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SuperLega

L'Itas Trentino supera a pieni voti anche l'esame Piacenza

L’ultimo anticipo forzato fissato per poter disputare il Mondiale per Club regala un altro sorriso e un’altra carica di energia all’Itas Trentino, che riesce a battere anche Piacenza e a mettere così una seria ipoteca su uno dei primi quattro posti al termine del girone di andata. Ha dovuto lottare con le unghie, esattamente come era accaduto contro Monza, la squadra di Lorenzetti per avere ragione di una Gas Sales salita a Trento con intenzioni assai bellicose, ma alla fine il maggior equilibrio del team gialloblù, tornato all’assetto con tre schiacciatori grazie al reintegro di Michieletto, ha avuto la meglio.

Tante le note liete della serata, dalla prova super di Riccardo Sbertoli, che ha risolto con lucidità un bel po’ di situazioni complicate, facendo sempre la scelta giusta, a quella di Wout D’Heer, gettato per la prima volta nella mischia da titolare per far fronte all’assenza forzata di Marko Podrascanin, bloccato in casa dal virus riscontrato in un familiare. Decisivi anche il solito Lisinac da 15 punti, Zenger in ricezione e in difesa, il sempiterno Kaziyski, che ha deciso il terzo set con le sue battute e il quarto con i suoi attacchi, mentre Lavia, non brillantissimo in attacco, ha ricevuto bene e contribuito a dare solidità al cambio palla. Questo assetto, c’è poco da fare, per quanto sia anomalo nella Superlega italiana, ha il merito di valorizzare i punti di forza dei singoli e di mascherare quelli deboli, cosa che non è riuscita a fare Piacenza, che senza l’infortunato Recine si è ritrovata con la coperta corta nella scelta dei tre italiani.

Primo set (25-15) – Il muro di casa è un rullo compressore

Bastano pochi scambi per annotare un block di Lavia su Antonov (3-1) e sarà solo il primo di una lunga serie. Poco dopo Sbertoli ferma Rossard (7-5), Kaziyski sbarra la strada a Lagumdzija (8-6) e ancora Sbertoli realizza un ace corto su Antonov (9-6). Piacenza riesce a riportarsi in parità con le battute di Brizard e con un omaggio di Lisinac, che sbaglia in attacco (9-9), ma da qui in poi sparisce dal campo. Trento si dà lo slancio con le battute di Kaziyski (due block vincenti di Lisinac), poi si scatena Michieletto in attacco e a muro (su Lagumdzija), per passare il testimone a D’Heer (attacco e muro su Caneschi). Siamo 20-12 e Bernardi ha già inserito Russell per Rossard e Stern per Lagumdzija. Arrivare a 25 è un attimo, sul 21-14 D’Heer si prende dei rischi in battuta, coadiuvato dai muri di Lisinac e Sbertoli, e infierisce sulla Gas Sales ormai con la testa al secondo set. L’ultimo punto è un primo tempo dello stesso Liske.
I NUMERI – Fanno impressione gli 8 muri a 1 a favore dei gialloblù, così come il 35% in attacco di Piacenza. Lisinac e D’Heer hanno già marcato 8 punti in due, Lagumdzija e Rossard 3.

Secondo set (21-25) – Piacenza reagisce sistemando ricezione e attacco

Illusorio pensare che gli emiliani possano giocare una seconda frazione così sottotono ed infatti alla ripresa del gioco scattano sul 2-4 grazie alla ditta Rossard (in battuta) e Lagumdzija (in attacco) e non si fanno più riagganciare. L’Itas lavora bene nella fase cambio palla, ma il break non arriva mai e quando arriva lo firmano gli ospiti (errore di Lavia per il 9-12). Tre servizi efficaci dell’opposto turco vengono seguiti da due errori trentini in attacco e da un muro di Caneschi su D’Heer, così i biancorossi volano sul 10-16. L’Itas a questo punto reagisce con veemenza, affidandosi alle battute di Michieletto, e, aiutata da due errori e da un block di Sbertoli va a -2. Per il -1 bisogna attendere il muro di D’Heer su Lagumdzija (21-22), ma poi c’è solo Piacenza, aiutata da due errori consecutivi di Kaziyski.
I NUMERI – L’attacco piacentino balza al 60%, la ricezione al 68%, indicatori di elevata qualità di gioco. Trento non va male (52% sia in attacco sia in ricezione), ma non basta, perché due errori in più in attacco fanno la differenza.

