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L'Itas si conquista l'ennesima final four strappazzando Monza

Poco più di una formalità. L’Itas Trentino si sbarazza in un’ora e 7 minuti di gioco effettivo di una Monza in grave affanno, zavorrata da assenze pesantissime come quelle di Grozer (infortunato) e di Grozdanov (Covid-19), oltre che dei contagiati Calligaro e Galliani, e stacca senza grosse difficoltà il biglietto per l’ennesima final four (la 15ª per la precisione) della Del Monte Coppa Italia. Sabato 5 marzo, in semifinale all’Unipol Arena di Bologna, se la vedrà a sorpresa con l’Allianz Milano, che è riuscita a vincere sul campo di Civitanova.
Questo pomeriggio alla Blm Group Arena i brianzoli non hanno mai dato l’impressione, nemmeno per un attimo, di poter impensierire i padroni di casa, schierati con il settetto base e in forma smagliante. Difficile individuare un fondamentale che abbia fatto la differenza, visto che in ogni aspetto del gioco i gialloblù sono apparsi superiori, ma volendone segnalare due indichiamo certamente il servizio e la difesa, motivo per il quale il libero Julian Zenger si è meritato il premio di mvp.
Da segnalare, su tutte, la prova continua di Matey Kaziyski, che ha mantenuto uno standard di rendimento molto elevato senza alcuna pausa, ma anche quella di Riccardo Sbertoli e di Srecko Lisinac, autore di ben 5 muri. La squadra sta bene, si diverte ed ha ormai fatto propri gli automatismi necessari per giocare con questo modulo un po’ particolare. Sarà un osso duro per tutti fino alla fine.

Primo set (25-16) – Il muro spiana la strada ai gialloblù, gli errori di Monza fanno il resto

Il Vero Volley rimedia all’assenza di Grozer e Grozdanov, schierandosi con Orduna in regia, Davyskiba opposto con licenza di ricevere, Dzavoronok e Karyagin in banda, Galassi e Beretta al centro, Federici libero. A Trento bastano due turni al servizio per lanciarsi sul 6-2, merito di un ace di Sbertoli e di due muri di Lisinac, uniti ad un errore di Davyskiba. Sul 12-9 ci pensa ancora Sbertoli con due ottimi servizi a dare una spinta i colori gialloblù (altro errore di Davyskiba e pallonetto di Lavia), poi un attacco sull’asta di Dzavoronok completa l’opera, fissando il 16-11 che blinda già la frazione. L’Itas gioca scioltissima e lascia agli ospiti la miseria di 4 break point in tutto il set. Nel finale tocca per la terza volta ai servizi del regista milanese mettere le basi per il muro di Lisinac su Beretta e per l’attacco out di Karyagin: 25-16.
I numeri – Il 48% in attacco dell’Itas è il frutto di tantissime palle break conquistate, il 31% di Monza di un cambio palla che non gira. I 4 muri contro 1 e 2 ace contro 1, contribuiscono a creare un gap, così come i 4 errori brianzoli contro 1. L’11% di Davyskiba e il 17% di Dzavoronok spiegano quasi tutto.

Secondo set (25-13) – Lavia trascina i suoi sul 9-3, poi all’Itas basta amministrare il vantaggio

Non cambiano le formazioni nella seconda frazione, così come la capacità della squadra gialloblù di neutralizzare il cambio palla brianzolo. Un muro di Lavia su Karyagin vale il 2-1, una pipe di Kaziyski il 3-1. Decisive sono poi le battute dello schiacciatore calabrese, quattro consecutive, sulle quali Monza non riesce a trovare le misure, aiutando Trento con un errore di Davyskiba, ancora fuori dal match, cui fanno seguito un ace sul nastro, e due attacchi vincenti di Podrascanin e Michieletto. Sul 9-3 tutto sembra già scritto, anche perché il Vero Volley incassa senza reagire, come un pugile alle corde. Marko Podrascanin si ritaglia qualche spazio con un muro su Beretta e un primo tempo (12-4), poi, per non essere da meno, tocca al collega Lisinac mettere a ferro e fuoco il sistema di gioco monzese con tre muri e due attacchi quasi consecutivi, ai quali si deve un imbarazzante 18-6. I gialloblù giocano in scioltezza, senza trovare ostacoli e chiudono con un attacco di Kaziyski.
I numeri – La differenza in attacco diventa ancora più marcata se possibile (57%-26%), d’altronde se Davyskiba, Dzavoronok e Karyagin mettono a terra 5 palloni su 19 non può andare diversamente. Giganteggia il muro trentino (6-3), in battuta si annota solo quell’ace di Lavia sul nastro. È il set di Podrascanin e Lisinac (5 su 6 in attacco e 3 muri).

Terzo set (25-21) – Monza cresce nella seconda parte della frazione, ma è tardi

Tocca sempre a Lavia il compito di piazzare i primi break point, quelli che mettono subito il pallino nella mani dei trentini. Il calabrese firma l’attacco del 3-1 e l’ace del 6-3, ma anche il muro del 10-7 e l’attacco dell’11-7, quattro break decisivi per mettere subito sui binari ideali la frazione. Fino al 17-11 non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto visto nelle due frazioni precedenti, ma nel finale, almeno per salvare l’onore, il Vero Volley gioca alla pari con l’Itas Trentino. Stabilizza il cambio palla, non cedendo più alcun break, e sul 24-19 si porta a casa due break point, grazie a due bei servizi di Katic. Poi basta alzare il pallone a Kaziyski.
I numeri – Le due ricezioni hanno numeri vicini (50% - 48%), ma nello sviluppo del gioco l’Itas rimane superiore (43%-39%), anche perché commette un solo errore (Podrascanin) contro i tre lombardi. Kaziyski e Lavia portano 11 punti con l’attacco, Dzavoronok e Davyskiba 10, ma con percentuali peggiori.

Il tabellino

Itas Trentino - Vero Volley Monza 3-0 (25-16, 25-13, 25-21)
ITAS TRENTINO: Podrascanin 5, Sbertoli 4, Kaziyski 12, Lisinac 10, Lavia 16, Michieletto 7, Zenger (L). N.e. D’Heer, Cavuto, Pinali, Albergati, Sperotto. All. Angelo Lorenzetti.
VERO VOLLEY: Orduna 1, Karyagin 5, Beretta 7, Davyskiba 11, Dzavoronok 8, Galassi 3, Federici (L); Katic 2, Gaggini (L). N.e. Magliano, Gianotti e Rossi. All. Massimo Eccheli.
ARBITRI: Goitre di Torino e Pozzato di Bolzano.
DURATA SET: 21’, 21’, 25’; tot 1h e 7’.
NOTE: 1.243 spettatori, incasso di 12.388 euro. Itas Trentino: 11 muri, 4 ace, 9 errori in battuta, 3 errori azione, 49% in attacco, 43% (21%) in ricezione. Vero Volley: 5 muri, 2 ace, 10 errori in battuta, 9 errori azione, 33% in attacco, 48% (179%) in ricezione Mvp Zenger.
Fotoservizio di Marco Trabalza - Trentino Volley

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Autore
Andrea Cobbe
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