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Anche a Savigliano il Bolghera deve alzare bandiera bianca

Niente da fare, il sogno del Ks Rent Bolghera di conquistare la serie A3 si è infranto oggi pomeriggio a Savigliano dopo due soli set. Con un 25-22 e un 25-20 conquistati in 49 minuti di gioco la squadra cuneese ha staccato il biglietto per la terza categoria nazionale, confermando tutto quanto di buono aveva già mostrato una settimana prima a Sanbapolis. Nel caldo torrido del palazzetto della cittadina piemontese la squadra di Roberto Bonifetto ha confermato la propria solidità, riprendendo il discorso esattamente dove lo aveva interrotto. Con un cambio palla molto regolare, soprattutto nella seconda frazione, e una fase break imperniata su una gabbia muro – difesa efficientissima, il Gerbaudo ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco, trovandosi sotto solo sul 3-5 e sul 16-18 del primo set. Il Bolghera ha provato a reagire, ma non è riuscito mai ad accelerare, probabilmente anche perché il serbatoio era ormai inesorabilmente vuoto. Le serate storte di Filippo Boesso, che in gara-1 era stato uno dei pochi a lottare fino alla fine, e di Michele Baratto, hanno accelerato l’esito di un match che è scivolato via senza sussulti, purtroppo per la squadra trentina, fino al termine della seconda frazione. La terza è diventata quindi una semplice passerella finale per entrambe le squadre, comunque soddisfatte per la grande bellissima stagione che sono riuscite a costruirsi.
Gli enormi problemi che pone il salto in serie A, da avallare e gestire sul piano economico e organizzativo nel giro di pochissimi giorni, sono sempre rimasti per entrambe le contendenti sullo sfondo, come è giusto che fosse. Se ne occuperà da domani Savigliano, mentre il Bolghera può già cominciare a programmare una nuova stagione in serie B da protagonista.

La cronaca

Due le incognite, una per parte, che aleggiavano prima dell’ingresso in campo delle due squadre. Nelle file trentine il punto di domanda riguardava la presenza di Alessandro Paoli, dopo tre settimane di stop, in quelle cuneesi la presenza dello schiacciatore Francesco Dutto, infortunatosi a Sanbapolis sette giorni prima. Gli starting seven danno semaforo verde al primo, che riprende il posto in diagonale a Bressan, semaforo rosso allo schiaccatore biancoazzurro, che comunque scenderà in campo nella terza frazione. Il Savigliano si schiera dunque con Vittone in regia, Ghibaudo opposto, Bossolasco e Garelli in banda, Gonella e Ghio al centro, Rabbia libero.

Dopo un 2-0 per i padroni di casa (Ghio mura Paoli), nella rotazione con Consolini al servizio il Ks Rent reagisce, portandosi sul 2-4, aiutato dagli errori di Bossolasco e Ghibaudo. Il vantaggio viene difeso il tempo di un amen, ovvero fino a quando non va al servizio Ghibaudo, che realizza un ace su Cristofaletti, seguito da un muro di Gonella su Baratto. Il 6-6 galvanizza il Savigliano, che va al sorpasso con un muro si Bossolasco su Boesso (8-6), subito ripreso grazie a un block di Bressan su Gonella (8-8). Il set è divertente, si va avanti a strappi e fino al 17-18 è difficile capire chi la può spuntare, anche perché le azioni lunghe non si contano.
Ghibaudo è il terminale più prolifico dei piemontesi, che in questa fase si giovano anche di due servizi sbagliati da Bressan e Consolini. A portare in vantaggio gli ospiti è il turno al servizio di Cristofaletti, il più determinato degli orange, che mette le basi per i due errori cuneesi forieri di un promettente 15-16. Dopo il 17-18, come accennato, il vento purtroppo cambia in maniera definitiva. Le battute float di Marco Garelli, che anche all’andata avevano creato grossi problemi al Bolghera, inchiodano il cambio palla trentino: Ghibaudo (attacco), Gonella (muro), Bossolasco (attacco) e ancora Gonella (altro muro) lanciano il Savigliano sul 21-18, che poi diventa rapidamente un 25-22.

A questo punto il Ks Rent dovrebbe vincere quattro set consecutivi per avere la meglio. Difficile, anzi, quasi impossibile con la batterie ormai scariche. Anche perché gli avversari ormai vedono il traguardo in fondo al rettilineo e giocano sulle ali dell’entusiasmo. Dopo un primo timido tentativo del Bolghera (3-4 con due ace trentini), Ghibaudo e compagni mettono la freccia a volano via, prima con due attacchi del preciso opposto piemontese, poi con due attacchi di Bossolasco (8-5). Sul 9-7 Paoli alza bandiera bianca per non peggiorare la situazione del quadricipite (dentro Hueller), poi sull’11-9 Ghibaudo prima e Gonella poi murano Boesso, che viene a sua volta sostituito da Nanfitò. Siamo sul 14-9, ma è come se la partita fosse finita, perché il Savigliano fa tutto bene, mentre il Bolghera annaspa. Bossolasco va a segno due volte (17-12), un ace di Vittone vale il 20-15, uno di Bossolasco il 22-16, l’ultimo punto è un primo tempo di Gonella. Il campionato si chiude qui.

Nel terzo set il Bolghera schiera dall’inizio Hueller e Pedron al centro, Nanfitò opposto. In seguito entrano anche Iiriti e Pedrolli. L’allungo iniziale del Savigliano (5-2) trova la reazione del Bolghera (7-6 con muro di Nanfitò), poi i padroni di casa scappano via sul 12-8 e 17-13. Sul 20-16 il sipario è pronto a calare, ma gli arancioneri decidono di rendere la vita complicata agli avversari, portandosi sul 20-19 grazie a due errori e un attacco di Cristofaletti, che realizza anche i punti numero 21 e 22, mentre il 22-23 è frutto di un errore di Ghibaudo. Si va ai vantaggi, gli errori piemontesi aiutano il Bolghera a tenere fino al 25-25, poi diventa protagonista Luca Pedron (probabilmente al suo ultimo match), che mette a terra in primo tempo e un clamoroso muro al centro su Manca (27-27). Alla fine ci pensano Ghibaudo e Gonella.
Poi è tempo di festa, per tutti. La serie B ci dà appuntamento a ottobre.

Il tabellino completo

Autore
Andrea Cobbe
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