Terzo set (25-21) – Matey suona la carica, Piacenza resiste solo fino a metà frazione

I giochi sono apertissimi ed infatti la terza frazione è un testa a testa, almeno fino al 16-15. La partenza migliore è degli ospiti, che sfruttano un numero di errori inusuale per l’Itas di questa stagione, ben 5 fino al 6-8, poi però il turno al servizio di Kaziyski fa cambiare al direzione del vento: 9-9 con un fallo di portata di Rossard, 10-9 con un attacco di Lavia, 11-9 con un ace su Antonov. È la svolta, perché poi Trento allunga con un muro di D’Heer, tornato ad incidere, su Lagumdzija (15-12), ma a tenere a galla gli emiliani ci pensa un’altra serie di errori gialloblù, 4 fino al pericoloso 19-18. A togliere le castagne dal fuoco è ancora Matey dai nove metri, giusto sei rotazioni dopo: muro di Michieletto su Rossard ed ace su Scanferla con l’aiuto decisivo del nastro. È lo slancio decisivo verso il 25-21 finale.
I NUMERI – Nettissima la superiorità trentina in attacco (47% contro 24%), pesa come un macigno il 14% di Rossard su 7 tentativi. Male anche la ricezione ospite (24%), così come il muro (2-0 per l’Itas). Di contro Kaziyski vanta un sontuoso 60%, Lisinac un 57% su 7 tentativi.

Quarto set (25-23) – Gli emiliani partono a testa bassa, ma poi si spengono

La Gas Sales non ha più margini di errore e comincia la frazione con grande intensità. Sono le battute di Brizard a portarla sul 2-4, un vantaggio che resiste fino al 9-9, frutto di un attacco sull’antenna di Lagumdzija. Michieletto è carico al punto giusto, in attacco è decisivo affinché l’Itas rimanga agganciata al treno piacentino, per superarlo sfrutta proprio i servizi del numero 5: una battuta corta dà l’opportunità a Kaziyski di andare a segno in ricostruzione, un suo ace fra Antonov e Rossard fissa un confortante 16-14. In 18-15 è frutto del lavoro di Sbertoli in difesa e di Kaziyski in attacco, poi Piacenza aiuta Trento sbagliando troppi servizi, sul 22-20 Michieletto va a segno e trascina i suoi a +3. L’ace corto di Caneschi crea un po’ di suspence, ma poi la sua battuta in rete e il devastante attacco finale di Kaziyski, che taglia il fuori il muro a tre con un colpo da campione, di rara potenza e precisione, permettono all’Itas Trentino di fare ancora festa.
I NUMERI - Vola l'attacco trentino (64%), nonostante una ricezione decisamente peggiore di quella avversaria (41%-85%). A Piacenza non basta realizzare due ace in più (1-3) e appoggiarsi ad un Lagumdzija da 55%, perché dall'altra parte della rete Kaziyski e Michieletto mettono a terra 9 palloni su 15.

Il tabellino

Itas Trentino - Gas Sales Bluenergy Piacenza 3-1 (25-15, 21-25, 25-23)
ITAS TRENTINO: Sbertoli 6, Kaziyski 16, Lisinac 15, Lavia 9, Michieletto 15, D’Heer 8, Zenger (L); De Angelis, Sperotto, Pinali. N.e. Cavuto, Albergati. All. Angelo Lorenzetti.
GAS SALES BLUENERGY: Brizard 3, Rossard 9, Holt 8, Lagumdzija 13, Antonov 5, Caneschi 6, Scanferla (L); Russell 4, Stern 1, Pujol, Cester, Catania. N.e. Tondo. All. Lorenzo Bernardi.
ARBITRI: Florian di Altivole (Treviso) e Goitre di Torino.
DURATA SET: 22’, 28’, 29’, 29’; tot 1h e 48’.
NOTE: 1.417 spettatori, per un incasso di 15.176 euro. Itas Trentino: 12 muri, 4 ace, 19 errori in battuta, 16 errore azione, 53% in attacco, 52% (19%) in ricezione. Gas Sales Bluenergy: 3 muri, 4 ace, 16 errori in battuta, 11 errori azione, 42% in attacco, 54% (24%) in ricezione. Mvp Sbertoli.

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Autore
Andrea Cobbe
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