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La dieta dei pallavolisti, cosa mangiano i professionisti

Seguire una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per chiunque, dal maratoneta al sollevatore di joystick, ma è ancor più importante per gli atleti professionisti, che devono mettersi nelle condizioni non solo di essere in salute, ma di poter rendere al meglio sia in partita che in allenamento.
Le diete però non sono tutte uguali e devono essere finemente adattate alla singola persona in base alle attività che svolge e allo scopo della dieta. I pallavolisti sono sottoposti ad un esercizio fisico molto particolare, fatto di continue alternanze tra attività aerobica ed anaerobica, ed è necessario poi garantire all’atleta le condizioni migliori per sviluppare esplosività.
L’alimentazione è quindi una solida base necessaria per garantirsi le condizioni per rendere al meglio, quindi fate attenzione alle abitudini alimentari dei giocatori prima di fare pronostici per una partita o piazzare una scommessa. Se vi interessassero maggiori informazioni sulle scommesse sportive, potreste leggere questa raccolta di recensione della piattaforma online.

Le basi della dieta dello sportivo

Indipendentemente dallo sport che si pratica (e anche se di sport non se ne fa), ci sono delle regole d’oro che sono valide per tutti. Anzitutto, è fondamentale mangiare molta verdura e una buona quantità di frutta, per garantirsi un corretto apporto di micronutrienti (vitamine e sali minerali, ma anche aminoacidi essenziali, grassi omega-3 e omega-6 e altri oligoelementi) e di fibre. È poi necessario bere molto, cioè almeno 2-3 litri al giorno a seconda del peso corporeo. Infine, salvo diete particolari, è consigliabile mangiare almeno 5 pasti al giorno, ma anche 6 o 7, per distribuire meglio le calorie (si mangia meno a pranzo e cena e di più negli altri pasti) e per evitare che il digiuno notturno sia troppo prolungato (evitare di superare le 12 ore).
Infine, parlando di sport, è consigliabile assumere dei carboidrati a rapida assimilazione, assieme a una quota proteica, prima di allenamenti o partite. Se volete sapere cosa mangia Simone Giannelli prima delle partite potete leggere questo articolo. Per gli ultimi risultati dell’Itas Trentino potente invece guardare qui.

Le specificità del volley

Quello che invece deve variare a seconda del tipo di sport sono due parametri fondamentali: il fabbisogno calorico e la suddivisione dei macronutrienti. Il fabbisogno calorico dipende dalla condizione fisica dell’interessato e dal suo metabolismo, così come dalla frequenza e intensità degli allenamenti. La distribuzione dei macro (ovvero carboidrati, grassi e proteine) dipende invece notevolmente dal tipo di sport. Un culturista, per esempio, necessità di una quota maggiore di proteine rispetto a zuccheri e grassi, mentre un cestista deve tenere a bada i grassi e aumentare i carboidrati. Il pallavolista deve seguire una dieta simile a quella dei giocatori di basket, ma con una quota di carboidrati leggermente più bassa e un po’ di grassi in più. La distribuzione ideale è circa 50-55% di carboidrati, 15-20% di proteine e 25-30% circa di grassi.

Cosa mettere nel piatto

Dunque, ricapitolando, si parte da una solida base di verdure, che copra metà del piatto, (cavolo riccio, cavolo nero, spinaci, carote, finocchi, ecc., variando spesso) e frutta (mele, pere, arance, banane, noci, mandorle ecc.), ma anche semi (semi zucca, lino, sesamo). Poi i carboidrati per un quarto del piatto, come pasta, riso, legumi, meglio se integrali ma non nel prepartita (le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri). E infine una buona quota proteica vegetale (lenticchie, fagioli, soia) o animale (pollo, yogurt greco, uova, ma anche una bella costata ogni tanto) per l’ultimo quarto. E infine bere tanto e bere spesso!

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