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L'Itas Trentino non perdona: altro 3-0 alla Lube in gara-2

C’erano corsi e ricorsi a favore, come quello che vuole la Trentino Volley sempre vincente nel lunedì di Pasqua, vedi il 3-0 a Modena nel 2011, il 3-0 a Roma nel 2012 e il 3-2 a Civitanova nel 2019, e contro, come quello che vedeva Angelo Lorenzetti mai capace di vincere due gare di semifinale consecutive alla guida dei gialloblù da quando è arrivato a Trento. Note che potevano aumentare l’attesa per un match nel quale, alla fine, contava solo giocare meglio dell’avversario, esattamente ciò che ha fatto l’Itas Trentino oggi pomeriggio. La Lube è arrivata alla Blm Group Arena come una belva ferita, nel corpo (vedi la perdurante assenza di Juantorena) e nello spirito (vedi il ko di gara-1), la situazione peggiore per chi doveva giocarci contro, ma ha trovato ad attenderla una squadra molto lucida, che ha accettato di scendere sul ring e affrontare i tantissimi corpo a corpo nei quali si è risolta questa partita, senza regalare niente ad un avversario sempre più alle corde, man mano che il tempo e i set scivolavano via.

Un dato su tutti: Civitanova è stata avanti nel punteggio solo per una breve fase del secondo set, dal 10-11 al 16-17, senza conquistare mai più di un punto di margine. In tutto il resto della sfida l’Itas è sempre rimasta a comandare le danze. I marchigiani hanno scelto di forzare il servizio per cercare di minare il cambio palla trentino, ma l’intento non si è tradotto in risultati concereti, perché i tocchi positivi della ricezione alle fine sono pari (53%) ed inoltre ace (4-3) e battute out (14-19) hanno premiato Trento. Nella giornata in cui Michieletto non ha fatto sfracelli in attacco (38%), i marchigiani hanno pagato a caro prezzo la giornataccia di Lucarelli (18%) e quella ondivaga di Yant e Zaytsev. Dopo due gare, insomma, l’impressione è che a poter contare sull’impianto più solido non siano i campioni d’Italia uscenti, ma i gialloblù, che ora, nota a margine tutt’altro che irrilevante, sono avanti per 2-0 nella serie e possono disporre di tre opportunità per conquistare la finale. Due fuori casa ed una in casa. Giovedì sera la prima.

Primo set (25-20) – L’attacco di casa gira come un orologio svizzero

Si comincia senza sorprese nelle due formazioni. Juantorena non può ancora essere della partita, quindi vanno in campo Lucarelli e Yant con De Cecco, Zaytsev, Simon e Anzani.
Un fortunato ace sul nastro di Michieletto vale il primo allungo dei gialloblù (3-1), che poi spingono ancora con le battute di Lavia, capaci di produrre un attacco break di Kaziyski e un ace nell’angolino di posto-5 custodito da Lucarelli. Sull’11-8 è ancora Michieletto dai nove metri a dare grossi dispiaceri ai cucinieri: un attacco di Lavia, un muro di Podrascanin su Yant, un primo tempo del Potke e un errore di Zaytsev rendono il punteggio ingestibile per la Lube: 15-8. Lucarelli prova a rialzare la testa con un muro su Kaziyski e un ace su Zenger, ma ormai il divario è troppo ampio per poter essere colmato. Una pipe in rete di Matey e un ace di Zaytsev sul nastro aprono l’ultimo pertugio a Civitanova (21-18), ma un muro di Podrascanin e due errori di Yant lo richiudono subito. Il 25-20 è di Kaziyski.
I numeri – L’attacco trentino viaggia mille (63%), quello ospite meno (41%). L’Itas è superiore in quasi tutto, ovvero in ricezione (47% - 42%) e a muro (2-1), mentre al servizio le squadre si equivalgono. Tre attaccanti trentini sono al 100% (Lavia, Lisinac e Podrascanin), uno al 62%, Kaziyski. Soffre solo Michieletto (0 su 4). Dall’altra parte vanno segnalati il 17% di Lucarelli e il 25% di Yant.

