione di tutte le quinte e seste classificate in ogni girone, ovvero di 27 squadre di B maschile, fra le quali vi sono anche Lagaris Rovereto e Argentario, 20 di B1 femminile, fra le quali vi sono anche Argentario VolLei e Ata Trento, 45 di B2 femminile, fra le quali vi è anche il Neruda Bolzano.

Fra le formazioni regionali proseguirebbero quindi il proprio cammino solo il Bolghera in B maschile, oggi terzo dietro a Mantova e Cavaion (con due gare da recuperare che potrebbero anche portarlo in seconda piazza), il Volano in B1 femminile, oggi secondo con due gare da recuperare, e la coppia Marzola - Lagaris in B2 femminile, saldamente ancorata al terzo e quarto posto (la squadra di Povo potrebbe ancora agganciare anche la seconda piazza). Giocherebbero certamente il 12 e il 15 maggio e poi proseguirebbero il proprio cammino solo se riusciranno a qualificarsi.

La nuova Guida Pratica, oltre a confermare il blocco delle retrocessioni, prevede anche che vi sia tempo fino al 2 maggio per recuperare gli incontri ancora in sospeso, che tutte le gare non disputate per quella data verranno annullate in via definitiva e che qualora qualche formazione che ha diritto a prendere parte alla seconda fase rinunci, non saranno operati ripescaggi di sorta. Un’altra norma, a ben vedere, che rischia di creare degli esisti assurdi, ovvero dei tabelloni dei playoff incompleti, perché non appare assolutamente remota la possibilità che qualche squadra, pur avendone diritto, rinunci a prolungare la stagione di un mese e mezzo solo per giocare due partite sicure, tenendo in moto una macchina complessa e spesso costosa, che comporta spese per l’ospitalità e i rimborsi dei giocatori, nonché quelle da sostenere per rispettare le norme anti Covid-19, per un numero imprecisato di match. In pratica chi davvero ha interesse ad affrontare una seconda fase siffatta, sono solo le società che puntano alla promozione in serie A.

Insomma, l’impressione è che la federazione abbia pensato soprattutto a liberarsi nel minor tempo possibile delle problematiche che i campionati di serie B le stanno creando, mettendo in secondo piano la motivazione principale che anima chi pratica lo sport e lavora nelle società, ovvero far giocare i ragazzi. Tesserati che, non dimentichiamolo, si sono visti troncati a metà anche la stagione passata. Fra il resto sono proprio le squadre più giovani e quindi quelle che dovrebbero essere incentivate a proseguire l'attività, quelle più penalizzate da questa "ghigliottina", perché spesso sono proprio queste ad occupare le parti basse della classifica. Sembra quindi che la Fipav abbia deciso di accanirsi in maniera particolare su ciò che rappresenta la nuova linfa di tutto il movimento.
Da ultimo, per rendere potenzialmente ancora più devastante la portata di questa decisione, bisogna considerare che tante società escluse dalla seconda fase, soprattutto quelle stesse che dispongono di giocatrici giovani, potranno “girare” le atlete fino ad ora impiegate in serie B alle proprie seconde squadre iscritte alla serie C o D, alterando in maniera evidentissima la scala di valori oggi presente in ogni torneo regionale. Un bel lavoretto, non c’è che dire.

Autore
Andrea Cobbe
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