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Il pagellone dopo Itas Trentino - Kioene Padova

Riccardo Sbertoli - palleggiatore - 6+

Non ha colpe specifiche in questo ko, nel senso che le maggiori difficoltà nei tre set perduti ai vantaggi sono arrivate dall’affidabilità della ricezione e dalla incapacità del muro di contenere almeno gli attacchi più scontati di Padova. Ha pagato anche l’inserimento di Pinali nel sestetto, dato che questo innesto ha alterato gli equilibri creati fino alla sfida con la Lube, quando aveva potuto distribuire con omogeneità i palloni ai tre di palla alta, e l’uscita di scena del terminale offensivo più efficiente (Michieletto), valida alternativa a Kaziyski quando la palla pesa: si è notato chiaramente nel finale delle frazioni perdute, quando a Padova è bastato marcare con cura certosina il capitano per portarsi a casa frazioni e partita. Nelle ultime gare il suo servizio ha calato significativamente la propria efficacia (1 solo break point).

Giulio Pinali - opposto - 6

La sua partita si è chiusa con numeri interessanti nei fondamentali break, quali battuta e muro, avendo raccolto 2 ace e 6 break point con il primo e addirittura 5 block vincenti con il secondo, in attacco invece l’opposto bolognese ha faticato un po’ troppo, non tanto per il 44% finale, quanto per i 3 errori, che hanno consigliato a Sbertoli di usarlo con una certa parsimonia. Può solo migliorare e approfittare dell’assenza di Michieletto nelle prossime partite per acquisire fiducia e trovare sintonia con i compagni. Anche se Lorenzetti ha disegnato una squadra con tre schiacciatori, nel corso della stagione il suo apporto sarà comunque fondamentale, sia in caso di infortuni, sia per cambiare modulo di gioco.

Matey Kaziyski - schiacciatore – 5,5

L’uscita di scena di Michieletto lo ha costretto a fare gli straordinari e alla fine non ne aveva più. Sbertoli gli ha affidato 36 palloni su 119, 11 in più di quelli serviti all’opposto, lui è stato bravo nel mantenere medie significative (50%, 64%, 50%, 50%) nei primi quattro set e ad evitare ogni tipo di errore (0 alla fine), ma nel tie break è crollato al 22%, subendo 2 muri (4 in totale). In ricezione ha faticato non poco (38%), subendo 3 ace, male invece a muro, non solo perché non ha messo a segno alcun punto, ma anche perché ha toccato in maniera rigiocabile pochissimi palloni. Anche al servizio non è stata una giornata felicissima: 0 ace e 5 break in 5 set con pochi errori (2).

Alessandro Michieletto - schiacciatore – s.v.

Non stava giocando una gara memorabile nel momento in cui si è infortunato, in particolare in ricezione (30% e due ace subiti), ma la sua presenza in campo dava comunque equilibrio al gioco trentino e a Sbertoli un secondo punto di appoggio importantissimo nella fase break oltre a Kaziyski. La sua uscita di scena ha certamente complicato le cose, benché il successo l’Itas avrebbe potuto portarlo a casa comunque.

Marko Podrascanin - centrale – 6

Si salva grazie a 6 muri vincenti, un gran bel bottino e, dato che quello è il primo compito di un centrale, la sua prestazione sufficiente l’ha portata a casa. Peccato che in attacco le cose siano invece andate male, perché oltre al modesto 29% di realizzazione (2 su 9) ha anche commesso un errore, che insieme a molti altri, è costato all’Itas Trentino il secondo set. In battuta ha raccolto un ace, ma ha messo le basi per due soli break point, sbagliando in una sola circostanza.

Srecko Lisinac - centrale – 7

Simmetricamente al Potke, il numero 20 trentino gioca una partita impeccabile in attacco (10 punti con l’83%), confermando la propria prolificità e la bella intesa già costruita con Sbertoli, invece a muro va a segno una sola volta. La servizio è fra i più brillanti della squadra trentina, dato che raccoglie due ace e firma la miglior rotazione della partita (Padova compresa) fatta di 12 break point “appoggiati” sul suo primo tocco. Basti pensare che ha battuto ben 28 volte contro le 15 di Lavia a Podrascanin.

Julian Zenger - libero – 4,5

Senza dubbio la sua peggiore partita da quando è arrivato a Trento sia in difesa, dove comunque le colpe sono ben distribuite su tutta la squadra, sia in ricezione. È vero che Padova, non avendo nulla da perdere, ha tirato a tutto braccio per l’intero match, raccogliendo molto nonostante i 28 errori, ma il libero tedesco ha incassato 4 ace pesanti, tre nel solo secondo set, perso ai vantaggi e che Trento avrebbe potuto portare a casa con un piccolissimo sforzo in più, chiudendo di fatto la partita senza patemi.

Daniele Lavia - schiacciatore - 5,5

Avrebbe dovuto riposare per lasciare spazio a Pinali, invece l’infortunio di Michieletto l’ha costretto a tornare in pista da schiacciatore vero in diagonale con Kaziyski. La sua prova non è stata malvagia, dato che ha risolto con sangue freddo non poche situazioni difficili nei finali di set, ha attaccato con il 43% commettendo un solo errore, è risultato il miglior ricevitore in campo con un bel 62% di tocchi positivi e 50% di perfetti, per questo evitato come la peste dai battitori di Padova. È mancato completamente a muro, questo sì, e al servizio ha sbagliato poco (1 errore), ma anche ottenuto poco (4 break in 5 set). Fra le voci negative anche i 3 muri subiti.

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