Secondo set (25-21) – La Lube mostra i denti, ma commette troppi errori

È subito lotta furibonda nella seconda frazione. Yant picchia forte, tenendo i cucinieri agganciati ai trentini fino al 4-4, poi fanno il loro anche Anzani e Zaytsev. Il primo vantaggio biancorosso è il frutto di un attacco contro muro a tre del cubano (9-10), è il momento nel quale gli ospiti giocano la pallavolo più efficace e forse anche più disperata, ma a frenare il loro impeto c’è la lucidità dei trentini, bravi ad avere pazienza quando il cambio palla non arriva al primo tentativo, e l’eccessiva fallosità della Lube al servizio, che ne scaglia ben 8 fuori dal campo. In una situazione come questa all’Itas Trentino basta attendere un’occasione per rimettere la testa davanti: succede quando Michieletto tocca sulle mani di Zaytsev una palla difesa (16-15). Blengini indovina la mossa di inserire Gaby al servizio per Anzani (ace su Kaziyski), ma poi l’ago della bilancia si gira verso il piatto trentino, grazie alle battute di Sbertoli e alla gabbia muro – difesa di casa: errore di Zaytsev, tocco di Lavia su un secondo tocco impreciso, muro di Podrascanin su Yant e siamo sul 20-17. Zaytsev riavvicina i suoi, ma poi tre errori marchigiani (due al servizio), accompagnano Trento verso il successo parziale. Chiudono il neo entrato Pinali e un ace di Lavia su Yant: 25-21.
I numeri – Ancora leggermente superiore l’attacco di casa (54%-50%), anche grazie ad una ricezione che giganteggia (71%-45%), ma a fare la differenza sono soprattutto i 10 errori della Lube contro i 4 dell’Itas. Cala Lavia (29%), ma risale Michieletto (62%), dall’altra parte Zaytsev e Yant (50%) fanno il loro, ma non basta.

Terzo set (25-23) – L’Itas soffre, ma si aggrappa al muro e, ancora, agli errori della Lube

Il 2-0 in fatto di set assomiglia maledettamente ad un 2-0 nella serie di semifinale. Per questo Civitanova serra i ranghi e riprova a dare tutto quello che ha, scegliendo di giocarsela con Kovar al posto di Yant.
Il vantaggio prodotto da un muro di Lisinac su Zaytsev (3-1) viene annullato da un block di Anzani su Lavia (5-5), poi Zaytsev comincia a martellare con regolarità, ma si tratta solo di cambi palla. L’Itas Trentino riesce a distribuire il gioco in maniera regolare e quando non va a segno l’attacco ci pensa il muro (Podrascanin su De Cecco e Lavia su Lucarelli) a portare a casa il cambio palla. Un muro di Lisinac su Anzani interrompe finalmente la perfetta alternanza, ma viene subito annullato da un attacco di Kovar. Siamo 13 pari e Trento riprova a scattare aiutata da un errore di Yant e da una ace di Sbertoli su Kovar (18-15), poi Kaziyski sembra chiudere i conti, firmando il 20-16, invece sul 22-19 arriva il colpo di coda dei campioni d’Italia, che sfruttano al meglio le battute di De Cecco per raccogliere due attacchi vincenti di Yant e un ace su Zenger. La parità è servita sul 22-22. Kaziyski firma il cambio palla, poi Yant commette un’invasione fatale e, sul 24-23, ancora Kaziyski mette la firma sul 25-23. Anche a Civitanova era stato lui a chiudere l’incontro con un muro su Zaytsev.
I numeri – Il calo dell’attacco trentino (44% contro il 47% della Lube) viene compensato dall’ottima prova del muro (5-1), a dare una mano arrivano ancora gli errori dei cucinieri (8 contro 4), cartina tornasole di un gioco portato al limite senza successo. Solo Kaziyski (56%) e Lisinac (67%) vantano un buon rendimento in attacco, ma anche dall’altra parte eccelle il solo Simon (80%).

Il tabellino

Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 25-21, 25-23)
ITAS TRENTINO: Lisinac 8, Sbertoli 2, Michieletto 8, Podrascanin 6, Lavia 12, Kaziyski 12, Zenger (L); Pinali 1. N.e. D’Heer, Cavuto, Albergati, Sperotto, De Angelis. All. Angelo Lorenzetti
CUCINE LUBE: Lucarelli 4, Anzani 5, Zaytsev 13, Yant 11, Simon 10, De Cecco 1, Balaso (L); Kovar 2, Garcia 1, Diamantini. N.e. Sottile, Marchisio, Juantorena, Jeroncic. All. Gianlorenzo Blengini
ARBITRI: Puecher di Rubano (Padova) e Florian di Altivole (Treviso)
DURATA SET: 24’, 26’, 28’; tot 1h e 18’
NOTE: 3.299 spettatori, per un incasso di 56.088 euro. Itas Trentino: 8 muri, 4 ace, 14 errori in battuta, 2 errori azione, 53% in attacco, 53% (11%) in ricezione. Cucine Lube: 4 muri, 3 ace, 19 errori in battuta, 8 errori azione, 47% in attacco, 53% (32%) in ricezione. Mvp Sbertoli

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Autore
Andrea Cobbe
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